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Il morto di rue de Rivoli Formato Kindle
- LinguaItaliano
- Data di pubblicazione8 febbraio 2022
- Dimensioni file848 KB
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Descrizione prodotto
Dalla quarta di copertina
Dalla seconda/terza di copertina
Dettagli prodotto
- ASIN : B09S3PF1ZQ
- Editore : Golem Edizioni (8 febbraio 2022)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 848 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 219 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 210,283 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
- n. 2,893 in Gialli storici
- n. 5,762 in Police procedural
- n. 65,969 in Letteratura e narrativa (Kindle Store)
- Recensioni dei clienti:
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Oggi sono qui per presentarvi “Il morto di rue de Rivoli” di Laura Florian, ed. Golem Edizioni. Cos’altro sappiamo fin d’ora? Nulla, perché de Maes è un “pivellino” nel commissariato del Primo Arrondissement di Parigi; tuttavia è anche l’unico a poter prendere quella telefonata, visto che chi di dovere sembra essersi volatilizzato. Il giovane ispettore si reca al numero 51 di rue de Rivoli per il primo sopralluogo nell’omicidio del signor Marchant. Quest’ultimo è, ops, era un uomo d’affari, commerciante per la precisione, non troppo dedito al lavoro ma più ai piaceri della vita. Tra questi la giovane moglie, gelida per quanto affascinante, e impassibile di fronte alle domande impacciate di de Maes. L’ispettore, tuttavia, segue alla lettera gli appunti presi e seppur sembri arrancare, mette uno dietro l’altro importanti indizi… anche in maniera inconsapevole.
“Gli faceva rabbia, ma al tempo stesso la trovava incredibilmente desiderabile, non solo perché era bella, ma proprio per via di quella sua calma di fronte alla tragedia, di quella sua sicurezza che sembrava dire con una stretta sulle spalle ‘me ne infischio di ciò che il mondo pensa’. Per un folle momento fu sul punto di afferrarle il viso fra le mani e baciare quella bocca perfetta e sdegnosa.“
Al contempo, nel commissariato aumentano i malumori visto che il caso sembra restare tra le mani del giovane “raccomandato”. Già, le origini di de Maes celano agli occhi degli stolti la sua tenacia e le capacità; non a caso vanta una laurea in giurisprudenza nonostante i 23 anni di età. Dopo un “colpo di testa” l’ispettore segue l’istinto e si appresta a far ricerche lontano dalla capitale francese.
Sto valutando se mi sono fermata al momento giusto: sì, sono convinta che è così! Sapete, cari i miei investigatori/lettori, a un certo punto sarete convinti che de Maes “ha sbagliato strada” e vi verrà il dubbio se “ci sarà un secondo tempo”. No di certo, le indagini sono accurate come lo è la penna di questa “giovane” autrice e finiranno con la risoluzione del caso. C’è del mistero anche dietro al nome di Laura Florian ma io la immagino fresca di scrittura con la bravura di uno scrittore navigato. Perché non è così semplice costruire una storia in un’epoca che non ci appartiene, in più incastrare bene tutti i tasselli affinché la trama acquisisca credibilità. La Florian c’è riuscita. Calamitata fin dalle prime pagine dal linguaggio elegante e raffinato, attratta ancor di più dal preciso lavoro di showing, presto, come vi dicevo, ho iniziato a prendere appunti da un passato molto lontano…
Questo è il primo volume dedicato alle indagini dell’ispettore de Maes, e se ci si immerge completamente nel giallo, la vita privata del protagonista non viene messa per nulla in secondo piano. Il suo identikit non ci mostra un adone, tutt’altro. Il suo volto rubizzo mette a proprio agio e nello stesso tempo mostra un’ingenuità che fino in fondo non l’ha mai abbandonato. Tenta di scrollarsi di dosso l’imponente presenza della madre, e da lontano ci sta riuscendo… ma nel proseguo sarà proprio così o dovrà, a un certo punto, affrontare le proprie responsabilità? Come vedete c’è molto da conoscere che non potrà tenervi distanti da questo nuovo personaggio. Non diffidate della poca esperienza, de Maes riuscirà a stupirvi!

Oggi sono qui per presentarvi “Il morto di rue de Rivoli” di Laura Florian, ed. Golem Edizioni. Cos’altro sappiamo fin d’ora? Nulla, perché de Maes è un “pivellino” nel commissariato del Primo Arrondissement di Parigi; tuttavia è anche l’unico a poter prendere quella telefonata, visto che chi di dovere sembra essersi volatilizzato. Il giovane ispettore si reca al numero 51 di rue de Rivoli per il primo sopralluogo nell’omicidio del signor Marchant. Quest’ultimo è, ops, era un uomo d’affari, commerciante per la precisione, non troppo dedito al lavoro ma più ai piaceri della vita. Tra questi la giovane moglie, gelida per quanto affascinante, e impassibile di fronte alle domande impacciate di de Maes. L’ispettore, tuttavia, segue alla lettera gli appunti presi e seppur sembri arrancare, mette uno dietro l’altro importanti indizi… anche in maniera inconsapevole.
“Gli faceva rabbia, ma al tempo stesso la trovava incredibilmente desiderabile, non solo perché era bella, ma proprio per via di quella sua calma di fronte alla tragedia, di quella sua sicurezza che sembrava dire con una stretta sulle spalle ‘me ne infischio di ciò che il mondo pensa’. Per un folle momento fu sul punto di afferrarle il viso fra le mani e baciare quella bocca perfetta e sdegnosa.“
Al contempo, nel commissariato aumentano i malumori visto che il caso sembra restare tra le mani del giovane “raccomandato”. Già, le origini di de Maes celano agli occhi degli stolti la sua tenacia e le capacità; non a caso vanta una laurea in giurisprudenza nonostante i 23 anni di età. Dopo un “colpo di testa” l’ispettore segue l’istinto e si appresta a far ricerche lontano dalla capitale francese.
Sto valutando se mi sono fermata al momento giusto: sì, sono convinta che è così! Sapete, cari i miei investigatori/lettori, a un certo punto sarete convinti che de Maes “ha sbagliato strada” e vi verrà il dubbio se “ci sarà un secondo tempo”. No di certo, le indagini sono accurate come lo è la penna di questa “giovane” autrice e finiranno con la risoluzione del caso. C’è del mistero anche dietro al nome di Laura Florian ma io la immagino fresca di scrittura con la bravura di uno scrittore navigato. Perché non è così semplice costruire una storia in un’epoca che non ci appartiene, in più incastrare bene tutti i tasselli affinché la trama acquisisca credibilità. La Florian c’è riuscita. Calamitata fin dalle prime pagine dal linguaggio elegante e raffinato, attratta ancor di più dal preciso lavoro di showing, presto, come vi dicevo, ho iniziato a prendere appunti da un passato molto lontano…
Questo è il primo volume dedicato alle indagini dell’ispettore de Maes, e se ci si immerge completamente nel giallo, la vita privata del protagonista non viene messa per nulla in secondo piano. Il suo identikit non ci mostra un adone, tutt’altro. Il suo volto rubizzo mette a proprio agio e nello stesso tempo mostra un’ingenuità che fino in fondo non l’ha mai abbandonato. Tenta di scrollarsi di dosso l’imponente presenza della madre, e da lontano ci sta riuscendo… ma nel proseguo sarà proprio così o dovrà, a un certo punto, affrontare le proprie responsabilità? Come vedete c’è molto da conoscere che non potrà tenervi distanti da questo nuovo personaggio. Non diffidate della poca esperienza, de Maes riuscirà a stupirvi!
