

Vi sarà capitato di consultare un catalogo bibliografico in cui, oltre ai dati propri del volume, spesso compaiono, nella scheda, un numero (o più numeri) di tre cifre che può essere seguito da un punto e da altre cifre. Quel numero (o quei numeri) identifica concettualmente il libro. Non è altro che il sistema di Classificazione decimale Dewey, ideato dal bibliotecario statunitense Melvil Dewey alla fine del 1800.
Melvil Dewey nacque in America nel 1851. A soli ventidue anni entrò a lavorare nella biblioteca universitaria dell’ateneo in cui studiava, l’Amherst College, nello Stato del Massachusetts. Ben presto, il suo spirito razionalista si accorse dei pesanti limiti dei sistemi di catalogazione e collocazione fissa dei libri, basati su spazi fisici e non concettuali, cosa che imponeva una grande rigidità alla collocazione libraria delle biblioteche.
Decise di intervenire per razionalizzare tali strumenti e, allo stesso tempo, ricercò un metodo di ordinamento che fosse in qualche modo accessibile a tutti, universale e non troppo astruso. E così nacque quel sistema che da lui prese il nome, su base decimale, il quale è capace di incasellare tutto lo scibile che può essere contenuto in un libro traducendolo in numeri con tre decimali, partendo dalle macrocategorie, 000, 100, 200 e così via, di seguito indicate:
- 0-99 = Generalità
- 100 = Filosofia
- 200 = Teologia (Religione)
- 300 = Sociologia (Scienze sociali)
- 400 = Filosofia (Linguaggio)
- 500 = Scienze naturali (Scienze naturali e matematiche)
- 600 = Scienze applicate (Tecnologia)
- 700 = Belle arti (Belle arti e Arti decorative)
- 800 = Letteratura (Letterature)
- 900 = Storia (Geografia e Storia)
Questa struttura, come si vede nelle categorie attuali indicate tra parentesi, è stata mantenuta pressoché immutata. Il secondo e terzo decimale, poi, vanno a dettagliare la categoria e, se necessario, è possibile scendere ancor di più nel particolare inserendo, dopo un punto, un ulteriore numero di una o più cifre.

Nell’esempio indicato nella figura vediamo la scheda di un libro che tratta di balconi fioriti. Gli è stata assegnata la classificazione 635.9, ovvero:
- 600 Scienze applicate
- 630 Agricoltura
- 635 Orticoltura, ortaggi
- 635.9 Floricoltura
In tal modo, andando dal generale al particolare, si riesce a identificare l’argomento del libro e quindi, a volte, anche la sua collocazione a scaffale. Dico a volte perché il discorso della collocazione, affidato alla precisa scelta delle singole biblioteche, è complesso e merita un articolo a parte.
In ogni caso, questa classificazione, se usata in biblioteca anche come collocazione, è assai comoda poiché, una volta trovato anche un singolo libro dell’argomento che ci interessa, sullo stesso scaffale potremo reperirne altri, con la stessa classificazione decimale Dewey.
Chiaramente, l’introduzione di nuovi argomenti (tutta l’informatica e la telematica, nuove discipline mediche, nuove arti, il bullismo, etc) impone di rivedere continuamente tali categorie e di aggiungerne via via di nuove. Ecco perché questo di Dewey può dirsi un sistema dinamico, flessibile, che permette continua evoluzione.
Sempre in figura, il (19.) accanto alla classificazione del volume indica la versione Dewey utilizzata per assegnare quel determinato numero. Per non annegare nel vasto mare delle classificazioni è nato il Navigatore Dewey, che consente di arrivare al numero finale procedendo per gradi, come sopra mostrato.
Naturalmente, qui ho voluto molto semplificare una materia che di per sé è una vera e propria scienza, ma credo che per il frequentatore di biblioteche possa bastare per districarsi un po’ e diventare maggiormente consapevole del grande lavoro che sta dietro un libro messo a scaffale. Di sicuro, Dewey, quando ideò il suo ingegnoso sistema, non poteva immaginare che, a distanza di centocinquant’anni, questo avrebbe incluso categorie come: 004.678 INTERNET.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La Classificazione decimale Dewey: come funziona e storia del suo fondatore
Libri in casa raccolti ma non classificati . Cerco un modo per ordinarli e renderli condivisibili. Chiedo un consiglio. Grazie, cordiali saluti.