

Oggi abbiamo deciso di fare qualche domanda a Federico Lorenzi, che nel 2014 ha pubblicato il romanzo Penelope, edito da SensoInverso Edizioni.
- Chi è Federico? Parlaci un po’ di te
Federico è un parrucchiere che nel tempo libero scrive. Ha, o meglio, ho pubblicato due romanzi e svariate poesie e racconti in antologie. Nell’ultimo anno mi sono avvicinato anche alla sceneggiatura scrivendone diverse tra cui una per un cortometraggio. Mi piace mettermi alla prova, cercando di non essere etichettato come uno scrittore che “scrive sempre le stesse storie” per capire fino a che punto, la mia passione e la mia arte, se così si può dire, riesce ad arrivare.
- Com’è nata l’idea del libro?
Penelope nasce perché alla mente è venuta l’immagine di questa ragazza, che attraverso abiti succinti e parrucche, balla per gli uomini e quindi clienti, di un locale. Da questa, ho cercato di ricreare l’identità del personaggio, l’ambientazione e di conseguenza tutta la storia.
- Ti sei ispirato a qualcosa di personale?
Ho cercato di ricreare il carattere di Penelope più simile a quello che mi sarebbe piaciuto avere. Una donna apparentemente strafottente che va oltre il pensiero della società e che fa quello che vuole senza darsi mai limiti o ascoltando le voci di paese e quel comportamento che la società impone.
- La protagonista ha una personalità complessa e preponderante nel libro. Che differenza c’è tra Livia (così si chiama realmente la protagonista) e Penelope?
Ho voluto far sì che le due personalità in qualche modo fossero ben delineate e distinte. Livia è quella donna che crede nei valori della vita, nelle tradizioni (da buona napoletana) e quindi anche all’amore alla fedeltà e al matrimonio; dove alcune cose, come il sesso, oltre ad essere “classiche”, sono anche tabù per alcuni aspetti di vista. Penelope, di rimando, si crea perché la protagonista pensa che così facendo, quindi abbellendosi con abiti succinti, parrucche e utilizzando il proprio corpo come un biglietto da visita, possa in qualche modo, vendicarsi al suo passato.
- Per quel che riguarda il finale, puoi dirci qualcosa di più?
Ho avuto per tutto il tempo che ho scritto il romanzo una mia chiave di lettura. Questo significa che sarò sicuramente diversa per ogni lettore. Detto questo, ho fatto sì che Penelope, in qualche modo, anche attraverso altre persone, a un certo punto si accorga che questa voglia di darsi e di mettersi in mostra in maniera eccessiva non sia poi la strada più giusta. Lo capirà, quando incontrerà… Ecco, mi fermo qui perché non posso svelare altro.
- Va bene non chiediamo altro sul finale! Ma dicci: bolle qualcosa in pentola?
Ebbene sì! Ci sono tante piccole cose che spero di realizzare e riuscire a fare nel mio tempo libero. Ho finito, diversi mesi fa, un manoscritto. Chissà, magari riesco a trovare una casa editrice…
Mi piacerebbe inoltre addentrami in altre sceneggiature. Vorrei frequentare dei corsi di scrittura e fare collaborazioni. Insomma, ci sono tante cose che vorrei fare; devo solo fare una scaletta e partire da una di queste!
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Federico Lorenzi, autore di “Penelope”
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Ti presento i miei... libri News Libri
Lascia il tuo commento