📝 Bruno, vive isolato a Sassaia, dove da bambino ha perso i genitori in un terribile incidente. Emilia, fuggendo dal suo passato, arriva anche lei in questo borgo piemontese sperduto per non dover affrontare la realtà
📝 Lui è insegnante, lei ha un dono con la pittura. Due persone sole, con la solitudine come punizione, come scudo per non dover affrontare quello che il mondo riserva loro. Il destino le fa incontrare, e contro ogni pronostico, anche innamorare.
📝 Una storia spinosa, che Silvia Avallone ha saputo raccontare con dolcezza, delicatezza, con superba maestria portandoci, attraverso la lettura di queste pagine, dal lato della persona che in passato è stata giustamente isolata dalla società colpevole di aver comesso un terribile delitto.
📝 Un romanzo dove si affronta il tema delle carceri minorili, della giustizia italiana, della possibilità di ricupero di adolescenti che hanno perso completamente la strada, ma che ci porta ad interrogarci su come avremmo reagito noi di fronte all’evento che marca l’asse centrale della trama.
📝 Una storia oscura, piena di ombre, come le anime dei protagonisti, ma comunque colma di una luminosità che cresce ad ogni riga letta, perché anche se scruta in profondità le colpe di chi è quasi un reietto sociale senza giustificarle né negarle, ci porta a vedere questa persona da tutta un'altra perspettiva.
📝 Una storia struggente, ambientata in un paesaggio che rispecchia la vita dei protagonisti, in salita, pieno di insidie, con burroni e rovi che difficilizzano la salita, una fatica immane ad ogni passo, con scivoloni che lasciano ferite profonde ma, se si ha la forza di arrivare in cima, si potrà sperare in una redenzione, in un perdono soprattutto di sé stessi.
📝 Non merita altro che ricevere tutti i premi letterari che esistono in Italia.
Meraviglioso♥️
💭”Lo sai quanto possono essere cattive le persone, specialmente quando sono spaventate da una cosa brutta che non comprendono, che è più grande di tutti noi?”💭