

Cleithrophobia
- Autore: Paolo Pedote
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Paolo Pedote, scrittore milanese con alle spalle un lungo elenco di pubblicazioni e autore de L’ombra della salamandra (qui recensito su Sololibri), torna con un racconto lungo per Delos Digital, nella collana Delos Crime.
Il titolo la dice lunga: Cleithrophobia, ossia la paura di essere intrappolati. Che non è semplice claustrofobia.
Siamo nel centro di Milano. In un sabato pomeriggio afoso, tre uomini restano intrappolati nell’ascensore di un palazzo signorile, dove si stanno facendo alcuni lavori di ristrutturazione. Forse è per quello che alcuni particolari strani, al principio, passano per plausibili.
“Ci sono tre uomini: un professore universitario che più che uno scienziato è un piccolo e insignificante burocrate, liquidato da un amante che lo ha usato per far carriera; un magistrato ricattato e corrotto che scappa dall’ombra della sua squallida carriera costruita sulla galera altrui; uno spocchioso e fallito medico in psichiatria che… scrive thriller.”
Ciascuno si sta recando in quell’edificio per un personale motivo, che non gli fa esattamente onore. E che confiderà agli altri soltanto quando si vedrà perduto. Perché quell’ascensore si rivelerà presto una trappola mortale, ordita da qualcuno che, all’esterno, trama nel buio.
All’interno sarà tutto un crescendo di tensione, che porterà i protagonisti a gettare la maschera e a perdere ogni sorta d’inibizione, pur di avere salva la vita.
È stupefacente come l’autore sia riuscito, in un numero limitato di pagine, a calibrare la suspense. Toccare picchi notevoli e lasciare poi nel lettore un brivido che lo accompagnerà a lungo. Il disagio dei personaggi è espresso in maniera magistrale. Così come gli odori; gli umori. Sembra di vedere un film.
“Hanno quasi raggiunto il terzo piano, quando accade che la luce dell’ascensore si spegne a tratti. Un’intermittenza strana, come se ci fosse un calo di tensione. Li raggiunge un sordo rumore metallico accompagnato da un lieve tremolio della cabina.”
Leggendo quest’opera ci ricordiamo che, in fondo, nessuno è innocente. Tutti noi portiamo delle maschere. Ma fino a dove ci possiamo spingere, quando sentiamo di essere in pericolo, perduti? Un interrogativo che rimane sospeso, a sedimentare nell’aria. L’uomo è infinito; ha una mente pericolosa e potente. Macchinosa.
Così come disillusa è la penna dell’autore, ironica e brillante, con quel tocco d’amarezza che la rende credibile.
Cleithrophobia è una lettura che appassiona, di quelle che non si possono abbandonare. Si è costretti a leggere d’un fiato. Un racconto che affila le ombre sulle nostre paure, assolutamente consigliato.
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Un libro perfetto per...
per chi ama le emozioni forti e, al contempo, interrogandosi sulle proprie paure.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cleithrophobia
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