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Lavoro con i libri

Intervista a Milena Edizioni: fantasia, grinta e passione per i libri!

Milena Edizioni è una casa editrice giovanissima: nasce nel gennaio del 2013, con la convinzione che la fantasia e l'ingegno siano gli unici mezzi che riescano a migliorare l'esistenza umana.

Laura Corsini, scrittrice
Laura Corsini, scrittrice Pubblicato il 13-06-2014

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Intervista a Milena Edizioni: fantasia, grinta e passione per i libri!

Milena Edizioni è una casa editrice giovanissima: nasce nel gennaio del 2013, con la convinzione che la fantasia e l’ingegno siano gli unici mezzi che riescano a migliorare l’esistenza degli uomini. Fin da subito ha fatto della qualità dei libri il proprio must, puntando a prodotti di alto livello sia letterario che editoriale.

Come le altre case editrici che abbiamo già conosciuto, si finanzia unicamente con le vendite, senza ricorrere a contributi degli autori, né a guadagni trasversali, ritenendo che scrivere libri sia un’arte nobile e che ogni autore abbia il diritto di aspirare a fare della scrittura il proprio lavoro.
Lo scopo commerciale di una casa editrice è la sopravvivenza, ma c’è chi cerca di far camminare di pari passo il guadagno (lecito) di un’impresa e il rispetto per gli autori e anche per i lettori che hanno tutto il diritto di pretendere libri di qualità.
Leggiamo dal sito:

La lettura, intesa come attività letteraria, rimane la forma più onesta di informazione libera, perché attinge la conoscenza dalla nostra stessa mente, dall’analisi critica di ciò che ci viene propinato. Il romanzo di fantasia ci spiega il mondo con più onestà di qualsiasi testata radio-televisiva, che ci stordisce con la cosiddetta cronaca vera.

Volete poter vivere in una società senza più abusi? Imparate a leggere, e arriverà il momento in cui tutto questo caos sarà ordine.

Ora passiamo alle consuete domande, le rivolgiamo a Moreno Casciello.

  • Buongiorno, ci dice due parole sulla sua casa editrice?

Buongiorno a lei. Milena Edizioni è nata da poco più di un anno e abbiamo pubblicato finora tredici titoli. La nostra città è Napoli e non è superfluo dirlo, perché tutto il nostro catalogo ne è impregnato, anche se pubblichiamo autori di tutta l’Italia. Ogni editore direbbe tante belle cose sui propri progetti, sulla sua missione, io invece non affermo nulla, il mio unico scopo è vendere libri. Scusate il cinismo.

  • Quali sono i generi letterari prediletti, sono presenti collane?

Al momento abbiamo le seguenti collane:

  • Saggistica,
  • Narrativa contemporanea,
  • Letteratura tematica,
  • Formato tascabile (che non ha un genere ben definito)

La letteratura tematica per il momento si divide in tre argomenti: Erotico, Fantastico, LGBT. Presto uscirà una collana per ragazzi 6/10 anni e 10/14 anni. Il nostro criterio è di seguire temi d’attualità, con particolare riguardo a questioni di carattere sociale. In tale filosofia si inserisce un’intera collana dedicata al tema dell’omosessualità e della lotta all’omofobia, così come il nostro primo romanzo di letteratura fantastica tratta di un’epidemia zombie in Campania, ma è un pretesto per raccontare la Terra dei fuochi dal punto di vista di chi ci vive. Il primo tascabile si intitola Precariopoli e non credo sia necessario aggiungere altro.

  • Vi è un criterio che seguite nella selezione dei manoscritti?

Molti autori pensano che basti mandare un manoscritto e dopo qualche mese sapranno se è stato scelto oppure no, ossia se sia o meno piaciuto. La questione però non è solo se piaccia o se sia scritto bene, ma tutto dipende dalle scelte editoriali e dal fabbisogno del momento. Se mi serve pubblicare un romanzo erotico, è chiaro che un manoscritto fantastico non lo prendo in considerazione. Gli autori purtroppo spesso non hanno la minima idea di come funzioni una casa editrice. Quindi questo è una specie di consiglio per loro: gli editori detestano gli scrittori che hanno fretta di sapere il risultato della lettura valutativa.

  • Come intendete aiutare l’autore a crescere e a farsi conoscere dal pubblico?

L’autore è sempre una risorsa per la casa editrice. Nel mio caso sarebbe l’ideale avere una decina di ragazzi bravi che mi scrivono un libro all’anno, più una serie di autori di contorno. Solo affidandosi a una casa editrice seria, un autore può crescere. Ci sono molti scrittori che utilizzano il numero di pubblicazioni come curriculum, ma quando io vedo una serie di case editrici menzionate una dopo l’altra, mi chiedo solo: perché nessuna di queste ha investito su di lui/lei al punto che, dopo tante pubblicazioni, sta ancora cercando un editore nuovo? Questi sono curricula che puzzano. Un autore non deve pubblicare tanto. Deve pubblicare poco e vendere tanto.

  • Ci dà un consiglio per un autore esordiente?

Saper scegliere la casa editrice giusta. Saper aspettare il suo momento. Deve avere un progetto ben chiaro nella sua mente e scrivere al di là dell’eventuale pubblicazione. Ci vuole poi tanta promozione. Il romanzo non finisce con la pubblicazione, dopo viene la vendita. Si deve impegnare in prima persona a venderlo, chiedendo sempre consiglio alla casa editrice su come agire nella campagna promozionale.

  • Crede che oggi essere una casa editrice NO EAP sia una scelta coraggiosa?

Ogni casa editrice sceglie il suo percorso di sviluppo e la sua fonte di finanziamento. Non esistono case editrici a pagamento e case editrici gratuite, esistono solo case editrici da libreria e case editrici da sotterfugi. Se si vuole diventare grandi e finire nelle librerie l’unica soluzione è essere NO EAP. Eppure nemmeno questo basta. Molti non chiedono soldi agli autori, ma usano altri sotterfugi, perché la vendita è la cosa più difficile. Vendere un libro è un compito arduo e il fallimento è dietro l’angolo.

  • Che valore hanno i titoli e le copertine nella scelta di un libro da leggere?

Sono fondamentali. È il primo impatto col lettore che, ovviamente, non sa cosa ci sia scritto dentro. Il libro non va mai confuso col romanzo. È la somma di tanti elementi. Poi, se il romanzo piace, il passaparola fa il resto, ma l’input alle vendite va sempre dato. Il titolo e la copertina sono gli elementi più immediati ed economici per attirare l’attenzione su un prodotto editoriale. É chiaro, poi, che se hai i soldi per pagarti un bell’ufficio stampa, vendi anche con una pessima copertina.

  • Avete, come casa editrice, dei progetti “ambiziosi” in corso?

L’ambizione è l’ossigeno dell’imprenditoria. Senza di essa non avrei mai iniziato. Per il momento mi limito a dire che la nostra ambizione è la soddisfazione dei lettori, il resto lo scoprirete seguendoci.

Per saperne di più potete visitare direttamente il sito della casa editrice.

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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Milena Edizioni: fantasia, grinta e passione per i libri!

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