Pomeriggio alle Antiche Terme di Cristina Preti

Questo piacevolissimo librino trasuda di passione e sentimento e non poteva non essere scritto che da una donna. Amore e tradimento, sensualità e tenerezza sono i tratti che meglio definiscono l’universo femminile, qui evocati in abbondanza dall’autrice Cristina Preti. Aggiungiamoci in più un modo di scrivere sciolto, disinvolto: la lettura stuzzicante è così assicurata.

Il libro è scansionato da tre brevi racconti dove le protagoniste sono donne: donne mature, donne madri, donne mogli, donne amanti, donne amiche e magari a dieta, in carriera, indaffarate, inquiete, stressate.

Il primo racconto, ammantato di dolce nostalgia e con piccolo finale a sorpresa, vede la protagonista lasciarsi andare in un viaggio a ritroso con la memoria agli anni della propria giovinezza, al ricordo dei primi brividi sentimentali e di quelle eccitanti e conturbanti scosse del cuore; delle amicizie e complicità adolescenziali; dei sogni e delle speranze protesi verso il primo mattino della vita, dove il futuro è ancora tutto da realizzare e pieno di allettanti promesse.

Nella seconda storia - a mio avviso, la più appetitosa - troviamo Anna, mamma di Agnese e in crisi con il marito Antonio - accademico cerebrale, polemico e noioso -, impegnata in una relazione extraconiugale, tutta sotterfugi e acrobazie, con Saverio, cinquantenne piacente, dalla risata facile e contagiosa, il tipo di uomo che mette allegria - qualità tanto apprezzata dal gentil sesso - e dunque più che mai seducente ai suoi occhi, soprattutto quando si vive un matrimonio sempre più insipido.

Infine, la vicenda di Elena: sposata, con due figlie e un lavoro, ma a disagio con sé stessa per la tendenza ad ingrassare, si lascerà coinvolgere in un’imprevista pausa di follia on the road - una botta di vita, insomma - insieme con il giovane Davide, laureando in filosofia. Il ragazzo le insegnerà a liberarsi dalla prigione mentale in cui ha sepolto la sua parte più autentica, naturale e spontanea sacrificandola al conformismo sociale, al giudizio altrui, ai doveri familiari, e il tutto accadrà in una magica ed eccitante notte d’estate.
Tuttavia, sarà il destino a rubare la scena del racconto, diventandone il vero protagonista.

Cristina Preti oltre a scrivere bene, come già mostrato in altri suoi romanzi, riesce a tenere sulla corda anche il lettore più distratto. La storia di Elena, per esempio, se dalle prime battute sembrerebbe avviarsi ad un finale prevedibile, ecco invece coglierti all’improvviso in contropiede con qualcosa di inatteso.
Pomeriggio alle Antiche Terme è polposo di psicologia femminile, orientato verso uno stile intimista, folgorante per comprendere che cosa sono e come sono le donne: tra le righe, c’è la chiave per entrare nel loro mondo.