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4 Chiacchiere (contate) con...

Claudia de Lillo (Nonsolomamma)

Claudia de Lillo ha 38 anni. Giornalista finanziaria, moglie di Mr Incredible sempre in viaggio, “mamma elastica”, come si definisce lei, di due hobbit di 5 e 3 anni. Parliamo della ormai celebre Elastigirl e del suo blog Nonsolomamma da 3000 contatti al giorno, da poco diventato un libro: Nonsolomamma. Diario di una mamma elastica con due hobbit, un marito part-time e un lavoro a tempo pieno, pubblicato da TEA e stabile nella classifica dei più venduti.

Rachele Landi
Matteo Grimaldi, scrittore - Rachele Landi Pubblicato il 25-04-2009

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Claudia de Lillo (Nonsolomamma)

Claudia de Lillo ha 38 anni. Giornalista finanziaria, moglie di Mr Incredible sempre in viaggio, “mamma elastica”, come si definisce lei, di due hobbit di 5 e 3 anni. Parliamo della ormai celebre Elastigirl e del suo blog Nonsolomamma da 3000 contatti al giorno, che ha ispirato il libro: "Nonsolomamma. Diario di una mamma elastica con due hobbit, un marito part-time e un lavoro a tempo pieno", pubblicato da TEA nel 2008 e stabile nella classifica dei più venduti.

Claudia, intanto ti do il benvenuto a quella che non sarà la solita intervista chilometrica, ma solo 4 chiacchiere contate.
- Prima chiacchiera: Sei la rappresentante primaria di tutto quell’universo parallelo abitato da mostri, bambini scatenati, streghe, tribù, mamme estroverse, colte, piene di interessi ed incredibilmente autoironiche che si raccontano on-line nei loro piccoli disastri quotidiani conosciuto come mommyblogging, che solo a Milano conta un’ottantina di blog. Cosa pensi che spinga le giovani mamme a raccontarsi, a tal punto da costituire un vero e proprio fenomeno virtuale? E cosa ha spinto te a farlo?

Quando hai un bambino piccolo ti ritrovi improvvisamente sola con un minuscolo alieno senza il foglietto di istruzioni. Intorno a te la vita prosegue come se nulla fosse: gli amici lavorano, il tuo compagno c’è e non c’è, mamma e suocera o latitano o invadono. Ti trovi pertanto a vivere un’esperienza nuova, titanica e traumatica in totale isolamento. Internet è una finestra sul mondo, è il ponte che ti consente, dalla tua torre di pianti, notti insonni e pannolini, di comunicare con altre come te, ugualmente frastornate e ugualmente desiderose di condividere questa follia perché all’inizio di follia si tratta.

Io ho aperto il blog quando sono rientrata al lavoro dalla seconda maternità. A casa avevo un nano di tre anni e uno di cinque mesi e in ufficio dei colleghi che si aspettavano che io fossi la stessa di prima. Ho iniziato a scrivere online per raccontare quanto è complicato conciliare i mondi, quanto può essere surreale la vita di una mamma lavoratrice e per condividere senso di colpa, senso di inadeguatezza e solitudine.

- Seconda chiacchiera: Anche tu come altri blogger che hanno saputo, per volere o per caso, raccogliere attorno al loro spazio virtuale migliaia di lettori, sei stata notata da un editore e prodotta. Prima eri Elastigirl e la tua popolarità era riferita solo ad un personaggio che non aveva volto. Con l’uscita in libreria di Nonsolomamma, si sono susseguite presentazioni, apparizioni televisive. Wisteria lane è diventata Milano e la tua immagine reale conosciuta. Come è stato l’impatto? E come sei riuscita a rimanere semplice, ad andare ospite da Frizzi in scarpe di tela e jeans, per dire?

L’impatto iniziale è stato un po’ traumatico. Improvvisamente il tuo salottino virtuale e privato, per quanto magari molto frequentato, diventa un luogo pubblico, riconoscibile, dotato di nome e cognome. Raccontando sostanzialmente la mia vita e il mio mondo mi sono sentita molto vulnerabile e forse anche un po’ “invasa” nel mio privato, pur avendo consapevolmente scelto di uscire dall’anonimato.

Tuttavia un blogger, così come un autore di un libro, non è una rockstar. La “notorietà” sempre che di notorietà si possa parlare, non cambia la quotidianità né la percezione di sé. La mia vita sono e restano soprattutto le cacche da pulire, le pappe da preparare, la lotta con i nani, le corse all’alba in bicicletta per andare a lavorare, insomma le cose normali. Quando sono andata da Frizzi non volevo essere nient’altro che me stessa e se ci fossi andata in tubino fucsia e tacco dodici mi sarei sentita molto più a disagio che in jeans.

- Terza chiacchiera: Hai mai pensato che un giorno potresti non aver più voglia di aggiornare Nonsolomamma? Che potresti sentire il peso di un blog che non è più passione o genuino divertimento, ma un mero non voler disattendere alle aspettative di così tanti lettori che giornalmente ti visitano in cerca delle nuove avventure dell’elasti-famiglia? Cosa faresti se dovesse capitarti?

Vivo il blog in modo ludico e laico. Per me è puro divertimento e finché lo sarà continuerò ad aggiornarlo. Certo, quando i lettori diventano tanti ci si sente maggiormente responsabilizzati. Ma sono convinta che gli elasti-lettori percepiscano che sono io per prima a divertirmi a raccontare e forse se così non fosse non sarebbero così numerosi.

Pertanto quando mi sentirò annoiata, stufa, stanca chiuderò tutto. Nessuno è indispensabile, figuriamoci una blogger.

- Quarta chiacchiera: Immagino che scrivere Nonsolomamma non sia stato difficile per te. Ora che fai? Accetti la sfida che la vita ti lancia, di scrivere libri, oppure molli, perché il tuo universo di numeri e le giornate da elasti-mamma vanno già benissimo?

Purtroppo con i libri non si campa. E anche se si campasse non so se sarei capace di fare la scrittrice di professione. Al momento mi barcameno tra la finanza, i piccoli e la scrittura “ludica” e sto a vedere che succede, finché non crollo addormentata per sfinimento.

Questa era l’ultima chiacchiera: quindi ti saluto e ti ringrazio per aver accettato il mio invito. Un grosso abbraccio ai tuoi piccoli hobbit e un in bocca al lupo da parte mia alla baby sitter Valentina Diolabenedica, donna dal gran coraggio e cuore.

Grazie a te. Ciao.

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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Claudia de Lillo (Nonsolomamma)

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