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Doppelgänger Paperback – 26 novembre 2020
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa550 pagine
- LinguaItaliano
- EditorePorto Seguro
- Data di pubblicazione26 novembre 2020
- ISBN-108855463047
- ISBN-13978-8855463041
Dettagli prodotto
- Editore : Porto Seguro (26 novembre 2020)
- Lingua : Italiano
- Paperback : 550 pagine
- ISBN-10 : 8855463047
- ISBN-13 : 978-8855463041
- Peso articolo : 520 g
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 473,364 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 46,610 in Narrativa contemporanea (Libri)
- n. 60,545 in Narrativa letteraria (Libri)
- n. 160,411 in Narrativa di genere (Libri)
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Confesso che all’inizio sono stata scoraggiata dalle 500 e più pagine di cui il romanzo è composto, ma mi sono detta che prima o poi ce l’avrei fatta. E considerando la trama che l’autore sapientemente sviluppa, la lunghezza era più che dovuta, e anzi non resta che complimentarsi con lui per essere riuscito in un simile intento. Non era facile raccontare due storie parallele, una in prima persona e l’altra in terza persona. Due ambienti completamente diversi (forse agli antipodi, una metropoli come Tokyo e la montagna lontana dal caos). Viene descritto tutto meticolosamente, gli ambienti, le atmosfere, persino i cibi consumati, tanto da farti desiderare di assaggiarli insieme a loro.
Le due storie procedono per conto loro ma – con una struttura molto precisa, da sceneggiatura – si incontrano in momenti precisi, si intrecciano, poi ancora si allontanano e infine si riallacciano. Le due storie le vivono i due personaggi, il protagonista scrittore alle prese con il suo nuovo romanzo, e Ale, suo ex fidanzato, partito alla volta di Tokyo alla ricerca del suo “doppio”. Quando scopriamo il vero intento di Ale, anche lui artista, e l’esistenza di un sosia che appunto vivrebbe proprio a Tokyo, fa capolino nel romanzo una suspense che ci accompagnerà per tutto il libro come nei migliori thriller. Ci sono segreti, personaggi misteriosi, ricordi che riaffiorano dal passato, vicini di casa forse pericolosi come nelle case isolate dei film horror. Di chi ci si può fidare? Chi nasconde qualcosa e perché?
Preparatevi, non ci sarà una risposta per tutto. Ma non è questo che importa. Ciò che importa è che il primo romanzo di Lorenzo è notevole. È notevole perché originale, perché tratta tematiche importanti – tante le parti dedicate all’arte, alla solitudine, all’amore, alla famiglia – perché scandaglia l’animo umano, che si (con)fonde nell’opera d’arte. Quasi inutile dire che i ritratti dipinti dalla coppia di giovani artisti mi hanno richiamato alla mente il Ritratto di Dorian Gray e il suo profondo significato. Ma non voglio dire troppo, perché il bello è scoprire tutto con la lettura. Uno stile pieno di realismo in molte scene (il sesso come mezzo), ma anche pieno di simbologie (gli animali, gli oggetti, i sogni). Forse c’è tanto materiale in questo libro, ma è un punto di vista molto personale. Ci sono personaggi che appaiono solo per dare informazioni (importanti) e poi svaniscono. C’è a mio parere una certa freddezza nei sentimenti, ma è voluta, e si dissolve verso il finale. Ma c’è una scrittura che merita di essere letta.
“A volte cerchiamo le risposte lontano, dall’altra parte del mondo, ma molto più spesso di quanto pensiamo le risposte sono molto più vicine, a un palmo d naso, magari proprio in famiglia, nelle nostre origini.”
Postilla: i protagonisti sono molto legati al grande artista David Bowie e la sua presenza me l’ha fatto apprezzare ancora di più!
F.E. (Dalla Stella alla Terra)
Uno dei due personaggi rappresenta un ingenuo scrittore che alla ricerca d'ispirazione, si trova più verosimilmente a cercare una propria identità smarrita e per farlo si trasferisce in una baita in montagna appartenuta al padre, ormai morto, ritenuto quest'ultimo il responsabile del suo continuo malessere. Parlando in prima persona cercherà di risolvere ciò che ritiene dei “conti in sospeso” proprio col genitore impegolandosi, suo malgrado, in vicende più grandi di lui. L'altro rappresenta un esperto d'arte con personale galleria a Milano che parte per il Giappone anche lui alla ricerca della sua identità smarrita, o meglio una parte della sua identità, esattamente la metà, senza la quale, sentendosi mutilato, non riesce più a riconoscersi. Raccontato in terza persona, dovrà affrontare vicende pericolose che lo porteranno molto oltre, oltre al limite del possibile.
I simbolismi usati e i dettagliatissimi particolari vengono profusi quasi con caratteristiche di prolissità che forse avrei evitato infatti a volte si ha l'impressione che non si proceda e che il capitolo successivo dedicato al personaggio, sia ripetitivo del precedente. D'altro lato ho rilevato la padronanza di un lessico molto vario con espressioni figurative mai trovate in altri volumi che non riporto solo per evitare di dilungarmi ulteriormente ma che meriterebbero la trascrizione. È lungo (forse troppo), è strano (il giusto), gli intrecci (perfetti e molto curati), l'idea (azzeccata), conoscenza del Giappone (smisurata). COMPLIMENTI!!

Uno dei due personaggi rappresenta un ingenuo scrittore che alla ricerca d'ispirazione, si trova più verosimilmente a cercare una propria identità smarrita e per farlo si trasferisce in una baita in montagna appartenuta al padre, ormai morto, ritenuto quest'ultimo il responsabile del suo continuo malessere. Parlando in prima persona cercherà di risolvere ciò che ritiene dei “conti in sospeso” proprio col genitore impegolandosi, suo malgrado, in vicende più grandi di lui. L'altro rappresenta un esperto d'arte con personale galleria a Milano che parte per il Giappone anche lui alla ricerca della sua identità smarrita, o meglio una parte della sua identità, esattamente la metà, senza la quale, sentendosi mutilato, non riesce più a riconoscersi. Raccontato in terza persona, dovrà affrontare vicende pericolose che lo porteranno molto oltre, oltre al limite del possibile.
I simbolismi usati e i dettagliatissimi particolari vengono profusi quasi con caratteristiche di prolissità che forse avrei evitato infatti a volte si ha l'impressione che non si proceda e che il capitolo successivo dedicato al personaggio, sia ripetitivo del precedente. D'altro lato ho rilevato la padronanza di un lessico molto vario con espressioni figurative mai trovate in altri volumi che non riporto solo per evitare di dilungarmi ulteriormente ma che meriterebbero la trascrizione. È lungo (forse troppo), è strano (il giusto), gli intrecci (perfetti e molto curati), l'idea (azzeccata), conoscenza del Giappone (smisurata). COMPLIMENTI!!

Non c’ é null’ altro che vorrei dire, perché mi é piuciuto tutto!!
fiato sospeso e mi ha invogliato a leggere anche Memorie future, il secondo libro dello stesso autore.
❤❤❤
Una storia parallela che ti trascina in un mondo che appare surreale, in cui sogno e realtà si confondono.
L’influenza nipponica- e la passione che ne traspare per quella cultura- rende la narrazione fluida, dettagliata e ordinata!
Un libro consigliato!