Il bel romanzo di Adriana Valenti Sabouret si presenta da subito molto appassionante, struggente quando deve essere, geniale nella costruzione della trama e dei personaggi. E anche istruttivo, dal momento che l‘autrice riesce a tal punto a coinvolgere il lettore nelle vicende e nei sentimenti del capo carismatico della Sarda Rivoluzione di fine Settecento da trasmettere una forte empatia per le sue gesta, con tutte le alterne fortune, illusioni e sofferenze di una vita tanto avventurosa quanto drammatica. Ma non è solo con Giò Maria Angioy che ci sentiamo solidali; a rubargli spesso la scena è Madame Dupont, la bella vedova che un giorno lo accolse in casa a Parigi e che visse più di nove anni con il rivoluzionario fuggiasco più noto della storia sarda, scampato alla condanna a morte come pericoloso “giacobino”, nemico del governo sabaudo regnante nell’Isola.
In un fulmineo gioco del destino la iniziale e reciproca simpatia tra l’esule e la giovane dama si trasformò in «un’inspiegabile quanto miracolosa sintonia alchemica». Dal giorno memorabile in cui capitò in casa di Catherine per chiedere un alloggio, Giò Maria non bussò solamente alla sua porta ma direttamente al cuore di lei. In breve tempo infatti la condivisione dei medesimi ideali progressisti di libertà e giustizia sociali cementò una tale relazione simbiotica da non poter fare a meno l’uno dell’altro.
Affiancando alle lunghe e accurate ricerche d’archivio una colorita immaginazione condita da un’appassionata indagine psicologica, l’autrice è riuscita a regalarci il ritratto più vero del patriota, colmando con nuovi apporti agli studi i vuoti riguardo le vicende biografiche poco note e in particolare quelle più segrete. E così sappiamo che Giò Maria Angioy era un bell’uomo pieno di fascino, dall’oratoria brillante che fino all’ultimo si è battuto per i diritti umani del popolo sardo affrontando pericoli e sofferenze d’ogni genere, tra cui il tradimento di alcuni di cui si fidava ciecamente.
È sempre attraverso Madame Dupont che il suo amato ospite viene sollecitato a rievocare le esperienze passate; nel dormiveglia febbricitante della lunga agonia le visioni del suo passato continuano a uscire dalla sua voce sempre più stanca. Anche se tale «reminiscenza», o «ricerca delle impressioni passate» che - come osserva la Valenti - non allevia certo i tormenti del suo stato di salute e provoca la malattia della melanconia.
Di riflesso, anche il cuore innamorato e generoso di Catherine mentre lo ascolta rievocare i fatti dolorosi è via via lacerato da continui tormenti con lacrime represse. «Une vague à l’ãme» si impadronisce della donna, sopraffatta dalla tristezza al pensiero che tra poco sarà orfana della luce che le aveva riempito la vita. Un ultimo rapporto sensuale con un’illusoria ventata vitalità suggella per sempre la loro perfetta intesa di anima e corpo.
Una narrazione potente. Da leggere tutta d’un fiato!
Scarica l'app Kindle gratuita e inizia a leggere immediatamente i libri Kindle sul tuo smartphone, tablet o computer, senza bisogno di un dispositivo Kindle.
Leggi immediatamente sul browser con Kindle per il Web.
Con la fotocamera del cellulare scansiona il codice di seguito e scarica l'app Kindle.
