Stasera, 3 febbraio 2023, andrà in onda in prima serata su Rai Movie (canale 24 del digitale terrestre) il film Il castello di vetro (The Glass Castle, Ndr), ispirato all’omonima autobiografia della giornalista americana Jeannette Walls, edita in Italia da Piemme.
Il libro di Walls è stato un autentico caso letterario in America e nel 2017 ne è stato tratto un film diretto da Destin Daniel Cretton. Nonostante la stessa scrittrice abbia collaborato alla sceneggiatura si riscontrano notevoli divergenze tra libro e film.
L’autobiografia di Jeannette Walls è entrata nella rinomata classifica dei bestseller del New York Times ed è rimasta in classifica per ben cinque anni. Nelle pagine de Il castello di vetro Walls raccontava la storia della sua famiglia nomade trasformandola in una narrazione avvincente, densa di avventura, sulla quale infine si stendeva una morale di puro amore.
Nel cast di Il castello di vetro troviamo Brie Larson, Woody Harrelson, Naomi Watts, Max Greenfield, Ella Anderson e Josh Caras.
Scopriamo la vera storia di Jeannette Walls e trama e trailer del film a essa ispirati.
Il castello di vetro: la vera storia di Jeannette Walls
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Jeannette Walls è nata a Phoenix nel 1960, nella sua carriera giornalistica ha collaborato con diverse testate tra le quali Usa Today, Esquire e New York Magazine.
Ne Il castello di vetro, edito in America nel 2005, Walls ripercorre le vicende della propria infanzia travagliata in balia di una famiglia fortemente disfunzionale.
Seconda di quattro fratelli, Jeannette cresce con una madre immatura e capricciosa, più concentrata a inseguire il proprio sogno di diventare pittrice che ad accudire la propria famiglia, e con un padre sognatore e alcolizzato. I genitori sono troppo impegnati a inseguire i loro vani progetti artistici per occuparsi realmente dei figli, che infatti crescono completamente alla deriva.
La famiglia Walls è improntata a uno stile di vita nomade, sprezzante delle leggi e delle istituzioni. Mary Rose e Rex Walls si spostano in continuazione per le varie città degli Stati Uniti portandosi appresso i figli nel loro progetto bohémienne.
I quattro fratelli, Brian, Jeannette, Lori e Maureen, sono così costretti a vivere nei peggiori tuguri cittadini - persino all’interno di una stazione ferroviaria - sopportando i continui colpi di testa del padre che continua a passare da un lavoro all’altro, da un fallimento all’altro. L’unica ad avere un rapporto privilegiato con Rex è la secondogenita Jeannette, alla quale il genitore confida di avere un progetto visionario: costruire un dimora dalle ampie vetrate, un castello di vetro, per sé e per la sua famiglia.
Man a mano che i figli crescono le dinamiche familiari diventano sempre più complicate: i piccoli Walls devono sostenersi a vicenda per supportare le continue follie dei genitori. Spesso soffrono la fame e si trovano esposti a pericoli di ogni genere: un giorno Jeannette, di appena nove anni, viene minacciata da un uomo che gli punta contro una pistola, mentre i genitori sono impegnati altrove.
I figli crescono così tra violenze, soprusi, privazioni: ma alla fine Jeannette riuscirà a riscattarsi. Lei e la sorella Lori ordiscono un piano segreto per fuggire a New York.
Con l’aiuto di sovvenzioni, prestiti e sussidi Jeannette riuscirà a completare gli studi a New York. Frequenta l’università contando soltanto sui propri sudati risparmi: nel tempo libero dallo studio lavora come centralinista in uno studio legale di Wall Street. Con fatica e sacrifici Jeannette riuscirà a emanciparsi del tutto dalla sua famiglia costantemente bisognosa di denaro. Terminata l’università riesce a ottenere uno stage presso un quotidiano newyorkese iniziando così la carriera come giornalista.
Nel frattempo la insegue l’ombra della sua famiglia: Mary Rose e Rex raggiungono New York con il pretesto di voler “stare più vicini ai figli”, ma causano solo problemi. Jeannette a New York ormai si è ricostruita una vita ed è costretta ad allontanare sua madre e suo padre che continuano a vivere come senzatetto negli edifici abbandonati.
A New York, Walls è diventata una giornalista affermata e tiene una nota rubrica di gossip per Esquire, ma custodisce un segreto che non vuole svelare perché potrebbe danneggiare la sua immagine e sgretolare la nuova esistenza solida che si è costruita. Quel segreto è la sua famiglia. Soltanto molti anni dopo Jeannette Walls riuscirà a raccontare la propria storia, scrivendo un libro Il castello di vetro (edito in Italia da Piemme) che avrebbe commosso l’intera America - e non solo.
Il castello di vetro: la trama del film
Mary Rose (Naomi Watts) e Rex Walls (Woody Harrelson) non sono di certo due genitori ordinari. Sognatori, distratti, irresponsabili, con il loro modo di gestire la vita causano spesso problemi ai figli. Problemi che a volte sfociano nell’abuso, sconfinano nella violenza. Come quando Rex “insegna” a nuotare alla piccola Jeanette buttandola in acqua ripetutamente in piscina di fronte all’orrore degli astanti.
Jeanette (Brie Larsson) cresce senza una vita regolare, trasferendosi di volta in volta in un posto diverso man mano che il padre perde un lavoro dopo l’altro. Fallito e alcolizzato, Rex sogna e promette ai figli di costruire un giorno una casa con ampie vetrate, alimentata da energia solare.
Un castello di vetro.
Le migliori intenzioni di insegnare ai figli valori genuini si mescolano all’incapacità del saper gestire davvero la vita e nel non sapere come affrontarla.
Negli anni ’80 Jeanette è cresciuta ed è diventata una donna che frequenta la buona società. Nasconde il proprio passato e i propri genitori dietro menzogne e lunghi silenzi, non ne parla neppure con il fidanzato che è un brillante analista finanziario.
Qualche anno dopo, Rex chiama Jeannette confessandole che sta per morire: allora lei sarà costretta a tornare a casa e affrontare i suoi fantasmi.
Tra il libro e il film vi sono parecchie differenze, probabilmente dovute alla necessità di adattare la storia per lo schermo. Mentre nel libro la narrazione di Jeannette Walls procede in ordine cronologico - dall’infanzia all’età adulta - nel film le due linee narrative si sovrappongono attraverso continui flashback vissuti dalla protagonista.
La morale tuttavia rimane intatta e viene platealmente ribadita nella scena finale del film, che mostra la famiglia di nuovo unita nel Giorno del Ringraziamento nonostante tutte le perdite subite. Jeannette Walls disse di aver voluto mostrare l’amore incondizionato che la legava ai suoi genitori e ai suoi fratelli perché, nonostante tutto, quel legame di appartenenza rimaneva. La sua storia, così densa di umanità, ha incantato il mondo intero.
Il castello di vetro: il trailer del film
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il castello di vetro: la vera storia di Jeannette Walls dal libro al film
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