Il giorno in cui Lorenzo morì
- Autore: Paolo Marati
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
Paolo Marati mette in campo i suoi personaggi, ma poi si ha l’impressione che li lasci andare, come se il romanzo si scrivesse da solo. Due grandi autori si possono vedere sotto la scrittura di "Il giorno in cui Lorenzo morì": Mann per la malattia fisica e dell’anima e Moravia come il cantore della borghesia romana e della noia esistenziale, che attraversa tutto il libro di Marati.
Un gruppo di ragazzi della Roma bene, ma anche della piccola borghesia, frequentano il liceo e innescano un gioco delle parti tra loro. Emanuele detto Manu, è il più brillante e creativo del gruppo. È quello che soffre di più della sua condizione di ragazzo, che ha già la strada spianata: avrà tante donne, troverà un ottimo lavoro e cambierà macchina ogni sei mesi. Un tipo alla Boris Vian, che annega la sua amarezza con i suoi modi di dire. Le ragazze sono tutte: "Ehi, bella mia!" come uno sbruffone donnaiolo.
Poi c’è il suo contrario, Lorenzo, con un carattere simile al padre (quest’ ultimo lo conosciamo già dalle prime pagine, mentre scrive alla moglie che lo ha abbandonato da tempo). Padre e figlio sono persone buone, che fanno da contrasto all’indifferenza di Roma. Sembrano vivere in un paese, che in buona sostanza è il loro quartiere.
Lorenzo aiuta i più sfortunati, ma non capisce che la storia con la coetanea Carolina è finita. Lui è "L’idiota" di Dostoevskij, non capisce che la vita è fatta di compromessi e che gli amori liceali passano. È cristallizzato nella sua bontà, non percepisce le intermittenze del cuore.
C’è poi un personaggio da girone dantesco, Pippi, un pedofilo che conduce una vita insensata fatta di bestemmie e di modi di dire. Marati lo immagina povero, senza mezzi, tenuto in vita solo dagli appetiti sessuali.
Tra i personaggi ci sono poi le ragazze, Elena e Marta, idealiste, ma in realtà pigre, già segnate dalla noia romana. Ne "La noia" di Moravia questo sentimento diventava una forma di gelosia e la chiave di lettura era il sesso. Il nostro, invece, ammanta tutto di una noia quasi religiosa. Tutto è niente, le storie degli esseri umani sono pleonastiche e non rispondono agli eterni quesiti: chi siamo? Dove andiamo?
"Il giorno in cui Lorenzo morì" è scritto benissimo, un libro che arriva dopo la storia de "Gli indecenti", secondo romanzo del bravo Paolo Marati.
Il giorno in cui Lorenzo morì
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