Saranno tante le cose che cambieranno con l’approvazione della nota di aggiornamento del DEF, avvenuta il 27 settembre, compresa la scuola. Il Documento di Economia e Finanza prevede una serie di novità in parecchi ambiti, tra i quali c’è anche la scuola, con conseguenze sia per gli insegnanti che per gli studenti.
La nota di aggiornamento del DEF prevede come punti principali, tra le altre cose, la messa in atto di Flat tax, reddito di cittadinanza, sgravi fiscali per le aziende e superamento della Riforma Fornero. La strategia di politica economica e finanziaria che l’Italia adotterà da adesso in poi sembra essere coerente col programma di governo.
La NaDEF (Nota di aggiornamento del DEF) presuppone un rapporto deficit/PIL al 2,4% dal 2019 al 2021, un valore ben oltre la soglia che raccomanda Bruxelles. Che il già considerevole debito pubblico italiano sarà soggetto a un aumento notevole che infrange le regole dell’UE. Ma cosa significa tutto questo per docenti e studenti e come cambia la scuola con il DEF? Di seguito vediamo quali sono le modifiche che sono state approvate per quel che riguarda la scuola.
DEF giallo-verde: le pensioni per gli insegnanti
Le spese più cospicue dovrebbero essere la Flat tax, il reddito di cittadinanza e Quota 100. Quest’ultimo provvedimento, in particolare, rivoluziona il sistema previdenziale italiano superando la Fornero e andando a toccare tutte le categorie, compresa quella degli insegnanti.
Con Quota 100 sarà possibile andare in pensione quando la somma degli anni di contributi versati e l’età farà 100, avendo però un certo requisito anagrafico. Attualmente si parla di 64 anni di età più 36 anni di contributi versati allo Stato, ma le voci al riguardo sono discordanti. Per Quota 41 (o 42), invece, bisognerà aspettare ancora parecchio tempo.
Ma cosa significa tutto questo per docenti e studenti e come cambia la scuola con il DEF?
DEF scuola: le novità per il personale scolastico
Il DEF approvato dal Consiglio dei Ministri presenta una parte dedicata a scuola, università e ricerca. Gli obiettivi posti nel Documento di Economia e Finanza sono tutti relativi al personale scolastico:
- revisionare il sistema di reclutamento;
- dare un’adeguata formazione al personale ATA;
- migliorare la formazione iniziale dei docenti di sostegno, definendo degli indicatori per misurare la qualità dei processi di inclusione in ogni scuola;
- far fronte problema dei trasferimenti, che limita un’adeguata continuità didattica.
Questi sono i principali obiettivi relativi alla scuola per cui il documento dovrà trovare le risorse finanziare necessarie per garantirne l’adempimento.
Intanto la stima, come riporta Tecnica della Scuola, è che Quota 100 dovrebbe mandare in pensione più o meno centomila insegnanti. Questo potrebbe significare che circa centomila posti fissi si libereranno, a beneficio di tutti quello che sono in graduatoria e che da molto tempo aspettano di uscire dal precariato.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Come cambia la scuola con il DEF: le novità per insegnanti e studenti
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era ora che qualcuno mandasse la fornero a quel paese
Ritengo che la prevista quota cento, non può dirsi né il superamento né l’abolizione della sciagurata legge Fornero. Solo ristabilire un tetto massimo all’età pensionabile , piùridotto , rispetto ai 67 anni in vigore, potrebbe dirsi una onesta soluzione rispetto alla promessa di "abolizione della legge Fornero .