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Strega Paperback – 25 aprile 2023
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa192 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreNN Editore
- Data di pubblicazione25 aprile 2023
- Dimensioni22 x 2.6 x 14.1 cm
- ISBN-13979-1280284846
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Dettagli prodotto
- ASIN : B0BN7313T4
- Editore : NN Editore (25 aprile 2023)
- Lingua : Italiano
- Paperback : 192 pagine
- ISBN-13 : 979-1280284846
- Peso articolo : 240 g
- Dimensioni : 22 x 2.6 x 14.1 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 89,909 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 208 in Storie dell’occulto
- n. 5,470 in Studi culturali e sociali (Libri)
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Il romanzo inizia con un'attesa angosciante, poiché gli ospiti tardano ad arrivare, lasciando l'hotel desolatamente vuoto. Questa calma apparente nasconde però una serie di dinamiche oscure e rituali che condizionano la vita delle giovani donne, rendendo ogni gesto e desiderio sottoposto a rigidità sempre crescenti. La scrittura suggestiva e sensuale di Holm avvolge il lettore in un mondo fatto di montagne imponenti, boschi misteriosi e notti inquietanti, trasportandolo in un'atmosfera gotica moderna.
Il fulcro della storia si sviluppa quando l'arrivo dei primi ospiti scatena una serie di eventi inquietanti, inclusa la misteriosa scomparsa di Cassie. A questo punto, l'atmosfera a Strega diventa ancora più cupa e inquietante, spingendo Rafaela e la sua compagna Alba a meditare la fuga. Il romanzo si trasforma così in una moderna fiaba gotica, un'indagine profonda sulla cultura patriarcale, con riti e sacrifici tramandati di generazione in generazione.
"Strega" è una storia di coraggio, ribellione e ricerca della libertà. Holm dipinge con maestria il ritratto delle giovani donne che lottano contro la violenza insidiosa nella loro vita quotidiana, riuscendo a creare un'opera che tocca le corde più profonde dell'animo. Il libro è destinato a coloro che desiderano assaporare la luna, che hanno sognato di liberare le ancelle da Gilead, che si siedono in bilico sul davanzale della finestra e che hanno trovato la forza di liberarsi dalle aspettative altrui, trasformando la propria vita in una foto in bianco e nero che gradualmente prende colore. "Strega" è una lettura avvincente che lascia il lettore riflettere sulla forza interiore necessaria per spezzare le catene dell'oppressione e abbracciare la propria libertà.

Recensito in Italia il 16 gennaio 2024
Il romanzo inizia con un'attesa angosciante, poiché gli ospiti tardano ad arrivare, lasciando l'hotel desolatamente vuoto. Questa calma apparente nasconde però una serie di dinamiche oscure e rituali che condizionano la vita delle giovani donne, rendendo ogni gesto e desiderio sottoposto a rigidità sempre crescenti. La scrittura suggestiva e sensuale di Holm avvolge il lettore in un mondo fatto di montagne imponenti, boschi misteriosi e notti inquietanti, trasportandolo in un'atmosfera gotica moderna.
Il fulcro della storia si sviluppa quando l'arrivo dei primi ospiti scatena una serie di eventi inquietanti, inclusa la misteriosa scomparsa di Cassie. A questo punto, l'atmosfera a Strega diventa ancora più cupa e inquietante, spingendo Rafaela e la sua compagna Alba a meditare la fuga. Il romanzo si trasforma così in una moderna fiaba gotica, un'indagine profonda sulla cultura patriarcale, con riti e sacrifici tramandati di generazione in generazione.
"Strega" è una storia di coraggio, ribellione e ricerca della libertà. Holm dipinge con maestria il ritratto delle giovani donne che lottano contro la violenza insidiosa nella loro vita quotidiana, riuscendo a creare un'opera che tocca le corde più profonde dell'animo. Il libro è destinato a coloro che desiderano assaporare la luna, che hanno sognato di liberare le ancelle da Gilead, che si siedono in bilico sul davanzale della finestra e che hanno trovato la forza di liberarsi dalle aspettative altrui, trasformando la propria vita in una foto in bianco e nero che gradualmente prende colore. "Strega" è una lettura avvincente che lascia il lettore riflettere sulla forza interiore necessaria per spezzare le catene dell'oppressione e abbracciare la propria libertà.

Le giornate vengono scandite da una ferrea routine, che impone alle ragazze movimenti meccanici che le rendono tutte identiche, in attesa di clienti, che sembrano non arrivare mai. Nel loro poco tempo libero, le ragazze si prendono cura l’una dell’altra, camminano nel bosco, si raccontano, ammirano le montagne. Si sentono unite, al punto da compiere gli stessi gesti, sentire le stesse emozioni, condividere gli stessi incubi. La situazione da idilliaca diventa molto rapidamente inqu!etante, finché una di loro non scompare, trasformando definitivamente la realtà di tutte in un mistero tangibile e allarmante.
Strega é un romanzo gotico moderno, ma cristallizzato nel tempo, capace di evocare luoghi di montagna abbandonati e antichi hotel, sempre in bilico tra realtà e onirismo. Da leggere come un’allegoria fiabesca, come una pièce da teatro dell’assurdo, Strega ha lo scopo di narrare i sacrifici che legano le donne ad una radicata cultura patriarcale, inneggiando al coraggio di spezzare le catene che le rendono ancorate a tradizioni tramandate nel tempo, al fine di ritrovare loro stesse e la libertà.
“Questo libro è per chi quando osserva la luna ha voglia di assaggiarla, per chi ha sognato di liberare le ancelle da Gilead, per chi si siede sempre in bilico sul davanzale della finestra, e per chi ha trovato la forza di sottrarsi alle aspettative degli altri, trasformando la propria vita in una foto in bianco e nero che lentamente prende colore.”
🌙 Strega é candidato al Premio Strega Europeo 2023.
Ho trovato in Strega un romanzo tanto onirico, quanto sensoriale; molta attenzione é riservata a ciò che le protagoniste percepiscono con i cinque sensi: dalla vista, ai rumori, agli odori e ai sapori. Queste sensazioni guidano il lettore nella città di Strega, che pare un luogo astratto, ma anche eterno e immutabile.
La natura fa da protagonista in questo romanzo gotico, in qui le protagoniste, nove lavoratrici stagionali di un hotel, fanno quasi da contorno. Si staglia presto una netta linea tra ciò che sembra più vivo (la natura) e ciò che sembra più caduco (le ragazze), creando un paradosso che fa da perno a tutto il libro; sarà proprio una delle ragazze a scomparire, rendendo concreta un’atmosfera già 0scura, che pende sul misterioso luogo.
Ma non é solo questo il mistero racchiuso da Strega: é la donna stessa ad essere un mistero.
La protagonista paragona il corpo delle donna ad una scena del cr!mine, svelando la potenza di un’ottica femminile costretta non solo dalle catene del patriarcato, ma anche dall’obbligo della crescita lontano da casa, forgiata dall’ipotesi di una vita libera. Ma dov’è, per una donna, la sua libertà?
🌙 Strega é il grido di rabbia di una generazione. Un lamento verso il mondo del lavoro, verso l’omologazione, verso l’obbedienza.
In attesa degli ospiti dell’hotel, che sembrano non arrivare mai, Strega mi ha ricordato Waiting for Godot, opera teatrale associata al teatro dell’assurdo. Dietro alle sue atmosfere fumose, si cela anche una componente psicologica ben più profonda, in cui é l’ambiente a fare da padrone. Per questo motivo, il romanzo mi ha fatto pensare anche ad una sorta di versione femminista del celebre Shining, con le sue note nebbiose in grado di confondere anche il lettore.
“Chi sei nel momento in cui lasci la casa dei genitori? Una persona giovane e sola che si avvia verso la vita.”
“Tentai di capire come sopportare quella lunga vita in cui ogni mattina bisognava fare in modo di essere donne.”
“Sapevo che la vita di una donna può trasformarsi da un momento all'altro nella scena di un cr!mine. Non avevo ancora capito che vivevo già in quella scena del cr!mine, che la scena del cr!mine non era il letto, ma il corpo, e che il cr!mine era già avvenuto.”
“Dovevamo essere belle bambine con le competenze di una persona adulta. Eravamo stremate e ci muovevamo per la stanza come bambole di pezza.”
“Eravamo nove giovani donne con un lavoro stagionale in montagna o nove giovani donne messe al sicuro sul versante più riparato della montagna o nove giovani donne che vedevano le proprie mani messe all'opera, le vedevano sollevare fino al volto tessuti rinforzati soltanto per poi farli ricadere a terra, le vedevano versare vino forte da grosse caraffe, come mani di una statua, infilate dritte nella terra arida, come per saziarla. Venivamo da posti diversi, ma avevamo la stessa età e gli stessi pensieri. Nessuna di noi voleva fare la domestica e nessuna voleva diventare una moglie.”
(Streghe, di Johanne Lykke Holm)

Recensito in Italia il 25 aprile 2023
Le giornate vengono scandite da una ferrea routine, che impone alle ragazze movimenti meccanici che le rendono tutte identiche, in attesa di clienti, che sembrano non arrivare mai. Nel loro poco tempo libero, le ragazze si prendono cura l’una dell’altra, camminano nel bosco, si raccontano, ammirano le montagne. Si sentono unite, al punto da compiere gli stessi gesti, sentire le stesse emozioni, condividere gli stessi incubi. La situazione da idilliaca diventa molto rapidamente inqu!etante, finché una di loro non scompare, trasformando definitivamente la realtà di tutte in un mistero tangibile e allarmante.
Strega é un romanzo gotico moderno, ma cristallizzato nel tempo, capace di evocare luoghi di montagna abbandonati e antichi hotel, sempre in bilico tra realtà e onirismo. Da leggere come un’allegoria fiabesca, come una pièce da teatro dell’assurdo, Strega ha lo scopo di narrare i sacrifici che legano le donne ad una radicata cultura patriarcale, inneggiando al coraggio di spezzare le catene che le rendono ancorate a tradizioni tramandate nel tempo, al fine di ritrovare loro stesse e la libertà.
“Questo libro è per chi quando osserva la luna ha voglia di assaggiarla, per chi ha sognato di liberare le ancelle da Gilead, per chi si siede sempre in bilico sul davanzale della finestra, e per chi ha trovato la forza di sottrarsi alle aspettative degli altri, trasformando la propria vita in una foto in bianco e nero che lentamente prende colore.”
🌙 Strega é candidato al Premio Strega Europeo 2023.
Ho trovato in Strega un romanzo tanto onirico, quanto sensoriale; molta attenzione é riservata a ciò che le protagoniste percepiscono con i cinque sensi: dalla vista, ai rumori, agli odori e ai sapori. Queste sensazioni guidano il lettore nella città di Strega, che pare un luogo astratto, ma anche eterno e immutabile.
La natura fa da protagonista in questo romanzo gotico, in qui le protagoniste, nove lavoratrici stagionali di un hotel, fanno quasi da contorno. Si staglia presto una netta linea tra ciò che sembra più vivo (la natura) e ciò che sembra più caduco (le ragazze), creando un paradosso che fa da perno a tutto il libro; sarà proprio una delle ragazze a scomparire, rendendo concreta un’atmosfera già 0scura, che pende sul misterioso luogo.
Ma non é solo questo il mistero racchiuso da Strega: é la donna stessa ad essere un mistero.
La protagonista paragona il corpo delle donna ad una scena del cr!mine, svelando la potenza di un’ottica femminile costretta non solo dalle catene del patriarcato, ma anche dall’obbligo della crescita lontano da casa, forgiata dall’ipotesi di una vita libera. Ma dov’è, per una donna, la sua libertà?
🌙 Strega é il grido di rabbia di una generazione. Un lamento verso il mondo del lavoro, verso l’omologazione, verso l’obbedienza.
In attesa degli ospiti dell’hotel, che sembrano non arrivare mai, Strega mi ha ricordato Waiting for Godot, opera teatrale associata al teatro dell’assurdo. Dietro alle sue atmosfere fumose, si cela anche una componente psicologica ben più profonda, in cui é l’ambiente a fare da padrone. Per questo motivo, il romanzo mi ha fatto pensare anche ad una sorta di versione femminista del celebre Shining, con le sue note nebbiose in grado di confondere anche il lettore.
“Chi sei nel momento in cui lasci la casa dei genitori? Una persona giovane e sola che si avvia verso la vita.”
“Tentai di capire come sopportare quella lunga vita in cui ogni mattina bisognava fare in modo di essere donne.”
“Sapevo che la vita di una donna può trasformarsi da un momento all'altro nella scena di un cr!mine. Non avevo ancora capito che vivevo già in quella scena del cr!mine, che la scena del cr!mine non era il letto, ma il corpo, e che il cr!mine era già avvenuto.”
“Dovevamo essere belle bambine con le competenze di una persona adulta. Eravamo stremate e ci muovevamo per la stanza come bambole di pezza.”
“Eravamo nove giovani donne con un lavoro stagionale in montagna o nove giovani donne messe al sicuro sul versante più riparato della montagna o nove giovani donne che vedevano le proprie mani messe all'opera, le vedevano sollevare fino al volto tessuti rinforzati soltanto per poi farli ricadere a terra, le vedevano versare vino forte da grosse caraffe, come mani di una statua, infilate dritte nella terra arida, come per saziarla. Venivamo da posti diversi, ma avevamo la stessa età e gli stessi pensieri. Nessuna di noi voleva fare la domestica e nessuna voleva diventare una moglie.”
(Streghe, di Johanne Lykke Holm)



I personaggi fanno cose senza senso, perché ne hanno voglia e in momenti completamenti decontestualizzati (mi andava di rompere un bicchiere e mettere i cocci sul davanzale della finestra...).
Una condanna al femminicidio e al patriarcato trattato in modo distruttivo, per niente chiaro e che fa di tutta l'erba un fascio, per niente costruttivo e che non dà da pensare.
Storia insulsa, quasi assente, ma d'altronde autori del genere che puntano solo sull'autocompiacimento stilistico forse nemmeno sanno che a volte, dico a volte, un romanzo dovrebbe raccontare una storia.