Maura, l’indovina di Orotelli. Streghe nella Sardegna del ’700 di Alessandra Derriu

Buongiorno carissimi amici! Vi voglio parlare di un libro che ho appena finito di leggere, si tratta di Maura, l’indovina di Orotelli. Streghe nella Sardegna del ’700 scritto da Alessandra Derriu e pubblicato nel 2018 con la casa editrice Namapress. L’autrice è laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Sassari specializzata a Roma alla Scuola di Archivistica dell’Archivio Segreto Vaticano, attualmente è archivista presso la Diocesi di Alghero-Bosa. Ha pubblicato per la casa editrice Nemapress Il tribunale dell’Inquisizione di Alghero. Storie di donne e uomini attraverso documenti inediti del XVIII secolo (2015) e Magia e stregoneria dal Logudorio alla Barbagia. Le denunce dell’Inquisizione vescovile settecentesca nella Diocesi di Alghero (2016)

La Derriu attraverso il suo libro porta alla luce un pezzo di storia e tradizioni popolari, dove magia, divinazione e stregoneria fanno da protagoniste. Questo perché Maura era considerata una strega, una persona che parlava con i defunti e che ricorreva a riti magici. Il libro viene diviso in capitoli e in quelli scritti in corsivo la Derriu dà voce a Maura. Un libro suggestivo capace di catturare ogni lettore dal più piccolo al più grande, perché la scrittura è molto fluida e comprensibile a tutte le persone.

Qui vi lascio un piccolo estratto dove è Maura che ci parla:

Tra poco si accorgeranno della mia scomparsa, mi cercheranno, mi daranno la caccia. Prima ero amata e ben voluta, chi mi aiutava con il pane e del formaggio per ringraziarmi, chi mi abbracciava, chi mi sorrideva. Ora le stesse persone mi additeranno come donna di mal costume e dalla vita dissoluta. Prima ricorrevano alle mie arti, e ora che sono fuggita mi accuseranno, parleranno male di me, lo facevano anche prima? No prima no, ma ora sì, senza nessun dubbio sulle mie intenzioni, senza la possibiltà di parlare, di difendermi, verrò accusata e condannata. Sono costretta a fuggire, ora nessuno più mi ascolterebbe, nessuno mi lascerebbe parlare.

Adesso sta a voi lettori immergervi in questa storia della Sardegna settecentesca.