Oggi tutti parlano di lei, Jean Carroll, la scrittrice che ha denunciato Trump e dopo mesi di processo, ieri 9 maggio 2023, è uscita dal tribunale trionfante. Giustizia è stata fatta. La causa è stata vinta e adesso a Carroll spettano 5 milioni di dollari di risarcimento dall’ex presidente USA. Ora questa donna di ottant’anni dal sorriso radioso è considerata la nuova eroina del fenomeno MeToo.
Secondo quanto stabilito dal verdetto della Corte Suprema di New York, Donald Trump aggredì sessualmente Jean Carroll nel camerino di un grande magazzino di lusso della Fifth Avenue nella primavera del 1996. All’accusa di abuso sessuale si aggiunge quella di diffamazione, risalente al mese di novembre 2019, quando Trump attaccò pubblicamente la scrittrice affermando che avesse divulgato una notizia falsa (fake news) solo per aumentare le vendite del suo libro.
Ma cosa ha scritto E. Jean Carroll? Scopriamolo nell’approfondimento che segue.
Chi è Jean Carroll, la scrittrice che ha accusato Trump
Al secolo Elizabeth Jean Carroll , nata nel 1943 a Detroit, è una giornalista, autrice e opinionista americana.
Dopo aver frequentato l’Università dell’Indiana, Carroll iniziò a scrivere per importanti riviste americane Outside, Rolling Stone, The Atlantic, Vanity Fair e fu la prima redattrice donna di Playboy. Celebrata anche per la sua bellezza Jean vinse numerosi concorsi, tra cui quello di Miss Indiana e Miss Cheerleader USA.
La sua rubrica Ask E. Jean, nella quale dispensava consigli sentimentali, apparve sulla rivista “Elle” dal 1993 al 2019, diventando una delle rubriche più longeve dell’editoria americana.
Potremmo definirla una Carrie di Sex and City ante litteram. Solo che Carroll ha sempre insistito su consigli femministi, affermando che le donne non dovessero far ruotare la propria vita attorno agli uomini e ai loro desideri.
Nella sua lunga carriera inoltre ha scritto per il Saturday Night Live a metà degli anni ’80, ed è stata nominata per un Emmy nella categoria “miglior sceneggiatura di un programma di varietà o musicale”.
Dal 1994 al 1996, Carroll è stata conduttrice e produttrice della serie televisiva Ask E. Jean, andata in onda su America’s Talking della NBC.
Nel suo libro uscito nel 2019, What Do We Need Men For?: A Modest Proposal, Jean Carroll ha accusato Les Moonves, dirigente della CBS Corporation, e Donald Trump di averla aggredita sessualmente a metà degli anni Novanta. Sia Moonves che Trump hanno negato le accuse e la pubblicazione del libro è costata cara all’autrice.
Nel 2019, dopo una carriera longeva e di successo, E. Jean Carroll è stata licenziata in tronco dalla rivista Elle. In seguito all’accaduto Carroll si è sfogata su Twitter, affermando che la colpa era di Donald Trump che stava minando la sua reputazione. La scrittrice non si è data per vinta e ha deciso di citare l’ex presidente in tribunale.
Jean Carroll e la violenza di Donald Trump
La violenza, descritta da Carroll nel libro nei minimi particolari, sarebbe avvenuta nel reparto di lingerie dei magazzini Bergdorf Goodman nel 1996, quando E. Jean Carroll era una delle columnist più celebri della Grande Mela. La donna avrebbe incontrato Trump all’uscita e sarebbe tornata nel negozio con lui per aiutarlo a scegliere un regalo per una sua accompagnatrice. L’ex presidente USA avrebbe quindi tratto la scrittrice nel camerino con l’inganno dando luogo alla violenza. Racconta Carroll di essere stata “trascinata dentro un camerino e sbattuta contro il muro”.
Dopo l’accaduto, la giornalista, ancora scossa, raccontò tutto per telefono all’amica Lisa Birnbach - che ha testimoniato in tribunale. Birnbach le consigliò di denunciare subito, ma la giovane Jean non se la sentiva temendo di mettersi contro un uomo troppo potente che avrebbe distrutto la sua carriera.
Anni dopo Jean Carroll, ormai alla soglia degli ottant’anni, ha deciso di denunciare quanto accaduto. La difesa di Trump del resto era debole: si limitava a insultarla e ad affermare che non l’avesse mai conosciuta, mentre la testimonianza della scrittrice era infallibile e capace di descrivere l’accaduto sin nei minimi particolari. Ora, dopo anni di processo e un licenziamento senza giusta causa nel mezzo, Carroll ha finalmente avuto giustizia.
Quali libri ha scritto Jean Carroll?
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Molti dei pezzi giornalistici di E. Jean Carroll sono stati inclusi in antologie di saggistica americane come The Best of Outside: The First 20 Years (Vintage Books, 1998), Out of the Noosphere: Adventure, Sports, Travel, and the Environment (Fireside, 1998) e Sand in My Bra: Funny Women Write from the Road (Traveler’s Tales, 2003).
Il suo reportage d’inchiesta del 2002 per la rivista Spin, The Cheerleaders, è stato selezionato come uno dei "Best True Crime Reporting" dell’anno.
Nel 1993, Carroll ha pubblicato la biografia di Hunter S. Thompson, Hunter: The Strange and Savage Life of Hunter S. Thompson, pubblicata da Dutton. Il suo libro di memorie, ispirato agli articoli della sua rubrica, What Do We Need Men For?: A Modest Proposal, è stato pubblicato nel giugno 2019. Il titolo fa riferimento alla satira del 1729 Una proposta modesta di Jonathan Swift. Nel libro erano presenti le accuse infamanti contro il presidente Trump. Da quel momento Carroll è diventata una delle sostenitrici più accanite della causa contro l’ex presidente americano, capeggiando una rivoluzione tutta al femminile. Il presidente Trump ha reagito alle accuse ridicolizzandola e mettendola alla berlina, ragione per cui la giornalista ha deciso di citarlo in tribunale con l’accusa di diffamazione.
Nel novembre 2019, una volta aperta la causa, Jean Carroll ha affermato:
Decenni fa, l’attuale Presidente degli Stati Uniti mi ha violentato. Quando ho avuto il coraggio di parlare dell’aggressione in un libro, ha diffamato il mio carattere, mi ha accusato di aver mentito per guadagno personale e ha persino insultato il mio aspetto fisico.
Tra il 2020 e il 2021 per The Atlantic E. Jean Carroll ha scritto una serie di articoli che hanno tracciato il profilo di venticinque donne che hanno accusato Trump di abusi e molestie. Uno dei profili da lei redatti, dedicato alla make-up artist Jill Harth, è apparso sulla rivista Vanity Fair.
E. Jean Carroll ha affermato di aver voluto tentare la causa contro Trump in nome di tutte le donne che sono state molestate, aggredite, messe a tacere o che, dopo aver parlato, sono state svergognate, licenziate, ridicolizzate e sminuite.
Ora ha vinto anche per tutte loro, non solo per sé stessa. Che ne pensate?
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Jean Carroll, la scrittrice che ha denunciato Trump
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