In questi giorni nelle sale approda Il gladiatore II, l’attesissimo sequel del capolavoro di Ridley Scott, a 24 anni dall’uscita del primo capitolo. Il film del regista britannico riprende i temi epici e drammatici che hanno reso indimenticabile la storia di Massimo Decimo Meridio e che ora viene ripresa da Lucio Vero, il nuovo protagonista. Ci troviamo, infatti, nel 211 d.C., a 16 anni dagli eventi del primo film.
Tra le tante suggestioni epiche che popolano la pellicola, spiccano dei versi, pronunciati da Lucio Vero, che recitano:
“Facile è scendere nell’Averno: notte e giorno è aperta la porta del tenebroso Dite; ma tornare indietro sui propri passi e risalire alla luce, questo è l’impegno, questa è la difficoltà.”
Chi l’ha detto e qual è il loro significato? Scopriamolo insieme.
“Facile è scendere nell’Averno”: chi l’ha detto?
Si tratta di un omaggio alla classicità latina, con un richiamo diretto al viaggio negli Inferi cantato da Virgilio nell’Eneide, un collegamento che non è solo una citazione letteraria, ma una chiave per interpretare le tensioni e i conflitti che animano il film, mostrando come la grande cultura classica possa ancora parlare al pubblico contemporaneo. Il testo latino originale è:
“Facilis descensus Averno: noctes atque dies patet atri ianua Ditis; sed revocare gradum superasque evadere ad auras, hoc opus, hic labor est.”
“Facile è scendere nell’Averno”: il significato dei versi di Virgilio
Questi versi si trovano nel VI libro dell’Eneide, (vv. 126-129), dove Enea si prepara a discendere negli Inferi per incontrare l’anima del padre, Anchise. La sibilla cumana, che lo guida nel viaggio, pronuncia queste parole per spiegare la natura dell’impresa:
- “Facile è scendere nell’Averno”: Virgilio inizia con un’affermazione che sembra una constatazione universale: entrare nel regno dei morti, l’Averno, è alla portata di tutti; metaforicamente, il "discendere" può essere inteso come il cedere alle tentazioni, ai vizi o alla disperazione, azioni che richiedono poco sforzo.
- “Notte e giorno è aperta la porta del tenebroso Dite”: il regno di Dite, il dio degli Inferi, è sempre accessibile, notte e giorno. La porta che conduce alla morte o alla dannazione è sempre aperta, mettendo in evidenza l’inevitabilità della mortalità e la presenza costante di una “via di fuga” verso ciò che è oscuro.
- “Ma tornare indietro sui propri passi e risalire alla luce del sole”: in questo verso viene espresso il contrasto, introdotto dal “ma”; se il discendere è facile e sempre possibile, il tornare indietro, sui propri passi, è invece difficile, se non impossibile. La luce rappresenta la vita, la speranza, la redenzione, la salvezza, e quindi simboleggia quanto la risalita richieda uno sforzo che pochi sono in grado di compiere.
- “Questo è l’impegno, questa è la difficoltà”: l’impresa vera, il valore di ogni lotta umana, risiede nella capacità di risalire dalle tenebre; è da qui che si misura la forza d’animo, la determinazione e il significato più alto dell’esistenza.
Con questi memorabili versi, Virgilio descrive la facilità di scendere nel regno dei morti - l’Averno, nella religione romana - mentre invece risalire alla luce rappresenta la vera impresa. Tuttavia, queste parole non si limitano a descrivere il viaggio di Enea verso gli Inferi, ma offrono una metafora universale: è semplice cadere in errore, abbandonarsi ai propri istinti peggiori o soccombere alle difficoltà, mentre invece tornare alla luce richiede forza, coraggio e sacrificio.
Questa lezione di Virgilio risuona ancora oggi, come nel caso del film Il Gladiatore II, dove i versi vengono utilizzati per rappresentare la lotta contro la decadenza e l’oscurità interiore. È un monito senza tempo: se cadere è naturale, risalire richiede l’essenza più alta dell’essere umano.
È una metafora potente che, grazie a Scott, trova nuova vita sul grande schermo, caricandosi di significati universali legati alla caduta, alla redenzione e alla sfida di riemergere dalle tenebre.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Facile è scendere nell’Averno”: significato dei versi citati nel Gladiatore II
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Virgilio Aforismi e frasi celebri
Lascia il tuo commento