Angeli dal sesso opposto di Raffaele Vertaglia

Raffaele Vertaglia ci presenta personalmente il suo libro "Angeli dal sesso opposto", pubblicato nel 2009 dalla casa editrice Aletti.

Parlare del mio libro non è affatto semplice. Non che sia difficile, non è un saggio, né un trattato di pensiero. Ho soltanto descritto un angolo di mondo, a detta dei Veneti che l’hanno letto, il più realistico e vero che si sposa con la terra che mi ospita. Pur se l’attenzione di chi legge viene da subito immersa in un mondo fatto di bontà d’animo, altruismo, attaccamento alla terra e senso della famiglia; qualità, queste, che sono nel nostro italico DNA, indipendentemente dalla regione di appartenenza.

Io sono napoletano di nascita e vi ho vissuto fino all’età di 45 anni, poi mi sono trasferito al nord est, nel Veneto appunto, dove ho trovato terreno fertile per la mia fantasia. Seguire il volo di una piuma, mentre sovrasta dall’alto il formicaio di vite che alacre si dedica al lavoro dei campi, infatti la storia si svolge negli anni 60. E’ ancora lontano l’avvento della Tecnologia e dell’Industria che allontanerà tutti, indistintamente, dai campi, unico modo per sentire “propria” la nostra terra. Poi improvviso, il volo cessa come telecomandato lasciando danzare nell’aria la piuma che si posa silenziosa e candida innanzi ad un bambino, Lorenzo, che osserva dubbioso e nel dubbio rivela quella sua capacità innata di essere “utile” agli altri. Dando un’origine divina a questa piuma, (crede infatti che provenga dalle ali di un angelo) pensando ciò, considera l’oggetto caduto dal cielo un utensile per dare agli altri, senza se e senza ma. Infatti corre subito a mostrare questo trofeo “divino” alla sua mamma, che lo ha sempre educato nell’amore verso il prossimo. Gli fa intendere che non spetta a noi decidere se un oggetto può essere o divenire uno strumento divino.

E’ la nostra fede che ci fa vedere l’Opera di Dio in ogni cosa, quindi anche la piuma, pensa candidamente il piccolo Lorenzo, può operare miracoli. Infatti si reca per una commissione dalla signora Ines, una vecchina tanto buona ma tanto sfortunata. E’ malata e nel buio del suo tugurio dove abita coi suoi ricordi, viene illuminato dall’arrivo di Lorenzo e della sua piuma. La vecchina sembra davvero riprendersi da quello stato di abbandono che il male fisico la costringeva. Questo “taumaturgico” fatto, resterà un segreto che porterà con sé per anni e lo seguirà fin sull’altare. Chiaramente Lorenzo, per la sua predisposizione verso il prossimo, diventa un sacerdote e tornando ai giorni nostri lo vediamo intento a vivere una modernità utile, la rete internet ma non miracolosa come la sua piuma. Poi il racconto si svolge attorno a vari personaggi: la perpetua, il maestro, il maresciallo dei carabinieri, il barbiere, il drogato, i giostrai. Tutta gente che fa parte di un paesino inventato, Cà Levrieri, con alle spalle una Storia di Templari, di Nazismo, di Patrioti e chi più ne ha più ne metta, fino a giungere alla terribile Terry, la lugànega. Una donna fatale, che si pubblicizza sulla Rete inviando poi cataloghi delle sue “indubbie” capacità erotiche. Sarà proprio questo che farà incontrare il sacerdote con la terribile Terry, pecorella da ricondurre all’ovile. Ma, ahimè, quando il male decide, agisce sempre alla grande e per un puro caso, dei malviventi “maltrattano” duramente il maestro, pensando fosse don Lorenzo. Gente losca e senza scrupolo, come senza scrupolo appare la Terry, ma non è così. Infatti ritorna la paesino di notte ed in silenzio va a trovare il maestro che giace distrutto in un lettino dell’albergo del paese. Qui vediamo realizzarsi una metamorfosi dell’animo, agli occhi stupefatti della proprietaria del castello, appare chiaramente l’incontro di due esseri speciali e con le ali! Sono angeli, che reietti e sconfitti dal mondo, sono quelli che realizzano appieno il senso dell’Amore. Alla fine un matrimonio sancisce un vincolo voluto dagli uomini e benedetto da Dio, attraverso don Lorenzo e la sua piuma.