A proposito o approposito, come si scrive nella forma corretta? Si scrive staccato trattandosi di due parole o tutto attaccato perché è un’unica parola? È lecito avere dei dubbi ogni tanto e capita davvero a tutti, soprattutto se sotto pressione o in momenti di poca concentrazione, di non ricordare subito come si scrive correttamente una parola o un’espressione. Le insidie della grammatica italiana sono parecchie e diverse, inoltre ciascuno di noi si porta dietro piccoli errori e lacune dai tempi della scuola.
Può anche capitare di essere certi riguardo ad alcune regole grammaticali o grafie, ma poi all’ultimo momento e improvvisamente veniamo assaliti dai dubbi: stiamo scrivendo bene?
Nel caso di a proposito o approposito poi la lingua parlata non aiuta, perché se ci soffermiamo ad ascoltare la pronuncia ci sembra in alcuni casi che si tratti di un’unica parola che contenga la doppia "p" e che quindi, tendendo a raddoppiare le consonanti, si pronunci la parola come univerbata. Scopriamo insieme se si scrive a proposito o approposito.
A proposito o approposito? Ecco come si scrive
La grafia corretta è a proposito. Nel Vocabolario Treccani leggiamo che si tratta di una locuzione: "Con funzione prepositiva, a proposito di, riguardo a, circa, per richiamare la persona o la cosa su cui s’intende fermare il discorso, durante una conversazione: a p. di tuo padre, come sta ora?" Ma possiamo anche esclamare "a proposito!" quando vogliamo invece introdurre nel discorso un argomento improvviso, richiamato magari da un’associazione di idee e che non c’entri nulla, direttamente, con cosa stavamo dicendo. Inoltre, sempre sul Vocabolario Treccani leggiamo, ancora, che a proposito si usa anche: "Come locuz. avv., a proposito, opportunamente, convenientemente: arrivi a p. (o, iron., vieni a p.!, non potevi venire più a p.!; e sim.); [...] Con funzione aggettivale, a proposito, opportuno, adatto, conveniente, che fa al caso giusto."
Vi sembra però di aver già letto approposito scritto tutto attaccato in alcuni testi? Questo è possibile, infatti la grafia approposito, caratterizzata da univerbazione, era piuttosto diffusa fino ai primi del Novecento, e dunque in passato nella lingua italiana era quella la forma più usata. Ma la lingua si evolve e cambia costantemente, e oggi quella grafia è rara e sconsigliabile. Viene considerata un vero e proprio errore. La forma corretta dunque resta a proposito, scritto staccato e senza univerbazione.
Come sopra, a volte basta davvero poco a confonderci. Si potrebbe trattare di una sola vocale. Per esempio tra i dubbi più comuni c’è: come si scrive, conoscienza o conoscenza?
Quali sono le parole e le regole della grammatica italiana su cui avete più dubbi? Fatecelo sapere nei commenti, vi aspettiamo!
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: A proposito o approposito, come si scrive?
Lascia il tuo commento