Il presente libro “atlante visivo” composto da 464 pagine e da oltre 500 immagini, in edizione italiana e inglese, completa e integra la mostra Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968 che si apre il 2 dicembre prossimo al Maxxi di Roma.
Attraverso uno sguardo acuto sulla moda italiana, l’esposizione ritrae la cultura del nostro Paese in un momento di massima creatività (nel cinema, nell’arte, nell’architettura, nel teatro, nella fotografia), facendo rivivere all’interno del futurista museo ellittico creato da Zaha Hadid, le atmosfere e gli stili di un periodo che ha contribuito a definire l’”Italian way of lifestyle” nel mondo.
Bellissima è il film di Luchino Visconti del 1951, protagonista Anna Magnani ma “Bellissima” è anche quella parola che in tutto il mondo indica la bellezza femminile, perché Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968, rappresenta il tentativo di ricomporre, con il filtro di oggi, la complessa e cangiante immagine della moda italiana, in un racconto corale fatto di tante storie esemplari che sono il tessuto che darà forma e consistenza al grande successo del Made in Italy.
La mostra con l’ausilio dell’essenziale e moderno allestimento dell’architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo mette in scena una selezione di ottanta abiti di autori che hanno costruito l’identità della moda italiana, evidenziando temi e tratti distintivi. Dalle creazioni spettacolari che hanno illuminato i grandi balli e i foyer dei teatri, all’eleganza trattenuta degli abiti da mezza sera; dal grafismo rigoroso del bianco e nero, all’esplosione cromatica tipica degli anni Sessanta; dalle invenzioni per le attrici della Hollywood on the Tiber, agli esiti della sofisticata ricerca formale frutto delle collaborazioni fra sarti e artisti.
A sottolineare la complicità tra arte e moda che ha profondamente segnato quegli anni, gli abiti di Emilio Schuberth e delle Sorelle Fontana, di Germana Marucelli e Mila Schön, di Sarli e Simonetta, di Capucci e Gattinoni, di Fendi, Balestra, Biki, Galitzine, Pucci e Valentino testimonianza della sperimentazione e della grande vitalità creativa di un’epoca eccezionale.
Cappotto in doppio petto in visone con lavorazione chevron in tre colori alternati per la parte superiore e bianco assoluto a fasce orizzontali per quella inferiore unita da una zip di Fendi, collezione autunno/inverno 1960-61.
Accanto agli abiti, in mostra tanti accessori (bijoux, scarpe, cappelli, borse) che hanno lanciato il nostro artigianato di pregio nel panorama internazionale e soprattutto i meravigliosi gioielli di Bulgari, delle vere e proprie opere d’arte contenuti all’interno di teche di vetro. Pezzi unici di grande sperimentazione e innovazione stilistica, del gioielliere italiano più celebre in campo internazionale, main sponsor della manifestazione. Ecco oltre alle iconiche creazioni Serpenti in oro con diamanti o smalti, una straordinaria collana degli anni Cinquanta in platino, rubini e diamanti per un totale di settanta carati. Se tre pannelli fotografici riproduzioni di tre scatti di tre grandi fotografi Pasquale De Antonis, Federico Garolla e Ugo Mulas raccontano l’alta moda e i suoi paesaggi, a sottolineare la complicità tra arte e moda che ha profondamente segnato quegli anni, vi sono opere di Carla Accardi, Getulio Alviani, Alberto Biasi, Alberto Burri, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Lucio Fontana e Paolo Scheggi. Riviste dell’epoca, filmati e documenti originali completano il quadro.
Sullo sfondo della grande vetrata dell’enorme salone al terzo piano del primo museo pubblico nazionale dedicato alle arti creative del XXI Secolo, dal quale si osservano i colori della Roma tardo autunnale, sfilano in questa ideale passerella abiti da sogno che rivivono nei manichini di La Rosa.
Abito redingote di ispirazione ecclesiale (il famoso “pretino”) in lana con profili di rosso, cappello cardinalizio con cordone e nappe, catena con croce delle Sorelle Fontana creato per Ava Gardner, del 1955.
Mentre ammiriamo gli abiti capolavoro il pensiero va a Irene Brin, la sagace e brillante giornalista di costume e scrittrice maestra di stile che animò quella stagione artistica irripetibile in continua evoluzione, anzi “quell’atmosfera di festa intelligente e stracciona” secondo la sua definizione.
“Non si tratta di un’operazione nostalgia, ma uno studio su questo patrimonio di eccellenza artigiana da cui trarre ispirazioni” ha precisato il direttore del Museo Giovanna Melandri, durante la presentazione della mostra, la quale si è dimostrata estremamente lieta di “aprire le porte del Maxxi a un progetto che fa entrare per la prima volta la moda nel Museo, impostando così un filone di ricerca sull’identità stilistica e culturale di un settore centrale della produzione italiana”.
Abito da gran sera in raso di seta con decorazioni realizzate con pittura su stoffa, applicazioni e ricami in raso, velluto, tessuto e filato lamé, filo di seta e lana di Emilio Schuberth appartenuto a Marcella Marotta Rossellini datato 1951.
Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945 - 1968
2 dicembre 2014 – 3 maggio 2015
Maxxi – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo
Galleria 5
Via Guido Reni, 4a
Tel. 06/3201954
Ingresso: dal 2 al 18/12/2014 al prezzo ridotto di € 8,00 –
dal 19/12 fino al 3 maggio 2015 intero € 11.00 ridotto € 8,00
Orari: lunedì chiusura - mar – merc- giov – ven – dom 11.00 - 19.00, sab 11.00 – 22.00
La biglietteria chiude un’ora prima.
[email protected]
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968 - In mostra al Maxxi di Roma
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