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Game Over. Kiss me like you love me. Ediz. italiana (Vol. 3) Copertina flessibile – 26 ottobre 2021
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- Età di letturaDa 3 anni in su
- Lunghezza stampa661 pagine
- LinguaItaliano
- Dimensioni14.2 x 4 x 21.7 cm
- EditoreSperling & Kupfer
- Data di pubblicazione26 ottobre 2021
- ISBN-108855441124
- ISBN-13978-8855441124
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Dettagli prodotto
- Editore : Sperling & Kupfer (26 ottobre 2021)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 661 pagine
- ISBN-10 : 8855441124
- ISBN-13 : 978-8855441124
- Peso articolo : 530 g
- Dimensioni : 14.2 x 4 x 21.7 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 324 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 13 in Romanticismo gotico
- n. 221 in Narrativa di genere (Libri)
- Recensioni dei clienti:
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Recensioni migliori da Italia
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Eccomi giunta al capitolo finale di questa serie strepitosa.
Dopo l’ultimo attacco di player 2511 che ha coinvolto Chloe, Neil si sente sotto pressione, non riesce a capire chi si nasconda dietro a tutto questo.
Chi ha osato toccare la sua piccola Chloe?
“Doveva tornare da me. Perché se non ci fossero stati i miei fratelli, non ci sarei stato neanch’io. Perché se finivano loro, finivo anch’io.”
La paura continua che il suo passato doloroso, possa investire come un treno in corsa chi ama, innesca in lui una lotta.
Innalza ancora di più le sue barriere, per cercare di tutelare la sua famiglia e Selene, con la quale ha costruito un rapporto altalenante, e se da una parte la tiene a distanza, dall’altra non può farne a meno.
Selene dal conto suo, ormai è consapevole di appartenergli, per quanto lotti contro sé stessa non sarebbe mai riuscita a resistergli. Perché lei va oltre tutto, riesce a leggergli dentro e a entrare in collisione con il suo mondo.
“Ero fermamente convinta che anche in un cielo buio pesto potesse celarsi qualcosa di magnifico.”
“Non sarei mai riuscita a smettere di amarlo; l’amore non spariva, non se ne andava. Ma sbeffeggiava e mi faceva capire l’enorme sbaglio che avevo commesso a legarmi a un uomo come lui.”
Neil resta però convinto di non poter costruire un futuro né con lei né con nessun’altra. Sa che deve lasciarla libera di andare, non può e non vuole per nessun motivo portarla nel suo inferno. Le aveva già permesso di passeggiare nel suo mondo e di conoscere la sua anima dannata, non avrebbe voluto osare troppo con lei... ma lei rappresentava la sua isola che non c'è, la sua fonte di luce e pur negandolo e rifiutandolo aveva bisogno di lei.
“Toccami. Toccami sempre. Perché quando lo fai mi tocchi anche l’anima.”
Ma precipita tutto.
Un colpo di scena inaspettato, una rivelazione che porterà Neil a fuggire via allontanandosi da tutti, anche da Selene.
Sofferenza, dolore, distruzione e disperazione.
In tutto questo Player 2511 si prepara per il colpo finale, vuole vendetta a tutti i costi, senza esclusione di colpi.
Chi sarà?
Cosa succederà?
Riuscirà Neil a combattere la sua battaglia e vincerla?
Peter Pan nella favola originale sceglie Wendy…
Qui sceglierà la sua Trilli?
Non vi resta che leggerlo.
<<Ya pihi irakema>>
Questo libro è un mondo nuovo, unico è magico.
Non ho mai provato sensazioni così contrastanti leggendo un libro.
Sembra di stare sulle montagne russe.
Ho amato Neil e l’ho odiato. Ferisce troppe volte Selene, ma in realtà lo fa per tutelarla, perché si sente sbagliato. Perché lui ha il suo modo di amare, anzi non sa cosa voglia dire amare, non crede nell’amore e nonostante il dolore che causa alla sua perla con il suo atteggiamento, la ama come non ha mai amato nessuno. Perché Selene per Neil è una medicina che non cura le ferite ma ne lenisce le sofferenze, perché lei porta un po' di luce nel buio del suo animo.
Ho pianto e sperato, ho lottato con i personaggi catapultandomi nel loro mondo, nel loro dolore e nella loro vita, come se fossero persone reali, vivendo tutte le emozioni e le sensazioni sulla mia stessa pelle.
“Eravamo fuoco e cenere”
L’amore, la passione, la disperazione, la lotta, l’adrenalina e la speranza.
Neil e Selene ti entrano dentro il cuore, ed è difficile lasciarli andare.
Ringrazio Kira Shell per avermi fatto entrare in questa fiaba Dark, fantastica.
Recensione a cura di Anna Gigliotti
Essa è tanto stupida quanto pericolosa. Perché ci si deve calare in una parte senza mettere in conto una metamorfosi? Perché si pretende una determinata performance quando in realtà la propria volontà chiede umilmente altro? Considero dolorosa la parola "dicotomia", perché spiega una rigida divisione. Tu che leggi mi dirai (oltre le elucubrazioni alquanto discutibili) che bene/male è una dicotomia etica, e io allora ti risponderei cosa ne ricavi da essa. La gente, io stessa, quando sente la parola etica presuppone a qualche giusta ovvietà, ma è davvero giusto usare questa parola gratuitamente? Non bisognerebbe allontanare ogni parola che richiami ad un qualche strampalato assolutismo? Non dovremmo riflettere sulla trasparenza e quindi comprensione di questo insieme di fonemi?
Ho apprezzato tanto tutti i volumi, perché l'autrice è stata brava a destrutturare quelli che sono gli ideali di una società troppo "società". Adesso si vive per inerzia ed è più facile trovare qualcuno che compia un gesto filtrato da mille e mille burocrazie mentali standardizzate piuttosto che farsi educare dai propri sentimenti e magari filtrarli dopo aver conosciuto il contesto. Si finisce col guardare la propria consapevolezza ristagnare in una enorme pozzanghera di esperienza, che se la pesti è più corta dei centimetri del tuo plateau.
L'esperienza è una grande tacca di maturità, ma non ha profondità. Ti fa capire quanto ogni cosa abbia un valore e quanto avresti potuto ricavarne o perderne comportandoti diversamente. Ma ecco di nuovo l'etica, questa parolona importante che si unisce a mo' d'insalata per parlare di tutto e di ogni. E quando ne indossi una, non sia mai tu le vada contro! Che assurdità è mai modificarla?
Ma alla fine chi riceve la beffa? La società stessa, perché per quanto sia bella e variegata è come la fine di una guerra: né vincitori né vinti, perché la guerra non si evolve.
Avrei tanto voluto essere accanto a Neil quando ne aveva più bisogno per dirgli di trarre conforto dal fatto che è un fiore schiacciato e non il piede che lo ha calpestato, come disse Khalil Gibran.
Come avrei tanto voluto stare accanto a Selene nei momenti più critici per dirle quanto l'ammiravo e quanto mi ricordasse Antigone, quanto la sua bontà d'animo l'abbia resa libera sfidando il potere che il bambino con la maglia dell'Oklahoma City esercitava ancora sull'Incasinato.
Avrei voluto dire a Mia che gli schiaffi, le cicatrici, le lacrime versate e ingoiate da Neil avevano dei diritti su di lei, perché quando crei una famiglia automaticamente è come se stessi brevettando uno strumento, devi conoscerla. A fondo e bene. Senza intraprendere master o studiare lingue arcane, a volte è sufficiente solo osservare. Perché non basta non essere mai ingiusto per essere sempre innocente.
Ringrazio l'autrice, Kira Shell, perché questi libri sono delle preziosità, che hanno donato un po' di polvere di fata anche a me. Cerco di riporla nelle copertine, ma è troppo lucente per conservarla al chiuso, per cui la porto con me.
A chi non piacciono i libri troppo lunghi, le saghe, trilogie, sul serio... buttatevi!
La trilogia conta esattamente 1840 pagine, che, se spartite per una pagina ogni giorno si arriva a cinque anni e quindici giorni di lettura. Io direi che sono troppo poche anche per chi non ama particolarmente leggere. La prima volta che lo comincerete vi assicuro che non sarà l'unica.

Recensito in Italia il 25 maggio 2020
Essa è tanto stupida quanto pericolosa. Perché ci si deve calare in una parte senza mettere in conto una metamorfosi? Perché si pretende una determinata performance quando in realtà la propria volontà chiede umilmente altro? Considero dolorosa la parola "dicotomia", perché spiega una rigida divisione. Tu che leggi mi dirai (oltre le elucubrazioni alquanto discutibili) che bene/male è una dicotomia etica, e io allora ti risponderei cosa ne ricavi da essa. La gente, io stessa, quando sente la parola etica presuppone a qualche giusta ovvietà, ma è davvero giusto usare questa parola gratuitamente? Non bisognerebbe allontanare ogni parola che richiami ad un qualche strampalato assolutismo? Non dovremmo riflettere sulla trasparenza e quindi comprensione di questo insieme di fonemi?
Ho apprezzato tanto tutti i volumi, perché l'autrice è stata brava a destrutturare quelli che sono gli ideali di una società troppo "società". Adesso si vive per inerzia ed è più facile trovare qualcuno che compia un gesto filtrato da mille e mille burocrazie mentali standardizzate piuttosto che farsi educare dai propri sentimenti e magari filtrarli dopo aver conosciuto il contesto. Si finisce col guardare la propria consapevolezza ristagnare in una enorme pozzanghera di esperienza, che se la pesti è più corta dei centimetri del tuo plateau.
L'esperienza è una grande tacca di maturità, ma non ha profondità. Ti fa capire quanto ogni cosa abbia un valore e quanto avresti potuto ricavarne o perderne comportandoti diversamente. Ma ecco di nuovo l'etica, questa parolona importante che si unisce a mo' d'insalata per parlare di tutto e di ogni. E quando ne indossi una, non sia mai tu le vada contro! Che assurdità è mai modificarla?
Ma alla fine chi riceve la beffa? La società stessa, perché per quanto sia bella e variegata è come la fine di una guerra: né vincitori né vinti, perché la guerra non si evolve.
Avrei tanto voluto essere accanto a Neil quando ne aveva più bisogno per dirgli di trarre conforto dal fatto che è un fiore schiacciato e non il piede che lo ha calpestato, come disse Khalil Gibran.
Come avrei tanto voluto stare accanto a Selene nei momenti più critici per dirle quanto l'ammiravo e quanto mi ricordasse Antigone, quanto la sua bontà d'animo l'abbia resa libera sfidando il potere che il bambino con la maglia dell'Oklahoma City esercitava ancora sull'Incasinato.
Avrei voluto dire a Mia che gli schiaffi, le cicatrici, le lacrime versate e ingoiate da Neil avevano dei diritti su di lei, perché quando crei una famiglia automaticamente è come se stessi brevettando uno strumento, devi conoscerla. A fondo e bene. Senza intraprendere master o studiare lingue arcane, a volte è sufficiente solo osservare. Perché non basta non essere mai ingiusto per essere sempre innocente.
Ringrazio l'autrice, Kira Shell, perché questi libri sono delle preziosità, che hanno donato un po' di polvere di fata anche a me. Cerco di riporla nelle copertine, ma è troppo lucente per conservarla al chiuso, per cui la porto con me.
A chi non piacciono i libri troppo lunghi, le saghe, trilogie, sul serio... buttatevi!
La trilogia conta esattamente 1840 pagine, che, se spartite per una pagina ogni giorno si arriva a cinque anni e quindici giorni di lettura. Io direi che sono troppo poche anche per chi non ama particolarmente leggere. La prima volta che lo comincerete vi assicuro che non sarà l'unica.

prima volta che noto dei difetti sui libri ordinati su amazon,ma questa volta è in condizioni peggiori.

Recensito in Italia il 11 gennaio 2024
prima volta che noto dei difetti sui libri ordinati su amazon,ma questa volta è in condizioni peggiori.
