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Significato di parole, proverbi e modi di dire

-san, -sama, -kun e -chan: il significato dei suffissi giapponesi

Cosa significano i suffissi giapponesi -san, -sama, -kun e -chan? Di seguito la risposta.

Federica Ponza
Federica Ponza Pubblicato il 31-07-2017

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-san, -sama, -kun e -chan: il significato dei suffissi giapponesi

Qual è il significato dei suffissi giapponesi -san, -sama, -kun e -chan? E come si usano?

I suffissi sono delle particelle che vengono aggiunte alla fine di una parola per conferire dei significati diversi o anche sfumature di significato.

Nella lingua giapponese vi è un ampio utilizzo dei suffissi, in particolare di quelli onorifici, ossia quelli utilizzati per riferirsi a delle persone di cui si sta parlando, ma anche ad una terza persona o ad un superiore con diversi significati.

L’utilizzo di questi suffissi cambia in base al contesto in cui si sta parlando o ci si sta riferendo. Vediamo il significato dei più comuni.

Suffissi giapponesi: cosa significa -sama

Il suffisso -sama (様) è più formale di -san e viene utilizzato per qualsiasi genere, ma quasi sempre per riferirsi a persone di un grado superiore al proprio, ma anche verso i propri clienti o di persone nei confronti delle quali si ha molta stima.

Il termine, inoltre, è usato per riferirsi ai nomi delle divinità e viene anche apposto dopo il nome del destinatario su pacchi o mail aziendali, comparendo anche in frasi utilizzate per ringraziare.

Suffissi giapponesi: cosa significa -san

Il suffisso giapponese -san (さん) è una forma più informale del titolo onorifico -sama ed è uno dei suffissi più comuni, utilizzato tra persone di ogni età.

Volendo trovare una corrispondenza con l’italiano può essere accostato al nostro “signor” e “signora” e può essere utilizzato sia in ambienti formali che informali.

Questo suffisso, dunque, è aggiunto a quasi tutti i nomi di persona e serve spesso anche per trasformare un nome comune in nome proprio.

Se aggiunti a nomi di animali o oggetti inanimati, vi conferiscono un senso di familiarità, ma questa operazione viene fatta solo nei contesti familiari e non nei discorsi formali. Inoltre spesso il suffisso viene aggiunto al nome del proprio coniuge.

Il termine viene usato anche con nomi di società come ad indicare gli uffici o i negozi di quella azienda, aggiungendolo alla fine del nome proprio.

Suffissi giapponesi: cosa significa -kun

Il suffisso -kun (君) è anch’esso molto diffuso e si utilizza per riferirsi ai propri pari per indicare rispetto o da una persona adulta in ottica confidenziale verso qualcuno di molto più giovane.

Può essere rivolto da un ragazzo anche alle ragazze ma questo caso è più raro. Può essere utilizzato da un anziano o adulto per rivolgersi a giovani di entrambi i sessi. È utilizzato anche in ambito lavorativo.

In generale il suffisso si usa principalmente per indicare qualcuno di grado inferiore e mai per riferirsi a persone di grado inferiore.

Questo suffisso appartiene principalmente alla sfera maschile, mentre per la sfera femminile si predilige il suffisso -chan quando, però, si è in confidenza.

Suffissi giapponesi: cosa significa -chan

Il suffisso -chan (ちゃん) è utilizzato come diminutivo o vezzeggiativo, in contesti di grande informalità e confidenza.

Spesso questo suffisso viene utilizzato nei confronti dei bambini, corrispondente ad una sorta di piccolo o piccola, ma può essere usato verso pari o familiari quando si ha un rapporto di parentela o amicizia.

Il suffisso indica anche affettuosità o intimità tra una coppia, utilizzato spesso anche tra ragazze per indicare una forte amicizia o da parte di una ragazzo nei confronti di una ragazza, indicando una relazione particolare tra i due.

Si usa raramente tra uomini (solo in contesti scherzosi o ironici) e può essere considerato offensivo se rivolto ad un uomo che non si conosce o verso persone adulte. A volte viene rivolto anche ad animali domestici o dopo un’abbreviazione del nome.

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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: -san, -sama, -kun e -chan: il significato dei suffissi giapponesi

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