Il rientro post-vacanze per molte case editrici è stato sinonimo di approdi in libreria con nuovi titoli tutti da scoprire. Non ha fatto eccezione Tunué, che già a partire dall’estate ha spiccato nella pubblicazione di graphic novel di tutto rispetto. Tre di queste, in particolare, sembrano avere uno stesso fil rouge ad accomunarle: delle tematiche universali, un coinvolgimento immediato e una creatività stilistica che non poteva passare inosservata.
1. Il giro del mondo in 80 giorni
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La prima a uscire è stata Il giro del mondo in 80 giorni, il 27 agosto: si tratta di una nuova edizione cartonata e inserita nella collana Tipitondi del capolavoro francese già noto ai lettori della casa editrice e con le illustrazioni di Aude Soleilhac e Loïc Dauvillier. Il viaggio del gentleman Phileas Fogg e del suo attendente Passepartout viene raccontato fedelmente in tre affascinanti macro-parti in cui non manca una deliziosa cura al dettaglio: scorci portuali, monumenti indiani, animali della giungla e circoli inglesi sono protagonisti di una fitta sequenza di vignette, che trasportano da una parte all’altra del globo uno straordinario gusto per l’esotico.
La velocità dell’azione tipica delle storie di Jules Verne, quindi, viene qui mitigata dal desiderio di soffermarsi su ogni sfumatura e inquadratura scelta degli autori, senza che questo ne rappresenti un punto di debolezza, anzi. Grazie ai loro tratti pieni e policromatici, l’esperienza di lettura si fa immersiva e drammatica, movimentata e al tempo stesso contemplativa, mentre un senso di gratitudine accompagna la mente di chi viene guidato con maestria alla scoperta di un grande classico della letteratura per ragazzi, o l’ammirazione per una rivisitazione di alta caratura si fa strada in chi si riappassiona alla corsa contro il tempo dei protagonisti conoscendone già l’esito.
2. Pelle di mille bestie
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Sempre a fine agosto e sempre dalla Francia è arrivato anche Pelle di mille bestie di Stéphane Fert, una storia anche stavolta di fantasia, ma dai connotati ben diversi. Basta sfogliare le prime pagine per scoprire che a vincere il Prix BD du Festival des Imaginales d’Epinal è stata una vera e propria anti-fiaba, che conquista grazie a una gabbia sempre imprevedibile, alle oniriche ed evocative illustrazioni dall’effetto acquarellato, oltre all’ironia e alla profondità con cui viene presentato un nuovo maschile e a un femminile altrettanto inedito.
Protagonista dell’opera è Ronces, una principessa a cui il padre Lucanus, immortale sovrano della foresta, ha negato ogni cosa quando è morta la madre. Dopo anni di gretta solitudine, nel vedere una sua foto, il desiderio del re di possederla e di sposarla lo spinge a ritrovarla. Intanto, però, Ronces è cresciuta insieme alle mille bestie del bosco e ha conosciuto un gracile principe di nome Lou, il cui sogno è scrivere un’enciclopedia botanica. Quest’ultimo prova così a ritrovarla con l’aiuto di una strega che si finge fata, mentre il padre fa di nuovo terra bruciata intorno a lei pur di averla per sé. Il risultato? Una commovente ode all’indipendenza e una brillante condanna dei cliché, che, a uno stile sagace e alla sorprendente contemporaneità dell’argomento unisce un finale a dir poco inaspettato.
3. Qui c’è tutto il mondo
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Ultima, ma solo per data di pubblicazione, è poi Qui c’è tutto il mondo, una graphic novel uscita il 24 settembre e firmata Cristiana Alicata e Filippo Paris. Si tratta anche stavolta di un romanzo di formazione schierato contro gli stereotipi di genere, che però è ambientato nella provincia di Bergamo durante il gelido inverno 1984-1985. La piccola Anita, dopo il trasferimento della famiglia dal Sud Italia alla Lombardia, cerca di adattarsi nella nuova scuola e nel piccolo centro abito di Stezzano mentre assiste sgomenta alla depressione della mamma e alle differenze di trattamento riservate a lei e al fratello Filippo solo sulla base del loro sesso.
Fa allora amicizia con Tina ed Elena, due bambine agli antipodi che credono l’una nell’emancipazione di chi fa la pipì in piedi, tiene i capelli corti e gioca a calcio e l’altra nel potere dell’acqua di Lourdes nonostante la perdita precoce di entrambi i genitori. Insieme a loro, Anita prova a costruire una zattera per andare via dal mondo degli adulti, anche se la vita insegnerà a tutt’e tre che da certi problemi non si può evadere, ma solo trovare la forza per affrontare di petto la realtà. La loro storia di amicizia, ricostruita su diversi piani temporali e presentata attraverso un apparato grafico delicato e dal forte impatto visivo ed emotivo, così come da un ammirevole realismo linguistico, diventa dunque un’esperienza totalizzante, che mostra alle tre protagoniste e a chi legge il significato più profondo dell’autoaffermazione.
Tre avventure tutte da divorare, insomma, capaci di catturare fin da subito i lettori più inesperti e quelli più navigati, i più esigenti e i più inclini a lasciarsi sorprendere, i più fidelizzati e quelli che stanno muovendo i primi passi nel caleidoscopico mondo delle graphic novel di qualità.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tre graphic novel per ragazzi (e non solo) da non perdere tra le novità Tunué
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