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Dove non batte il sole Copertina rigida – 25 novembre 2022
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Carmelo Sardo, uno degli autori più acuti del fenomeno mafioso, torna con un romanzo di forte impatto emotivo in cui emergono le storture di una giustizia con le sue lacune e le sue incongruenze. Un romanzo civile, di impegno sociale che affronta ed elabora i temi di scottante attualità del sistema penale italiano che contempla il fine pena mai: una pena di morte in vita.
- Lunghezza stampa336 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreBibliotheka Edizioni
- Data di pubblicazione25 novembre 2022
- Dimensioni14.3 x 2.3 x 21 cm
- ISBN-108869348172
- ISBN-13978-8869348174
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Dettagli prodotto
- Editore : Bibliotheka Edizioni (25 novembre 2022)
- Lingua : Italiano
- Copertina rigida : 336 pagine
- ISBN-10 : 8869348172
- ISBN-13 : 978-8869348174
- Peso articolo : 410 g
- Dimensioni : 14.3 x 2.3 x 21 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 176,884 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 390 in Thriller legali (Libri)
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I primi giorni furono durissimi Passavano con una lentezza che lacerava l'animo e il cervello. Stefano se ne stava quasi tutto il giorno buttato sulla brandina dove il sole non batteva mai. Cambiava posizione, si allungava supino, si rannicchiava su un fianco, nella speranza di addormentarsi, 'ché quando dormiva, almeno il tempo scivolava meno pesante. Mentre aspettava che il sonno lo prendesse, metteva in fila gli anni della sua giovinezza, ripercorreva il tempo della sua vita quando ancora non era successo quel che poi successe".
Questo romanzo avevo avuto il dono di leggerlo appena nato, non si chiamava ancora così e forse per questo ho sentito il bisogno di vederlo camminare da solo con il suo titolo pregno prima di tornare a leggerlo a distanza di anni.
Non lo ricordavo, ma l'emozione che mi era rimasta addosso era una soffocante impossibilità e così mi sono rimessa a leggerlo qualche giorno fa, pensando di leggere un romanzo sull'ergastolo ostativo perché è quello che ricorre dappertutto in chi ne scrive e ne parla.
E invece con sorpresa ho trovato altro. "Dove non batte il sole" è solo in piccola parte un romanzo in fatto di fine pena mai. E anzi mai come in questo scritto, Carmelo Sardo ha indagato e sviscerato quella cruda e dura realtà che precede il carcere, quella gramigna che tutto infesta e copre la terra, facendo sì che su certi luoghi e certi fatti il sole non batta mai. Lì, un giovane ventenne incensurato, un ragazzo qualunque, può venire ingoiato dalla sua solitudine. In un ambiente in cui la giustizia sfuma, la vendetta divampa e riassorbe la legge.
Dietro ragazzi così manca una famiglia, dei genitori in senso proprio, come persone capaci di "educare" i propri figli perché essi stessi non lo sono stati un tempo. In questa storia, l'Autore, per rendere questa drammatica realtà ha costruito la metafora dell'assenza e del vuoto intorno spingendo il caso agli estremi. Stefano, ragazzo di buona famiglia ed educazione flebile, si ritrova nudo alla vita: i suoi genitori vengono uccisi brutalmente e lui non ha altri affetti autentici. Non può avere fiducia in una giustizia che non comprende e stenta a raggiungerlo e l'unica famiglia che gli tende la mano è la mafia. E lui sbaglia, perché non è in grado di scegliere.
Da troppi anni, sento i liberi parlare dei reclusi dicendo che anche loro sono nati e cresciuti in condizioni difficili, ma che non per questo hanno commesso reati.
Ecco, spero che in molti leggano questo libro, così che domani aumentino le voci di chi come me ripete che avrei potuto esserci io al suo posto, lì dove non batte il sole.
"La luce nasce dove non brilla il sole.
Dove non s'agita il mare, dove le acque del cuore Non s'alzano nelle loro maree;
Come fantasmi infranti con lucciole nella testa,
Le cose di luce
Penetrano nella carne dove questa non copre le ossa..."
(Versi di Dylan Thomas nella traduzione a me cara, uscita su Sud, Rivista di Letteratura, Napoli, 1945. Non so chi dei ferventi intellettuali che fondarono la rivista tradusse così questa questa poesia)
Recensito in Italia il 15 marzo 2023
I primi giorni furono durissimi Passavano con una lentezza che lacerava l'animo e il cervello. Stefano se ne stava quasi tutto il giorno buttato sulla brandina dove il sole non batteva mai. Cambiava posizione, si allungava supino, si rannicchiava su un fianco, nella speranza di addormentarsi, 'ché quando dormiva, almeno il tempo scivolava meno pesante. Mentre aspettava che il sonno lo prendesse, metteva in fila gli anni della sua giovinezza, ripercorreva il tempo della sua vita quando ancora non era successo quel che poi successe".
Questo romanzo avevo avuto il dono di leggerlo appena nato, non si chiamava ancora così e forse per questo ho sentito il bisogno di vederlo camminare da solo con il suo titolo pregno prima di tornare a leggerlo a distanza di anni.
Non lo ricordavo, ma l'emozione che mi era rimasta addosso era una soffocante impossibilità e così mi sono rimessa a leggerlo qualche giorno fa, pensando di leggere un romanzo sull'ergastolo ostativo perché è quello che ricorre dappertutto in chi ne scrive e ne parla.
E invece con sorpresa ho trovato altro. "Dove non batte il sole" è solo in piccola parte un romanzo in fatto di fine pena mai. E anzi mai come in questo scritto, Carmelo Sardo ha indagato e sviscerato quella cruda e dura realtà che precede il carcere, quella gramigna che tutto infesta e copre la terra, facendo sì che su certi luoghi e certi fatti il sole non batta mai. Lì, un giovane ventenne incensurato, un ragazzo qualunque, può venire ingoiato dalla sua solitudine. In un ambiente in cui la giustizia sfuma, la vendetta divampa e riassorbe la legge.
Dietro ragazzi così manca una famiglia, dei genitori in senso proprio, come persone capaci di "educare" i propri figli perché essi stessi non lo sono stati un tempo. In questa storia, l'Autore, per rendere questa drammatica realtà ha costruito la metafora dell'assenza e del vuoto intorno spingendo il caso agli estremi. Stefano, ragazzo di buona famiglia ed educazione flebile, si ritrova nudo alla vita: i suoi genitori vengono uccisi brutalmente e lui non ha altri affetti autentici. Non può avere fiducia in una giustizia che non comprende e stenta a raggiungerlo e l'unica famiglia che gli tende la mano è la mafia. E lui sbaglia, perché non è in grado di scegliere.
Da troppi anni, sento i liberi parlare dei reclusi dicendo che anche loro sono nati e cresciuti in condizioni difficili, ma che non per questo hanno commesso reati.
Ecco, spero che in molti leggano questo libro, così che domani aumentino le voci di chi come me ripete che avrei potuto esserci io al suo posto, lì dove non batte il sole.
"La luce nasce dove non brilla il sole.
Dove non s'agita il mare, dove le acque del cuore Non s'alzano nelle loro maree;
Come fantasmi infranti con lucciole nella testa,
Le cose di luce
Penetrano nella carne dove questa non copre le ossa..."
(Versi di Dylan Thomas nella traduzione a me cara, uscita su Sud, Rivista di Letteratura, Napoli, 1945. Non so chi dei ferventi intellettuali che fondarono la rivista tradusse così questa questa poesia)
l'amore vero che nasce tra due ragazzi che ti tiene con il fiato sospeso fino alla fine. Troppo intrigante, l'ho già girato alle mie figlie.
Consiglio vivamente di leggerlo e spero nella realizzazione di un film.