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La mia Ingeborg Copertina flessibile – 6 febbraio 2024
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
Tollak è un uomo pieno di contraddizioni: testardo e sensibile, rude e orgoglioso. Un uomo impossibile, a detta di molti. Ormai vecchio e solo, barricato nella sua fattoria, non fa che imprecare contro il mondo che da tempo, per lui, ha smesso di avere senso. L’unica persona che lo teneva attaccato alla vita era lei: sua moglie Ingeborg, amatissima, scomparsa da qualche anno. “Tollak di Ingeborg”, lo chiamava la gente del paese. I suoi due figli, ora adulti, hanno abbandonato la valle, teatro di un’infanzia difficile; oggi vivono in città e passano a trovarlo di rado. Soltanto Oddo è rimasto con lui: “Oddoloscemo”, per i vicini, lo zimbello di tutti, un ragazzo problematico di cui si prende cura da quando, ancora bambino, è stato abbandonato dalla madre. La vita di Tollak, soprattutto negli ultimi anni, è stata avvolta nel silenzio: troppo difficile dare voce alla rabbia che gli brucia dentro. Ma ora è giunto il momento di parlare, di raccontare finalmente la sua verità. Così, l’uomo insiste affinché sua figlia e suo figlio tornino a casa ancora una volta, forse l’ultima. Prima che sia troppo tardi ha bisogno di condividere il suo segreto. O meglio, i suoi segreti: le verità che Tollak ha sempre tenuto per sé sono molte, e sono una più sconvolgente dell’altra.
Premiato come miglior libro dell’anno dai librai norvegesi, bestseller letterario trascinato da una scrittura sferzante, teso come un thriller e commovente come una storia d’amore, La mia Ingeborg è l’intenso racconto di una famiglia che, capeggiata da un uomo distruttivo, va in pezzi.
«La mia Ingeborg ha tutto: storia, stile, ritmo. E un’anima nera come l’inferno».
Luca D’Andrea
«Ciò che Tore Renberg ha realizzato con questa storia è magistrale. Con Tollak, Renberg ha creato il personaggio più complesso e decadente di quest’anno».
«BOK365»
«Un romanzo furioso, scomodo e intenso, da uno dei nostri migliori narratori. Una bomba di romanzo, che dovrebbe essere letto tutto d’un fiato e che lascerà il lettore stupito, sconvolto e meravigliato. Una storia forte con un linguaggio davvero potente».
«VG»
«Il libro più forte di questa stagione: un’oscura saga familiare, un pezzo di critica culturale, una bellissima storia d’amore – e un thriller. Correte a comprarlo subito. ».
«Nettavisen»
- Lunghezza stampa180 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreFazi
- Data di pubblicazione6 febbraio 2024
- Dimensioni14.1 x 2 x 21.2 cm
- ISBN-13979-1259671257
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Descrizione prodotto
Dalla quarta di copertina
L'autore
Dettagli prodotto
- ASIN : B0CK62ND37
- Editore : Fazi; Edizione con copertina flessibile (6 febbraio 2024)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 180 pagine
- ISBN-13 : 979-1259671257
- Peso articolo : 240 g
- Dimensioni : 14.1 x 2 x 21.2 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 21,534 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 1,871 in Narrativa contemporanea (Libri)
- n. 2,378 in Narrativa letteraria (Libri)
- n. 7,749 in Narrativa di genere (Libri)
- Recensioni dei clienti:
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Appartengo al passato.
Lungi da me l’idea di trovare il mio posto da qualsiasi altra parte."
Protagonista di questa storia è Tollak, «Tollak di Ingeborg», così lo chiamano nel paesino immerso nei boschi del Vestmarka, e quel "di" segna l'appartenenza alla donna che ha amato, che ama da sempre e per sempre. Ma Ingeborg è scomparsa. Da allora, Tollak parla con lei, a lei chiede conferme ogni giorno, a lei racconta la sua rabbia per non averla più. È pieno di rancore, ostinatamente e irreversibilmente legato al passato: “Appartengo al passato. L’epoca in cui viviamo adesso non è la mia. Non c’era, qui dove sono nato. Non c’era, qui dove sono cresciuto. Non era quello che avevo imparato."
È sempre stato un tipo rude, litigioso, uno che se circola una storia brutta sul suo conto è probabile che sia vera. Un uomo difficile, insofferente a quella che chiama l'epoca moderna, che ha vissuto lavorando da solo nella segheria fuori dall'abitato, poi soppiantata dal locale emporio, più funzionale per i tempi.
Tollak di Ingeborg.
"L’amavo in maniera totale, come nessun altro uomo ha mai amato una donna e maledico le forze demoniache che me l’hanno portata via”.
I ricordi sono la sola compagnia di Tollak, ripensa e richiama alla mente nomi e fatti che lo hanno indurito, che lo hanno spinto ad allontanarsi da tutti, inclusi i suoi due figli che ormai da anni vivono lontano da lui. Ora Tollak vive solo con Oddo, un ragazzo difficile - direi autistico, ma l'autore non lo definisce così - che lui e Ingeborg hanno cresciuto insieme ai loro figli. Spesso Tollak beve, maledice il destino che gli ha portato via Ingeborg, e la sua mente progressivamente si disordina mentre presente e futuro si confondono, perdendo di significato.
Lui ha anche un tragico segreto. Vincendo le ultime difese, si convince che è tempo di tornare al presente e confessarlo ai figli.
Tore Renberg è uno degli autori norvegesi più amati, versatili e acclamati dalla critica, vincitore di numerosi premi letterari. La mia Ingeborg è stato eletto romanzo dell’anno da librai e blogger norvegesi e paragonato alle opere di autori come Cormac McCarthy e Tarjei Vesaas. La narrazione è affilata e asciutta: quasi fosse un canovaccio teatrale, a cavallo tra prosa e poesia, la trama si disegna come una scultura sbozzata nel legno, realizzata con successivi e precisi colpi di scalpello; il racconto e i suoi protagonisti emergono con piccoli tratti incisivi. Un libro scritto proprio come piace a me.
Un romanzo che ha come scenario la cupa atmosfera degli inverni nordici, di quelli che iniziano con una luce debole, pallida, quasi apatica, luce che piano piano prende forza e arriva allo zenit scoprendo un ventaglio di emozioni potenti, dure, ruvide, straccianti.
Una storia raccontata in prima persona da Tollak, uomo burbero, selvaggio, testardo, rude e orgoglioso.
In passato ha avuto una segheria ma è andata in fallimento dopo il suo ostinato rifiuto nel modernizzarla. Vive da solo, l’unica compagnia è quella di Oddo, un ragazzo che palesa qualche disturbo mentale.
Rimasto vedovo anche i due figli l’hanno abbandonato per andare a vivere in città… la solitudine nella quale Tollak li ha cresciuti era diventata logorante anche per loro
Il romanzo è un canto d’amore e ammirazione per Ingeborg, l’amata moglie scomparsa, un racconto in cui Tollak risalta continuamente quante cose ella abbia dovuto sacrificare pur di seguirlo nella campagna, allontanandosi così da tutto e da tutti.
Però presto quello zenit di bellezza del sentimento che lega i due innamorati, come un breve giorno scandinavo, comincia a farsi nuovamente tetro, l’amore si converte in ossessione, rabbia, perché la verità è che Tollak è un uomo mentalmente e profondamente disturbato.
Un romanzo breve impossibile da inquadrare in un unico genere:narrativa, saga familiare ed una conclusione che ricorda un thriller capace di accapponare la pelle.
Breve nella sua durata, intenso e incredibilmente ipnotico.
Ringrazio di cuore @fazieditore per la copia omaggio in anteprima
“Ci vuole molto tempo prima che una persona fraternizzi con sé stessa. Ma poi ci riesce. Alla fine.”
Recensito in Italia il 29 marzo 2024
Un romanzo che ha come scenario la cupa atmosfera degli inverni nordici, di quelli che iniziano con una luce debole, pallida, quasi apatica, luce che piano piano prende forza e arriva allo zenit scoprendo un ventaglio di emozioni potenti, dure, ruvide, straccianti.
Una storia raccontata in prima persona da Tollak, uomo burbero, selvaggio, testardo, rude e orgoglioso.
In passato ha avuto una segheria ma è andata in fallimento dopo il suo ostinato rifiuto nel modernizzarla. Vive da solo, l’unica compagnia è quella di Oddo, un ragazzo che palesa qualche disturbo mentale.
Rimasto vedovo anche i due figli l’hanno abbandonato per andare a vivere in città… la solitudine nella quale Tollak li ha cresciuti era diventata logorante anche per loro
Il romanzo è un canto d’amore e ammirazione per Ingeborg, l’amata moglie scomparsa, un racconto in cui Tollak risalta continuamente quante cose ella abbia dovuto sacrificare pur di seguirlo nella campagna, allontanandosi così da tutto e da tutti.
Però presto quello zenit di bellezza del sentimento che lega i due innamorati, come un breve giorno scandinavo, comincia a farsi nuovamente tetro, l’amore si converte in ossessione, rabbia, perché la verità è che Tollak è un uomo mentalmente e profondamente disturbato.
Un romanzo breve impossibile da inquadrare in un unico genere:narrativa, saga familiare ed una conclusione che ricorda un thriller capace di accapponare la pelle.
Breve nella sua durata, intenso e incredibilmente ipnotico.
Ringrazio di cuore @fazieditore per la copia omaggio in anteprima
“Ci vuole molto tempo prima che una persona fraternizzi con sé stessa. Ma poi ci riesce. Alla fine.”
Sia chiaro, scritto bene, trama a tratti interessante, dinamiche familiari incentrate sulla figura di un padre freddo, irascibile, per nulla empatico, con i boschi della Norvegia profonda come sceneggiatura, ma nulla di più.
Nessun guizzo che lo possa elevare o differenziare da tanti altri semplici romanzi brevi in circolazione, potrebbe soddisfare chi cerca una lettura veloce e non impegnativa, deludere chi legge tanto ed ambisce ad opere di livello superiore.