Il Bonus da 500 euro a 18 anni avrà vita un po’ più lunga di quel che all’inizio si credeva. Se infatti in una prima battuta sembrava essere relegato ad un solo anno e successivamente esteso, ma le sorti del Bonus cultura o Bonus 18 anni sembravano segnati con l’avvento del nuovo Governo.
La strategia invece sembra essere diversa e la strada sembra essere quella di far diventare strutturale il bonus che sarà esteso anche ad altre fasce di età.
Istituito con la Legge di Stabilità 2016 (cc. 979 e 980, art. 1, L. 208/2015) e inizialmente prorogato di un anno con la Legge di Stabilità 2017 (c. 626 art. 1 L. 232/2016), lo strumento del Bonus Cultura faceva sì che i ragazzi che nel 2016 compivano (o avevano già compiuto) 18 anni avessero diritto a un bonus di 500 euro per acquistare beni e/o servizi nel settore della Cultura.
Introdotto in via sperimentale e promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero per i Beni, le attività culturali e il Turismo, il bonus che assegna 500 euro a chi compie diciotto anni è stato ulteriormente prorogato per il 2018 e il 2019 grazie al decreto Milleproroghe.
Se in un primo momento si pensava infatti di concludere la sperimentazione con l’anno 2018 e si pensava ad uno stop definitivo il Ministro della Cultura sembra essere tornato sui suoi passi affermando di voler anzi incrementare il bonus.
La norma stanzia 290 milioni di euro annui per prorogare e ampliare un progetto che, dopo la fase iniziale, nelle intenzioni del legislatore ambisce ad aumentare il suo bacino di utenza del 40%.
Vediamo allora, nel dettaglio, come funziona il Bonus Cultura e come possono usufruirne i ragazzi (i nati negli anni 2000 e 2001) che quest’anno e l’anno prossimo raggiungeranno i 18 anni di età.
Caratteristiche e beneficiari del Bonus da 500 euro a 18 anni
La già citata Legge di Stabilità 2018 stanzia 290 milioni di euro complessivi per l’anno corrente, per finanziare un Bonus da 500 euro di importo nominale, spendibile tramite buoni (o voucher) generati attraverso una App. La somma assegnata ad ogni singolo studente non costituisce un reddito imponibile per il beneficiario e non viene considerata ai fini del calcolo dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Le modalità operative per la fruizione della somma rimangono le stesse degli scorsi anni (le analizzeremo nel paragrafo successivo), ovvero quelle definite attraverso uno specifico Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), in accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Proprio riguardo alla fruizione del Bonus Cultura occorre ricordare che il beneficio si può ottenere e spendere nell’anno successivo a quello in cui si sono compiuti i 18 anni di età. Ciò significa che, anche se la legge estende la misura ai nati nel 2000 e nel 2001, nel 2018 saranno i nati nel 1999 a ottenere i 500 euro del Bonus. Più esattamente, quando parliamo dei beneficiari di questa agevolazione, intendiamo:
- cittadini italiani;
- cittadini dell’Unione Europea;
- cittadini extracomunitari in possesso di un regolare permesso di soggiorno;
All’atto pratico la misura interessa ogni anno una platea di circa 570.000 ragazzi e ragazze.
Come ottenere il Bonus 500 euro e come funziona 18app
Per ottenere il Bonus 500 euro è previsto uno specifico calendario che impone la realizzazione di specifiche azioni entro scadenze ben definite. Ecco quali sono:
- entro il 30 Giugno 2018, i nati nel 1999 dovranno registrarsi alla piattaforma 18App;
- entro il 31 Dicembre 2018, i nati nel 1999 dovranno spendere il Bonus ottenuto;
Al di là delle scadenze è opportuno chiarire, dal punto di vista pratico ed operativo, come ottenere e spendere il Bonus. Ecco quali sono le principali azioni da effettuare:
- il primo passaggio è la registrazione a SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che vi consentirà di ottenere delle credenziali (un nome utente e una password) con le quali, poi, potersi registrare su 18App. SPID è, infatti, all’atto pratico, un pin unico, ossia un nome utente e una password che consentono di accedere a differenti servizi e portali della pubblica amministrazione e degli enti collegati.
Per ottenere le credenziali SPID occorre rivolgersi a uno dei Identity Provider abilitati:
- Poste Italiane: attraverso il sito web oppure recandovi di persona in un ufficio postale, o, ancora, richiedendo il servizio a domicilio (che ha un costo di 14,50 euro);
- Aruba;
- Register.it;
- IntesaID;
- Namirial;
- TIM;
- InfoCert;
- Sielte;
Con i seguenti documenti e le seguenti informazioni a portata di mano, per l’identificazione:
- un indirizzo e-mail;
- il numero di telefono del cellulare normalmente utilizzato;
- un documento di identità in corso di validità (carta di identità o passaporto o patente o permesso di soggiorno)
- tessera sanitaria con codice fiscale;
Ottenute le credenziali SPID sarà possibile registrarsi sul sito 18 App oppure scaricare la App per poi, in entrambi i casi, accedere al sistema per registrarsi.
Sulla piattaforma troverete un elenco completo dei negozi fisici e delle piattaforme online dove è possibile spendere i buoni: la lista è molto intuitiva e divisa per macrocategorie (cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, ecc.).
Sulla piattaforma sarà, inoltre, possibile generare i buoni necessari per acquistare il bene o il servizio desiderato. All’atto pratico l’operazione è abbastanza semplice:
- occorre prima accertarsi del prezzo del bene o servizio che si desidera acquistare;
accedere alla piattaforma 18app (da postazione desktop, con un computer, o da mobile); - scegliere la tipologia di esercizio (fisico o online);
- scegliere cosa si desidera acquistare (un libro piuttosto che un biglietto per un concerto, per uno spettacolo teatrale o per un cinema);
Dopo aver deciso, per ogni singola operazione di acquisto, il sistema o la app generano un voucher dell’importo del bene prescelto che potrà essere speso, o per acquistare in forma digitale (per esempio per un ebook) oppure per acquistare in forma tradizionale, recandosi di persona nell’attività commerciale o culturale selezionata. In quest’ultimo caso il voucher potrà:
- essere salvato sullo smartphone, sul tablet o sul pc;
- essere stampato ed esibito manualmente alla cassa o alla biglietteria;
- visualizzato come un qr code o come un bar code, da mostrare all’esercente per effettuare l’acquisto;
Cosa acquistare con il Bonus Cultura per diciottenni
I 500 euro disponibili quest’anno per ogni nato nel 1999, possono essere spesi nei seguenti beni o servizi:
- rappresentazioni teatrali
- proiezioni cinematografiche;
- libri cartacei e ebook;
- ingresso a musei e gallerie;
- biglietti per mostre e per altri eventi culturali;
- accesso alle aree archeologiche;
- ingresso ai parchi naturali;
- biglietti per spettacoli dal vivo di natura culturale;
18app e Bonus Cultura: una vera svolta?
Anche se il Bonus 500 euro per i 18enni è ormai decollato, pur tra mille ritardi e disservizi, è certo che per utilizzarlo i giovani italiani hanno dovuto conoscere da vicino tutti i bizantinismi dell’amministrazione pubblica del Belpaese. A differenza di quanto previsto inizialmente, infatti, non è stata attivata una più comoda e semplice Carta elettronica (simile a una carta di credito) ma un procedimento di abilitazione all’acquisto diverso e più complesso.
Per le tanto sospirate attività culturali, dunque, ogni diciottenne sarà chiamato ad affinare le proprie competenze informatiche per interagire al meglio con i portali e le app della PA italiana.
Ma poi, siamo davvero sicuri che si tratti di attività culturali? Non c’è da esserne così certi e lo dimostra bene una notizia di qualche ora fa secondo la quale, con questo bonus, a Rimini, alcuni neomaggiorenni sarebbero riusciti a finanziare un beach party, con tanto di festa in discoteca e alcol. Prosit.
Al di là delle contingenze, innovazione tecnologica a parte, in definitiva questo bonus è tutt’altro. La gente ha sempre voluto, e sempre vorrà, panem et circenses e a diciotto anni si desiderano esattamente le medesime gratificazioni, senza troppi sforzi, in dosi frequenti, massicce, abbondanti. Il Governo delle politiche economiche dell’elemosina ha pensato bene di intervenire, con un bonus da 500 euro, su spettacoli edificanti e distrazioni culturali, confezionando l’ennesima mancetta elettorale o, meglio, referendaria (il Bonus venne istituito poco prima del Referendum costituzionale e, a posteriori, diede scarsi risultati in tal senso), stante la perdurante incapacità di mettere in atto quelle politiche economiche di carattere strutturale che potrebbero apportare ben altri benefici a un giovane che ha appena varcato la soglia della maggiore età. Se il pane (e profondi cambiamenti nel mercato del lavoro) potrebbero, insomma, farsi attendere ancora parecchio, consolatevi con la cultura, cari ragazzi, lo spettacolo è tutto gratis, almeno fino a 500 euro.
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