Nella lingua italiana ci sono due tipologie di coordinazione per asindeto o per polisindeto. In analisi del periodo sono dette coordinate le proposizioni unite tra loro da una congiunzione o da una virgola; abbiamo, nello specifico, due tipi di proposizioni coordinate: per asindeto o per polisindeto.
Vediamo più nel dettaglio di che si tratta, definizioni ed esempi.
Asindeto: significato ed esempi
Abbiamo la coordinazione per asindeto quando una proposizione coordinata è legata alla principale attraverso un segno di punteggiatura. Solitamente si tratta di una virgola, di un punto e virgola o dei due punti. Il termine asindeto deriva dal greco ed è dato dal prefisso a (che significa “privo di”) e da syndein (legare insieme): dunque letteralmente può essere tradotto come “non legato”, “privo di legami”. A caratterizzare l’asindeto è infatti la relazione di paratassi tra due proposizioni.
La coordinazione per asindeto ha un tono più rapido, scandito e meno concitato di quella per polisindeto che, invece, avvenendo tramite congiunzione, dona all’intero periodo un andamento più articolato e intenso.
Ecco alcuni esempi di asindeto:
Simone è arrivato, ha cenato, è uscito.
Era un sapore di pane antico, ritrovato, familiare.
Sollevano le tapparelle, spalancano le finestre, aprono le imposte.
Polisindeto: significato ed esempi
Nella coordinata per polisindeto abbiamo un peculiare costrutto sintattico in cui la proposizione coordinata è unita alla principale attraverso l’uso di una congiunzione. Il termine infatti deriva dal greco polysindetos e significa avere molte congiunzioni: da polys (molto) e syndein ovvero “legare insieme”. Letteralmente in italiano polisindeto significa “legato più volte”.
Spesso il polisindeto consiste in una lista, in una sequela ininterrotta di cose poste sullo stesso ordine e grado di importanza.
La correlazione per polisindeto frequentemente avviene attraverso l’uso della congiunzione “e”:
Quest’estate ho letto molto e amato Kafka e Joyce e Dostoevskij.
Mangiavo i biscotti e ascoltavo la musica.
Ma possono presentarsi anche altre tipologie di congiunzioni per polisindeto, quali: “sia... sia...”, “né... né”, “anche”, “inoltre”, “neppure”, “o”. L’aspetto fondamentale nell’analisi del periodo è accertarsi che questa proposizione si trovi sullo stesso piano della principale. A seconda del legame per polisindeto che sviluppano con la principale, le proposizioni si dividono in:
- Coordinate copulative: legate dalla congiunzione “e”;
- Coordinate avversative: “ma, tuttavia, però, anzi, invece, piuttosto, eppure”;
- Coordinate disgiuntive: “o, oppure, invece, altrimenti”;
- Coordinate esplicative: “cioè, infatti, ossia”;
- Coordinate conclusive: “perciò, quindi, dunque, pertanto”;
- Coordinate correlative: “e...e; o...o; sia...sia”;
Asindeto e polisindeto dunque appartengono alla stessa famiglia di proposizioni coordinate, ma sono spesso presentate come categorie opposte: a determinare la differenza tra loro è l’assenza o, viceversa, la presenza di congiunzioni.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Asindeto e polisindeto: significato, differenze ed esempi
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