Molti desiderano diventare traduttori freelance: ragazzi che aspirano a lavorare in proprio ma anche adulti che cercano nuove strade. Il traduttore Luca Lovisolo ha raccolto nella guida "Tredici passi verso il lavoro di traduttore", edita nel 2011 dalla casa editrice Archomai, molte informazioni utili per aspiranti traduttori che vogliano avviare con profitto questa professione. L’autore, nato in Piemonte e residente in Canton Ticino, ha compiuto i suoi studi umanistici a Milano, di lingua tedesca a Berlino e di diritto a Zurigo. Ha lavorato inizialmente per Case editrici come Ricordi di Milano e Carrara di Bergamo, per poi passare a tradurre per l’industria e per il marketing. Oggi traduce esclusivamente nel settore giuridico.
«Tredici passi verso il lavoro di traduttore» si ispira a quella manualistica di stampo anglo-americano che spiega senza lunghi discorsi come realizzare un progetto. Il mercato e il lavoro della traduzione si sono trasformati a fondo, negli ultimi anni. Questa guida, ormai alla seconda edizione, offre strumenti per affrontarli in modo consapevole.
Abbiamo posto alcune domande all’autore:
- Perché hai deciso di scrivere "Tredici passi verso il lavoro di traduttore. Diventare traduttore in Italia e nella Svizzera italiana"?
Il settore della traduzione è sempre più complesso e non è facile trovare informazioni indipendenti dai molti interessi in gioco. Scopo di questo libro è aiutare gli aspiranti traduttori a non disperdere tempo ed energie in tentativi che possono causare scoraggiamento, per guidarli verso il loro progetto lavorativo su una base sicura. Il suo punto di forza è far conoscere il mercato e il mestiere delle traduzione attraverso una voce indipendente, che spiega il mondo del lavoro linguistico sulla base dell’esperienza concreta.
- Quali sono le doti da possedere per diventare un bravo traduttore?
Banale, ma... non scontato: un’approfondita conoscenza di una o due lingue straniere, oltre a una solida capacità d’espressione nella propria madrelingua. Oltre a quella linguistica, la competenza sui contenuti diventa sempre più importante. Aggiungerei infine la dote dell’intuito: di fronte a certi testi, la capacità d’intuire all’impronta l’intenzione dell’autore resta determinante. Nella guida spiego nel dettaglio i presupposti per diventare traduttore, un aspetto sul quale regna una certa insicurezza: quali competenze, titoli ed esperienze servono realmente per lanciarsi come traduttori liberi professionisti, nei settori più diversi. Oltre agli aspetti strettamente linguistici e tecnici, per il traduttore sono ormai indispensabili un’adeguata dotazione informatica e un corretto rapporto con le fonti in Internet. Nel libro ho elencato i siti e i software più diffusi e spiegato come orientarsi nella loro scelta.
- Nel libro, dai anche qualche consiglio pratico per come avviare la professione, farsi conoscere come traduttori liberi professionisti e per ricevere lavoro?
Certamente. Avviare una professione comporta anche atti di carattere amministrativo e una consapevolezza della responsabilità civile: il libro tratta questi aspetti in riferimento sia all’Italia, sia alla Svizzera italiana.
Poi la guida spiega quali dati indicare in un curriculum, come reperire gli indirizzi ai quali spedirlo e quale taglio dare alla propria presentazione secondo il segmento di mercato al quale ci si rivolge.
Dopo un’illustrazione delle principali «community» virtuali per traduttori, strumenti sempre più utilizzati nel settore, la guida illustra alcuni principi chiave del servizio da offrire ai clienti, per affermarsi sul mercato: si riesce a vivere come traduttori lavorando liberamente da casa? Quali prezzi si possono ragionevolmente chiedere? Il libro risponde a questa e tante altre domande sulla base di quindici anni di esperienza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tredici passi verso il lavoro di traduttore: intervista a Luca Lovisolo
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