Da poche settimane è tornata in tv una delle trasmissioni più amate dai lettori: Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio, una vetrina da cui spesso emergono grandi successi letterari, premiati dalla classifica libri del mese.
Un caso recente è quello di “Sette brevi lezioni di fisica” di Carlo Rovelli, uscito lo scorso novembre, ma in testa alla classifica libri per molto tempo da febbraio, proprio dopo la presentazione a Che Tempo Che Fa.
La trasmissione di Fazio è molto accreditata tra il pubblico dei lettori, grazie anche alla partecipazione di scrittori. Domenica scorsa tra gli ospiti della trasmissione Niccolò Ammaniti (nella foto), che ha presentato il suo nuovo romanzo “Anna”. Domenica 11 ottobre ospite di Che Tempo Che Fa sarà lo scrittore Michele Serra, l’autore del famoso “Gli sdraiati”, tra i libri più venduti del 2014, che torna in libreria con il suo nuovo libro “Ognuno potrebbe”, tra i libri in uscita a ottobre 2015.
Ma quali sono i libri da leggere a ottobre? Visto che si tratta di una trasmissione molto seguita dai lettori, il blog di Che Tempo Che Da è molto attivo per offrire loro consigli di lettura.
Ecco 6 libri da leggere a ottobre, consigliati proprio da Che Tempo Che Fa, un mix di evasione e mistero.
- “Il gruppo” di Joseph O’Connor. Due amici, Robbie Goulding e Fran Mulvey, una passione, la musica, una strada comune, una carriera di venticinque anni costellata da successi, trasgressioni, amicizie e, ovviamente, canzoni.
- “L’impostore” di Javier Cercas. Chi è Enric Marco? Una storia tra verità e bugie. Marco è un anziano novantenne di Barcellona, militante antifranchista, ex segretario del sindacato anarchico ed ex presidente dell’associazione spagnola dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti. Enric Marco è un bugiardo, un impostore.
- “I due Hotel Francfort” di David Leavitt. Lisbona, giugno 1940. Due coppie si incontrano: Julia e Pete Winters, americani, benestanti, che hanno cercato a Parigi un’evasione dalla quotidianità della loro vita matrimoniale, e Edward e Iris Freleng, eleganti, ricchi, bohémien, “nomadi” su quella costa francese che tanto hanno sperato di non dover lasciare.
- “Repertorio dei matti della città di Bologna” a cura di Paolo Nori, Marcos y Marcos. Ogni città ha un repertorio di persone folli. Da questa premessa e da un’idea di Roberto Alajmo, e il suo repertorio dei pazzi di Palermo, nasce questo corso di scrittura ideato e condotto da Paolo Nori in ben otto città. Ogni corso ha partorito dei piccoli libri, questa è la storia della città di Bologna.
- “Il caso Meursault” di Kamel Daoud. Il protagonista del romanzo è Haroun, il fratello dell’arabo ucciso da Meursault.
"Ti riassumo la storia prima di raccontartela: un uomo che sa scrivere uccide un arabo che quel giorno non ha neppure un nome - quasi l’avesse lasciato appeso a un chiodo prima di entrare in scena - e poi comincia a spiegare che è tutta colpa di un Dio che non esiste e di ciò che ha capito sotto il sole e per il fatto che la salsedine lo costringe a chiudere gli occhi. Perciò l’omicidio rimane un atto assolutamente impunito e non è un delitto poiché non esiste legge fra mezzogiorno e le due, fra lui e Zoudj, fra Meursault e Moussa. E in seguito, per settant’anni, tutti si sono adoperati a fare sparire in gran fretta il corpo della vittima, a trasformare i luoghi dell’omicidio in un museo immateriale e a discorrere sul significato del nome dell’assassino. Che cosa significa Meursault? ’Morto solo?’ ’Morto sciocco?’ ’Non muore mai?’ Per mio fratello, invece, in tutta questa storia non è stata spesa neppure una parola. E tu, come tutti quelli prima di te, hai preso una cantonata. L’assurdo lo portiamo sulle spalle o nel ventre delle nostre terre io e mio fratello, non quello là".
- “Psiche” di Luigi Zoja. Più reale che mai, con l’eclisse del sacro e l’espansione della coscienza, torna protagonista la nostra psiche. L’analisi di Luigi Zoja, tra i maggiori analisti junghiani, che parte da una premessa: la psicoanalisi non è assimilabile alle scienze naturali.
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