Che cos’è il corsivo e come si usa? Quando si usa soprattutto e perché è importante usarlo bene nei testi scritti? A cosa serve? Scopriamolo insieme. In tipografia il corsivo (chiamato anche aldino perché fu introdotto per la prima volta dall’italiano Aldo Manuzio durante il Rinascimento), è uno stile di carattere particolare, in quanto contraddistinto da una leggera inclinazione delle lettere verso destra. Si tratta di uno stile tipografico che nasce per imitare o a ogni modo avvicinarsi più possibile alla scrittura a mano.
Perché è uno stile tipografico tanto importante e come si usa nei testi scritti? Quando in un testo scritto, virtuale o stampato che sia, ci troviamo davanti a delle parole in corsivo, quelle parole attirano la nostra attenzione in modo particolare. Il corsivo infatti viene utilizzato all’interno di un testo per mettere in rilievo o differenziare le parole a cui si applica. Ci sono regole ben precise da seguire se si vuole usare bene il corsivo. Scopriamo come e quando si usa.
Il corsivo nei testi scritti: come e quando si usa
Il corsivo si può applicare a parole, frasi o interi paragrafi di un testo per ottenere diversi effetti e per scopi differenti.
Il corsivo si usa per:
- scrivere i titoli delle opere di ingegno (libri, film, canzoni, poesie, opere d’arte, trasmissioni radiofoniche e televisive, festival...)
- scrivere i titoli degli articoli di giornale
- in bibliografia e nei riferimenti bibliografici, per citare il titolo di un libro
- scrivere i nomi dei documenti ufficiali e fonti normative
- scrivere i nomi propri di certi mezzi di trasporto (astronavi o mezzi militari) o luoghi (cinema e teatri)
- scrivere i nomi scientifici per determinare specie animali e vegetali
- scrivere termini tecnici e specialistici
- espressioni straniere o termini dialettali
- scrivere parole, frasi straniere o espressioni dialettali di uso non comune
- scrivere i segni dinamici in ambito musicale
Non solo. Il corsivo infatti si usa anche quando vogliamo enfatizzare determinate parole nel nostro testo; per conferire un tono particolarmente ironico o sarcastico a determinate espressioni; oppure, soprattutto quando si devono fare degli esempi, il corsivo è utilizzato quando si intende una parola in quanto tale e non per il suo significato. Esattamente come abbiamo fatto ora per porre l’attenzione sulla parola corsivo. Utilizziamo il corsivo anche per spiegare determinate parole, quando le parole hanno una funzione metalinguistica.
L’uso del corsivo però può anche essere utilizzato come forma stilistica a discrezione di autori e case editrici. In alcuni romanzi, per esempio, certi autori usano il corsivo per far capire al lettore che quel che sta leggendo corrisponde ai pensieri del personaggio; oppure si possono alternare capitoli interi in corsivo ad altri quando si vuole isolare quella parte della storia dalla narrazione.
E per quanto riguarda la punteggiatura? Se abbiamo scritto una frase o una parola in corsivo, e questo coinvolge la punteggiatura, allora è anch’essa in corsivo.
Conoscevate tutti i modi di usare il corsivo? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Corsivo: quando si usa?
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