La città e l’Impero
- Autore: Giovanni Alberto Cecconi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Carocci
- Anno di pubblicazione: 2009
Manuale di storia romana destinato al lettore non specialistico che abbia come unico requisito quello dell’interesse per le vicende storiche, La città e l’impero di Giovanni Alberto Cecconi costituisce una sintesi agile e allo stesso tempo dettagliata di oltre 1000 anni di storia, dalla fondazione di Roma fino alla fine del IV° secolo d.C.
Il libro, scritto da un docente universitario di storia romana e particolarmente adatto agli studi universitari, sebbene utilizzabile con profitto anche negli studi superiori, porta un titolo, La città e l’impero, che ne chiarisce subito il duplice punto di vista dal quale viene condotta l’esposizione delle vicende storiche. Da un lato Roma antica come città egemone della penisola italica, prima, e come centro dell’impero romano, poi, dall’altro il sistema provinciale e i limes, le strutture dell’amministrazione decentrata e le battaglie per difendere, consolidare o ampliare i confini con tutto quello che romano non è, e viene quindi definito barbaro.
Senza addentrarci nell’illustrazione delle singole vicende storiche della Roma Antica, un ulteriore tratto caratterizzante del testo può essere ritrovato nella periodizzazione. Il sottotitolo, presente anche in copertina recita, infatti:
"Una storia del mondo antico dalle origini a Teodosio il Grande"
Per Cecconi, quindi, la storia di Roma antica si conclude nel 395 d.C. (anno della morte di Teodosio il Grande): si tratta di una scelta di parte precisa che rifiuta il 476 d.C. (anno della caduta dell’impero romano di oriente) come momento in cui finisce l’Antichità e inizia il Medioevo, per preferirvi il 395 d.C., come data in cui, secondo l’autore, non finisce tanto l’Antichità quanto il tardo impero romano. Una data dalla quale può essere sancita una frattura netta tra la parte orientale e quella occidentale dell’Impero Romano, frattura che di cui già Diocleziano, più di un secolo prima aveva tentato di arginare con l’esperimento di ingegneria politica, peraltro fallito, della tetrarchia che stavolta però era
"destinata a essere senza ritorno sia per il precipitare delle invasioni, sia perché l’evolversi delle condizioni socio-economiche e delle spinte politiche delle due partes portava in direzioni divergenti. Diventa più difficile da questo momento in poi svolgere analisi storiche valide per l’intero Mediterraneo romano"
Invasioni e spinte politiche, storia militare ed evoluzione politica che costituiscono sicuramente due delle direttrici fondamentali del testo, ben sviluppate nell’illustrazione di momenti capitali della storia dell’Urbe, dall’affermazione dell’egemonia sulla penisola italica, alle guerre puniche, dalle lotte intestine che sanciscono la decadenza del modello repubblicano, fino al principato adottivo che segna il culmine più alto dell’età imperiale e la china oltre la quale inizia un lento declino.
Se storia militare e politica sono direttrici fondamentali, non sono però le uniche del testo che, nei diciotto capitoli di cui è composto, non dimentica di dedicare numerose ed esaustive pagine alla storia delle strutture economiche e alle classi sociali che andavano a costituire differenti strutture e classi politiche, all’urbanistica e alla storia della cultura e alla religione romana usata, come rilevato anche da Robert Wilken in I cristiani visti dai romani, alla stregua di un instrumentum regni di primaria importanza:
"Roma fu incline ad accogliere e organizzare le diverse religioni in un sistema, in costante movimento, che affiancava culti pagani ufficiali e dominanti a una serie di culti civici e rurali, spesso assimilati a quelli delle divinità maggiori – e ciò accadeva spesso su iniziative dei provinciali ben viste dalle autorità romane, proclivi a utilizzare anche la religione come mezzo di romanizzazione"
Al di là dei molti esempi che si potrebbero richiamare troviamo ne La città e l’impero un’agile ed esaustiva panoramica dell’evoluzione e della decadenza della civiltà romana, un testo più che valido per chi si affaccia alla disciplina per la prima volta o la rispolvera dopo non averla praticata per molto tempo.
Estremamente utile anche il Glossario che spiega l’etimologia e il significato di molti termini tecnici e che è stato curato dall’autore insieme a Novella Lapini; accurata e ragionata la bibliografia, di cui viene offerto anche un primo assaggio alla fine di ogni capitolo.
C’è da segnalare un piccolo ostacolo nella lettura dovuto a dei costrutti grammaticali desueti che compaiono talvolta nel testo, distraendo il lettore, probabilmente una scelta editoriale non del tutto appropriata per questo genere di testo.
La città e l'impero. Una storia del mondo romano dalle origini a Teodosio il Grande. Nuova ediz.
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