Così, per sempre (Bookabook 2021), il volume d’esordio nella narrativa di Marco La Greca, è un romanzo di formazione ambientato nella Roma di fine anni Ottanta, che racconta la vita di quattro diciottenni, colti in un anno cruciale, quello della maturità, dove tutto è ancora come prima, ma sta per cambiare.
“Quest’anno voleva provare a cambiare, a essere qualcosa di più preciso. Già, ma cosa? E in quale direzione?”
Marco La Greca è nato a Roma, dove vive con la moglie Myriam e i due figli, Elena e Edoardo. Ha pubblicato articoli su vari giornali (il settimanale "Gli Altri", i quotidiani "Il Garantista" e "Il Romanista", i blog leragioni.it e lideale.it) e cura una rubrica quindicinale di racconti, Easy Writer, sul blog lillimandara.it.
Alessandra Stoppini ha intervistato l’autore.
Così, per sempre
Link affiliato
- Marco sorge spontanea la domanda: il suo romanzo ha delle tracce vagamente autobiografiche?
Certamente l’ambientazione è autobiografica, avendo anch’io, come i protagonisti del romanzo, frequentato il liceo negli anni ’80 a Roma. Ciò che di più vero si può ritrovare nel racconto, però, è soprattutto l’atmosfera che ho cercato di riscostruire sin nei dettagli. Da questo punto di vista, ho fatto un accurato lavoro di introspezione e ricerca nella memoria emotiva, per recuperare suoni, parole, odori, stati d’animo. Volevo fare in modo che il racconto risultasse sempre credibile, anche nelle situazioni più particolari. Dai riscontri che sto avendo, ho l’impressione che forse l’impresa è riuscita, perché molti lettori, quale che fosse il loro decennio di riferimento, mi dicono di avere avuto la sensazione di rivivere la propria esperienza liceale, di avere riscoperto emozioni e ricordi che credevano di avere dimenticato.
- Desidera brevemente descrivere le personalità dei quattro ragazzi protagonisti, il Pennello, il Grifo, Lele e Puddu?
Devo premettere che quelli appena riportati sono i soprannomi dei personaggi. A quell’età, del resto, il nome e il cognome sono riservati alle relazioni con il mondo adulto. Nella loro comunità i ragazzi si chiamano solo con il soprannome, che spesso è una storpiatura del nome anagrafico, a volte indica un tratto fisico o caratteriale per affinità o per contrasto.
Pennello, comunque, che dei quattro è il più timido e imbranato, vive, orfano del padre, con una madre apprensiva. Lele, cresciuto nel mito dello zio scapolo e donnaiolo, è in realtà un ragazzo introverso e romantico, che per sfuggire alle proprie insicurezze si abbandona al fumo dell’hashish. Puddu, giocatore di ping pong di livello regionale, sa di avere un certo ascendente sulle ragazze e lo esercita. Grifo è un ragazzo di ordinaria intraprendenza e dal discreto rendimento scolastico, che vive frequenti e inconcludenti infatuazioni. Quando li incontriamo, all’inizio dell’anno scolastico, sono tutti decisamente irrisolti, ma nel corso dei mesi vivono situazioni che li portano ad acquisire consapevolezza di sé, di ciò che vogliono e di ciò che rifiutano, insomma a formare il nucleo centrale dell’identità con la quale affronteranno la vita adulta alla quale si stanno per affacciare.
Vorrei precisare che, seppure incentrato su quattro personaggi principali, Così, per sempre è comunque un romanzo corale, mi verrebbe da dire “generazionale”, che si sviluppa nel corso di un intero anno scolastico. Questa pure è stata una sfida, che non mi risulta essere mai stata tentata: raccontare non un singolo momento o fase (l’esame di maturità o la gita scolastica, per esempio) ma un intero anno scolastico, anche nei momenti apparentemente insignificanti, ma dai risvolti spesso inaspettati.
- Tra le tante canzoni che fanno parte della splendida colonna sonora elencata all’inizio del libro, istintivamente quale sceglie per meglio caratterizzare quegli anni fulgenti?
Se posso, ne vorrei citare due: la prima è Hey Joe di Jimi Hendrix, canzone dalla straordinaria potenza evocativa e che, anche per il suo collegamento con le generazioni precedenti, svolge un ruolo particolare nel racconto; l’altra, invece, e immagino possa apparire sorprendente, tra le tante possibili canzoni degli U2, dei Genesis, dei Police, ma la indico proprio perché caratterizza l’anno in cui è ambientata la vicenda, è Andamento lento, di Tullio De Piscopo. Una canzone sottovalutata, considerata, soprattutto allora, solo di facile ascolto e pure un po’ “tamarra”, e però capace di mescolare sonorità che nel tempo hanno rivelato la loro profondità. Un po’ come quel decennio, apparentemente frivolo e spensierato, ma che ha segnato nel profondo la società italiana, tanto da rivelare in vari campi (nella vita politica, sociale, culturale) un appeal e una densità sorprendenti, a guardarli con gli occhi e la consapevolezza di oggi.
- Bookabook è un nuovo modo di vedere l’editoria e, soprattutto, il rapporto tra scrittore e lettore. Ce ne vuole parlare?
È un sistema basato sul crowfunding, una formula che offre allo scrittore la possibilità di verificare, prima della pubblicazione, l’esistenza di un potenziale pubblico per il proprio romanzo. In pratica funziona così: la casa editrice effettua una prima selezione dei manoscritti che le vengono proposti, valutandone qualità e potenzialità di mercato. Le une e le altre vengono poi sottoposte all’ulteriore vaglio del pubblico, attraverso la campagna di crowdfunding, e vengono infine pubblicati solo i testi che hanno raggiunto un certo numero di sostenitori, cioè di persone che manifestano l’interesse per la storia acquistando il libro. È un percorso incerto e al tempo stesso stimolante, perché, per esempio, i sostenitori hanno accesso alle bozze del libro e così partecipano, in qualche modo, al processo creativo. A me è capitato che alcuni sostenitori abbiano segnalato, oltre agli apprezzamenti, incongruenze o aspetti da limare e dei quali ho anche tenuto conto nella messa a punto del testo definitivo. Questo percorso fa sì che, nel momento in cui il libro arriva sul mercato (e Così per sempre ci è arrivato con una campagna molto gratificante, che ha raggiunto l’obiettivo massimo di potenziali lettori in tempo pari a due terzi di quello concesso), è assistito non solo da distribuzione e promozione professionali, ma anche da uno zoccolo duro di sostenitori che può alimentare il passaparola, facendo sì che il romanzo sia sostenuto da un benefico “indice di contagio”, se vogliamo convertire in ottica positiva un’espressione con la quale, nostro malgrado, abbiamo imparato a confrontarci.
- Ha mai pensato come si comporterebbe e quali sentimenti proverebbe calandosi in un adolescente di oggi, costretto a subire tutte le limitazioni che una pandemia comporta?
Se penso al mio ultimo anno di liceo, certamente mi perderei alcuni passaggi che hanno accompagnato e unito molte generazioni, almeno dagli anni ’70 in poi: la gita scolastica, i cento giorni, lo stesso esame in presenza, con gli scritti e l’orale; e poi tanti altri piccoli, grandi momenti che caratterizzano la socialità scolastica, anche e necessariamente “assembrata”, e mi riferisco alle feste, alle manifestazioni, alle occupazioni.
Una cosa mi sentirei però di dire ai ragazzi di questi anni: di non farsene troppo un cruccio. A ogni sottrazione corrisponde poi un’addizione; arriverà qualcosa di inaspettato e di positivo per loro, anche come generazione, qualcosa che adesso nemmeno riescono a immaginare, come fu per la generazione che aveva superato la guerra e che visse poi da protagonista la stagione straordinaria, anche dal punto di vista culturale, del cosiddetto “boom economico”.
Il racconto, poi, della vita concreta di questo periodo scolastico, di cosa ha significato vivere il liceo e l’esame di maturità in questa situazione, sarà compito del Così, per sempre che sarà scritto tra venti o trent’anni. Sono comunque convinto che ci siano più punti di contatto di quanto non crediamo. Il cuore dei ragazzi, negli anni, forse anche nei secoli, vibra sempre per le stesse emozioni.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Così, per sempre: intervista all’autore Marco La Greca
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Ti presento i miei... libri News Libri
Lascia il tuo commento