“Crooked House” di Canterbury è anche detta la “casa storta”, divenuta meta di curiosi e turisti, famosa come la citazione del libro di Dickens che la descrive.
Oggi ospita una libreria di volumi usati, la King’s English, gestita dalla Catching Lives, associazione che si occupa dei senzatetto e mantiene intatto il fascino regalato dal passato letterario e da un’architettura singolare
Charles Dickens la visitò nel 1849 e la descrisse in questi termini:
una casa molto vecchia sporgente sulla strada … piegata in avanti, nel tentativo di vedere chi sta passando sullo stretto pavimento sottostante.
La citazione, tratta da David Copperfield, è riportata sul frontespizio della “Crooked House”, la casa storta al numero 28 di Palace Street, a Canterbury nel Kent inglese.
L’edificio merita una visita per la sua architettura singolare: negozio di uniformi scolastiche, galleria d’arte, oggi ospita una libreria dell’usato che è anche un progetto benefico.
La “casa storta” di Canterbury e la sua libreria
All’interno della casa storta oggi si trova la King’s English, una libreria di testi usati gestita da “Catching lives”, associazione che si occupa dei senzatetto.
La costruzione di Crooked House sembra disobbedire alle comuni leggi della fisica ed è meta di turisti e curiosi, come la più famosa basilica di Canterbury, anche se per motivi diversi.
L’inclinazione dell’edificio è accentuata dalla porta d’ingresso dipinta di un bel rosso acceso, il cui angolo è decisamente improbabile.
Famosa per la citazione da David Copperfield che ne fa meta del pellegrinaggio dei lettori di tutto il mondo, è sicuramente una delle librerie più magiche di sempre. Merito, forse, della sensazione di precarietà che sembra trasmettere. Ma non è sempre stata inclinata: la sua costruzione precede i tempi di Dickens e risale al 1617.
La “casa storta” di Canterbury: origini e storia
Nota come la casa di Sir John Boys, come molti edifici originari della città, è costruita al contrario: più stretta al piano terra e più ampia man mano che si sale. Il che le conferisce l’aspetto singolare: ma la scelta architettonica è dovuta a un motivo pratico più che estetico.
In origine lo spazio occupato da ogni singola casa era sottoposto a tassazione: di qui l’idea di limitare i piani bassi, risparmiando così denaro.
Gli edifici più ampi in altezza con il passare del tempo potevano andare incontro a problemi, come è successo in questo caso.
Esistono cartoline e immagini di inizio ‘900 che testimoniano com’era la casa prima che iniziasse a inclinarsi. Il problema è intervenuto per probabili lavori di manutenzione ad un camino interno. La struttura non ha retto alle alterazioni ed ha iniziato a piegarsi.
Sarebbe stata la fine, ma grazie all’intervento del “Canterbury City Council” e del “Canterbury Archeology Trust” oggi l’edificio è stato messo in sicurezza e accoglie scaffali e libri.
La casa storta di Canterbury e il legame con Dickens
Dickens è originario del Kent e trascorre lunghi periodi a Canterbury soggiornando al Sun Hotel che inserisce anche nelle pagine di David Copperfield.
Il suo protagonista abita in città, nella casa di Agnes Wickfield: sembra proprio che per descrivere l’abitazione lo scrittore sia stato influenzato dalla casa di Sir John Boys, la Crooked House odierna.
Ed è bello che oggi la casa ospiti libri la cui vendita contribuisce a progetti per i bisognosi e che continui ad affacciarsi sul marciapiede per osservare i passanti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Crooked House”, la casa storta di Canterbury che ispirò Dickens
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