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Agenzia Maieutica Letteraria: “Alleniamo gli scrittori come pugili o calciatori”

Nasce l'Agenzia Maieutica Letteraria: ne parliamo oggi con Mariano Sabatini, uno dei tre fondatori.

Alessandra Stoppini
Alessandra Stoppini Pubblicato il 30-10-2018

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Agenzia Maieutica Letteraria: “Alleniamo gli scrittori come pugili o calciatori”

L’Agenzia Maieutica Letteraria (AML) è nata dall’esperienza di tre scrittori, Giada Trebeschi (nella foto sulla sinistra), Divier Nelli (nel riquadro di destra della foto) e Mariano Sabatini (al centro nella foto), i quali, come tre moschettieri sono pronti a sfidare la ormai perenne crisi del mercato editoriale. Lo slogan della nuova agenzia di servizi editoriali è: “Vi aiutiamo a far nascere e crescere i vostri libri”.

Di questa nuova sfida parliamo con Mariano Sabatini, nato a Roma nel 1971, giornalista con esperienza venticinquennale (scrive per quotidiani, periodici e web) e scrittore, citiamo “L’inganno dell’ippocastano” (Salani, 2016) Premio Flaiano e Premio Romiti Opera Prima 2017, “Primo venne Caino” (Salani 2018), premio Acquanoir e Premio Internazionale Città di Como, assegnato da una giuria presieduta da Andrea Vitali.

  • Mariano, come e perché è nata l’idea di creare una nuova Agenzia Letteraria?

"Perché chiunque scriva per professione, è subissato da richieste di valutazioni, letture, consigli. Da oggi abbiamo una piattaforma, uno strumento, per soddisfare questa richiesta. Per uno scrittore è molto importante avere una valutazione professionale del proprio testo, per verificarne in modo costruttivo il valore letterario-editoriale, per comprenderne potenzialità e margini di miglioramento o per decidere se intervenire con un editing professionale. Il servizio coaching dell’AML offre agli autori che vogliano sviluppare un progetto editoriale sin dalle sue fasi iniziali un confronto “maieutico” con un tutor che stimoli il processo creativo, aiuti a seguire il tracciato narrativo ed estragga da lui le specifiche capacità creative e artistiche. Il servizio è tagliato su misura per l’autore che discuterà le modalità, i tempi e i costi direttamente con il coach incaricato di seguirlo nell’allenamento narrativo."

  • Ci presenti gli altri due moschettieri?

"Sono innanzi tutto due cari amici… e speriamo che il lavoro insieme non guasti l’amicizia! Giada Trebeschi è una formidabile tessitrice di trame storiche, oltre che un caterpillar dal punto di vista organizzativo e di sprone. Divier Nelli, espertissimo di editoria anche per aver ricoperto l’importante incarico direttivo della Rusconi libri, è un narratore raffinato, che ha avuto l’imprimatur del grande Raffaele Crovi."

  • L’Agenzia Maieutica Letteraria da cosa si differenzia dalle altre e quali sono i servizi che offrite?

"Alleniamo gli scrittori come pugili o calciatori, e la grinta in un mercato editoriale sempre più aggressivo serve, eccome. Poiché non tutti i testi hanno bisogno dello stesso lavoro di rifinitura, secondo le necessità di ognuno, proponiamo tre opzioni di editing, su intuizione di Nelli: “piuma” (per testi già ben scritti e strutturati, che hanno solo bisogno di una messa a punto); “medio” (per testi che presentano lacune dal punto di vista strutturale e stilistico) e “massimo” (testi ancora lontani dagli standard editoriali richiesti, che hanno bisogno di una completa e approfondita revisione)."

  • Quanto è importante l’editing di un testo, a prescindere che l’autore sia esordiente o sia già affermato?

"Faccio l’esempio che usa sempre Giada Trebeschi, specializzata negli storici. Il romanzo storico sembra essere tornato di gran moda, e ricordiamo che i due libri di maggior successo in Italia sono “Il nome della rosa” e “I promessi sposi”. Ma scrivere un romanzo storico non significa semplicemente ambientare il racconto in un periodo “altro”. Bisogna rendere la Storia personaggio, parte integrante del racconto e per farlo servono i mezzi e le competenze giuste, che noi possiamo offrire. Un editor può servire a evidenziare i punti deboli di un racconto del genere e a sviluppare le parti più forti."

  • In passato sei stato autore di programmi di successo per la Rai, Tmc e altri network nazionali, hai condotto rubriche in radio e oggi sei presente sulle maggiori emittenti come commentatore. Secondo te in televisione si parla abbastanza di libri?

"Proprio no. E quando se ne parla, perlopiù, se ne parla male. Spesso hanno grande spazio gli scalatori di classifiche, penso a Fabio Volo e Sveva Casati Modignani, che non ne avrebbero bisogno. Alla AML abbiamo pensato anche a questo, ovviamente. A che cosa serve, infatti, scrivere un libro se nessuno lo sa o se si perde fra la massa di volumi che ogni giorno si riversano sui banconi delle librerie? Fondamentale è cercare la massima visibilità possibile e ci si può riuscire solo con una buona, professionale e mirata attività di comunicazione. Un ufficio stampa dedicato e qualificato che lavori in sinergia con l’autore, già pubblicato e non da editori a pagamento, per conquistare l’attenzione necessaria su stampa nazionale, web, radio e televisioni tramite interviste, recensioni e citazioni. E poiché ogni scrittore ha messaggi ed esigenze diverse, per ciascuno troveremo di volta in volta i percorsi più efficaci. Ovviamente si tratta di un lavoro improbo."

  • “Scrivere non è un mestiere ma una vocazione all’infelicità”, sosteneva George Simenon. Intendete smentire il prolifico autore belga?

"Credo che il papà di Maigret facesse riferimento alla difficoltà di mettere su pagina quello che ciascuno scrittore ha dentro. Sembra facile ma non lo è. Scrivere un romanzo è un lavoro improbo, spesso ci si sente smarriti. Noi vorremmo portare almeno un po’ di serenità in chi s’imbarca in questa avventura."

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