Baraonda! di Vincenzo di Pietro

"Si, ha deciso che non c’è altro da fare, che il giorno deve cominciare così"

Scrivere una storia pulp. Questo è stato l’intento di Vincenzo di Pietro con il suo neonato romanzo 2012 “BARAONDA!”, edito dalla casa editrice Leone, con la quale ha già pubblicato nel 2011 “Senza te”. "Baraonda" è stato uno dei 21 cortoromanzi (nella foto) proposti da Leone editore, disponibili in edicola in allegato con il quotidiano Libero.
Il titolo del libro è “Bar a Onda”, come il nome di un bar o l’immensa baraonda prodotta dal vociare di tutti gli abitanti di questo cortoromanzo.

“…vorrebbe che esistesse quella macchina del tempo per tornare indietro, indietro di tre, quattro ore, perché quello che gli era successo non esista ancora.
Non sia mai esistito.
E non esista più.”

A Pescara si incontrano e scontrano cinque storie di vita di persone solo apparentemente estranee fra loro. Un senso di estraneità che sembra venire dal profondo di ognuno di loro nei confronti di un mondo che li ha risucchiati in un vortice di accadimenti difficile da fermare.

Debiti con gli strozzini da saldare, corse in motorino in piena notte, licenziamento in vista e abuso di droghe sono comuni denominatori della vita odierna che rendono questo cortoromanzo ironicamente e tristemente reale.

“E solo loro, i barboni che dormono ubriachi, infilati dentro i cartoni, sui marciapiedi della stazione più moderna d’Europa e i cani, acquattati a fianco di quelli che si riposano, che rosicchiano le ossa nel favoloso mondo dei sogni, soltanto loro, non hanno sentito niente e non hanno visto niente di tutto questo…”