Coraline di Neil Gaiman

Ci sono storie che vengono etichettate come destinate ai bambini, mentre in realtà sono adatte ad un pubblico di qualsiasi età. Con Coraline, il romanzo di Neil Gaiman da cui è stato tratto lo splendido film di animazione firmato da Henry Selick, non vi aspettate di leggere solamente una “fiaba moderna”.

La storia della decenne Coraline Jones, appena arrivata in una casa nuova con dei distrattissimi genitori poco propensi ad ascoltarla, offre molteplici chiavi di lettura perché esplora desideri e paure ataviche dell’essere umano, come il bisogno di essere considerati ed il terrore di perdere le persone amate. Il motore propulsore della trama è la scoperta, da parte della protagonista, di una “porta magica” che conduce in un mondo alternativo quasi del tutto speculare a quello in cui vive: c’è un’altra casa, un’altra cameretta, altri vicini, ma soprattutto degli “altri genitori” che, a differenza di quelli reali, sono pronti ad esaudire ogni sua richiesta. Nonostante un clima apparentemente idilliaco, in cui il primo elemento dissonante sono dei bottoni al posto degli occhi di tutti “gli altri”, la bambina percepisce subito che dietro la finta dolcezza dell’altra madre si nasconde qualcosa di inquietante e dovrà ricorrere a tutte le sue risorse per combatterla e salvare la propria quotidianità.

Con un ritmo incalzante e godibilissimo, Gaiman affianca la suspense narrativa ad un percorso di crescita e formazione per la piccola eroina, che è in grado di stupirci con riflessioni sempre più mature durante lo svolgersi degli eventi:

– Non era stato coraggioso, restando lì fermo a farsi pungere – disse Coraline al gatto. – Non era stato coraggioso perché non aveva avuto paura: quella era l’unica cosa che potesse fare. Ma quando era tornato a riprendersi gli occhiali, sapendo che lì c’erano le vespe, aveva avuto veramente paura. Quello era stato vero coraggio. – Mosse il primo passo lungo il corridoio. Sentiva odore di chiuso, di polvere e di umidità. Il gatto avanzata lentamente accanto a lei. – E perché mai? – le domandò il gatto, con un tono che rivelava scarso interesse. – Perché – disse Coraline – quando hai paura di qualcosa, ma la fai comunque, quello è coraggio.