Come un gambero ribelle di Moira Lilli

Cosa significa, al giorno d’oggi, avere dodici anni ed essere alunni di una scuola media qualsiasi? Quale ruolo ha un’insegnante nel percorso di formazione di un ragazzo?
Qual è il limite, se esiste, tra il ruolo di docente strettamente limitato all’ambito dei regolamenti scolastici e quello di docente che si impegna a comprendere i ragazzi non solo come alunni, ma come giovani, adolescenti, in un mondo difficile come il nostro?
Moira Lilli ce ne parla in Come un gambero ribelle (Rogiosi editore, 2021) con la sua consueta scrittura garbata e matura.

Salvatore, Sasi, è un adolescente napoletano alle prese con un periodo molto difficile.
Vive solo con sua madre Rosaria, e ha da poco perso il nonno, suo importantissimo punto di riferimento nella vita.
Sasi non riesce più a gestire bene le sue emozioni, non le comprende, non focalizza il motivo per il quale è arrabbiato, stanco e deluso. Combatte con se stesso:

"Si sentiva indifeso, vulnerabile come un papavero di fronte alla tempesta". (p. 26)

Rosaria, donna sola, si fa domande per quel figlio che pare cambiato all’improvviso:

"Sasi, il suo Sasi, ma perché? Dove aveva sbagliato. Cos’è che non aveva capito, dato, intuito". (p. 45)

A guidare Sasi nel suo percorso di crescita, oltre a Rosaria, c’è la sua insegnante, la professoressa Capasso. Donna di grande spessore culturale e morale, la Capasso oltrepassa i limiti – di un comportamento ineducato in classe, di un compito di aritmetica sbagliato, di un tema mal fatto – e guarda da cosa tali questioni derivano, pensa, si interroga, studia l’animo dei suoi alunni e condanna un certo tipo di scuola:

"La Scuola che punisce senza riuscire a instaurare un canale di comunicazione adeguato, fallisce, inevitabilmente. Sasi non è un maleducato, non è un ribelle, un insubordinato, un turbolento. È un ragazzino che fatica a portarsi addosso la sua storia in un momento in cui pure il corpo, in particolare l’ipofisi, direttrice d’orchestra del concerto ormonale, detta leggi, crea trasformazioni, mette tutto in disordine". (p. 56)

Come un gambero ribelle è un libro assolutamente da leggere, un libro che consiglierei in ogni scuola: per gli alunni, per le famiglie, per gli insegnanti. Uno spiraglio che porta luce all’interno di un sistema culturale obsoleto e, troppo spesso, mediocre.