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La vedova Barnaby Formato Kindle
- LinguaItaliano
- EditoreElliot
- Data di pubblicazione26 gennaio 2022
- Dimensioni file2729 KB
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Dettagli prodotto
- ASIN : B09R9JQDY3
- Editore : Elliot (26 gennaio 2022)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 2729 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 630 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 63.807 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
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Può anche succedere che un piccolo capolavoro del primo ottocento resti sommerso da una valanga di testi mediocri e possa perdersi per sempre.
Questo è il caso di un romanzo assolutamente strepitoso e divertente come pochi e cioè “La vedova Barnaby” di Frances Trollope.
Devo pertanto ringraziare la casa editrice Eliot per aver fatto questa operazione di archeologia letteraria e averci ridato lo splendore di questo romanzo.
Eroina di questo romanzo è Miss Martha Compton che presto diventerà la signora Barnaby e quindi la vedova Barnaby del titolo.
La prima parte del romanzo che racconta il passaggio da miss Compton a vedova Barnaby è solo la parte introduttiva della storia che parte da quando la signora Barnaby assume il titolo di vedova Barnaby, una donna libera e ricca.
La vedova in questione sembra un incrocio tra la Lady Susan di Jane Austen e la Becky Sharp di William M. Thackeray insomma un personaggio odioso, arido ed egoista.
Il suo obbiettivo è di spassarsela e godersi i suoi soldi, ma quello che desidera di più e trovare un marito possibilmente bello, ma soprattutto nobile e ricco. Insomma vuole passare da vedova a Lady.
La storia sembra coinvolgere un mondo al femminile dove gli uomini anche se importanti hanno nel racconto parti marginali e tendono a scomparire presto.
I personaggi principali sono tre: la summenzionata Vedova Barnaby che al momento ha trentasette anni e di cui ho detto sopra, la vecchia zia Betsy Compton sorella del padre di Martha Compton, scontrosa e misteriosa vive molto modestamente, ma voci parlano di un certa agiatezza ed infine Agnes Willoughby orfana e figlia della sorella di Martha Compton alias vedova Barnaby.
Insomma le tre donne sono legate da uno stretto vincolo di parentela e se pure con un peso diverso sono i personaggi principali del romanzo.
La vedova Barnaby decide per realizzare i suoi sogni di mettersi in viaggio per l’Inghilterra portandosi dietro la nipote Agnes trattandola più o meno come una serva non pagata.
Inizia così un racconto che non ha una trama vera e propria, narrato con leggerezza e una dose abbondante di umorismo che si abbatte su una storia che in realtà sarebbe lacrimevole dando al tutto un senso di leggerezza e piacevolezza, ma la storia che sembra una storia umoristica e satirica, man mano che la vedova Barnaby prosegue nei suoi tentativi di trovare un marito si incupisce e da una storia divertente diviene man mano un racconto triste e desolato e questo mentre il centro della attenzione della autrice si sposta dalla signora Barnaby alla giovane signorina Willoughby.
Naturalmente in mezzo c’è anche una storia d’amore anch’essa leggera come una piuma, ma con qualche complicazione, che ovviamente coinvolge la giovane Agnes che, maltrattata sino alla nausea dalla zia Barnaby, riuscirà alla fine a liberarsene con l’aiuto della zia Betsy.
Veramente un romanzo bellissimo e senza alcun impegno intellettuale che racconta una vita semplice dove i problemi sono tutti comprensibili. Non vi spaccherete la testa leggendo questo romanzo e non vi annoierete leggendo una storia assolutamente priva di lungaggini.
Si arriva alla fine che vi troverete a rimpiangere di averlo finito e sentirete la mancanza della vedova, della zia e della nipote e delle loro avventure sempre raccontate con una splendida leggerezza.
(S. B.)
Merita di essere letto.
Il lieto fine non era scontato...
Nulla comunque di confrontabile con i romanzi del figlio, scrittore da me molto amato e di livello ben diverso
consigliato a chi piace troolope e quel genere di romanzo
In questo romanzo narra le vicissitudini divertenti e grottesche della terribile vedova Barnaby alla spasmodica ricerca di un secondo marito, in questo riprendendo un tema caro alla Austen, ovvero la consapevolezza a volte amara che la tranquillità e il benessere delle donne vengano garantiti soltanto dalla possibilità di reperire un marito qualsiasi. A tal fine sono consentiti artifici, raggiri e una valanga di bugie.
Accanto alle donne in cerca di un buon partito pullulano cacciatori di dote e imbroglioni che declinano al maschile la voglia di sistemarsi mantenendo i propri vizi senza tanto faticare.
Alla vedova sono contrapposte altre due protagoniste femminili: la dolce nipote Agnes, somma di beltà e perfezione, pertanto in alcuni casi abbastanza noiosa, e la formidabile zia Betsy, zitella deforme ma fornita di copiose sostanze ereditate da un padre previdente. Questo personaggio ha una profondità psicologica notevole, secondo me , e svolge la funzione di deus ex machina.
Tutta la storia si conclude con numerosi matrimoni, i nodi vengono al pettine e tanti fili sparsi vengono riallacciati.
In controluce si percepisce già una società che sta cambiando, con l'affermarsi di una borghesia commerciale e produttiva che si fa largo tra indolenti e parassiti. Ma questo sarà più chiaro negli scrittori della generazione successiva.
Era un bel po' che non mi divertivo così tanto con un tomo di 600 pagine.
E' stato molto apprezzato e chi l'ha ricevuto - trovandolo molto piacevole - lo ha prestato, dopo averlo letto, ai famigliari.