Bello, proprio bello.
L'idea alla base della storia permette all'autore di sviluppare una trama semplice ma al tempo stesso psicologicamente complessa, che ruota attorno ad una manciata di personaggi delineati con poche, efficaci pennellate. Una famiglia finto-perfetta nasconde ombre e scheletri (come del resto tutte le famiglie finto-perfette) che poco a poco vengono portati alla luce, sgretolando la facciata sorridente che li copre. L'autore denuda completamente i protagonisti e ne svela i lati nascosti più meschini e perversi, calcando la mano in modo crudo e privo di pietà; ed è proprio questo il bello del libro, il fatto che sia narrato senza filtri e senza falso buonismo, e che faccia vedere la realtà così com'è: tutto, tranne che perfetta. La famiglia della storia è solo una delle tante famiglie che popolano questa terra e ciascuno di noi potrebbe essere uno dei suoi componenti, un individuo fatto di lati buoni ma anche di lati cattivi, quali violenza, aggressività, pensieri malvagi, meschinità. Perciò, leggendo il libro ci si sente divisi in due: disgustati dalle azioni dei protagonisti, ma al contempo comprensivi per le stesse, poiché si ammette e si giustifica in qualche modo l'imperfezione e la debolezza umana.
Un noir che fa sobbalzare, dunque, ma anche riflettere e chiedersi da che parte si sta, cosa non ovvia come dovrebbe: si parteggia per l'aguzzino o per i colpevoli, il primo vittima delle azioni dei secondi, e i secondi vittime della propria natura?...
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Un noir che colpisce nel segno
Bello, proprio bello.L'idea alla base della storia permette all'autore di sviluppare una trama semplice ma al tempo stesso psicologicamente complessa, che ruota attorno ad una manciata di personaggi delineati con poche, efficaci pennellate. Una famiglia finto-perfetta nasconde ombre e scheletri (come del resto tutte le famiglie finto-perfette) che poco a poco vengono portati alla luce, sgretolando la facciata sorridente che li copre. L'autore denuda completamente i protagonisti e ne svela i lati nascosti più meschini e perversi, calcando la mano in modo crudo e privo di pietà; ed è proprio questo il bello del libro, il fatto che sia narrato senza filtri e senza falso buonismo, e che faccia vedere la realtà così com'è: tutto, tranne che perfetta. La famiglia della storia è solo una delle tante famiglie che popolano questa terra e ciascuno di noi potrebbe essere uno dei suoi componenti, un individuo fatto di lati buoni ma anche di lati cattivi, quali violenza, aggressività, pensieri malvagi, meschinità. Perciò, leggendo il libro ci si sente divisi in due: disgustati dalle azioni dei protagonisti, ma al contempo comprensivi per le stesse, poiché si ammette e si giustifica in qualche modo l'imperfezione e la debolezza umana.Un noir che fa sobbalzare, dunque, ma anche riflettere e chiedersi da che parte si sta, cosa non ovvia come dovrebbe: si parteggia per l'aguzzino o per i colpevoli, il primo vittima delle azioni dei secondi, e i secondi vittime della propria natura?...
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Recensito in Italia il 3 agosto 2014
Bello, proprio bello.
L'idea alla base della storia permette all'autore di sviluppare una trama semplice ma al tempo stesso psicologicamente complessa, che ruota attorno ad una manciata di personaggi delineati con poche, efficaci pennellate. Una famiglia finto-perfetta nasconde ombre e scheletri (come del resto tutte le famiglie finto-perfette) che poco a poco vengono portati alla luce, sgretolando la facciata sorridente che li copre. L'autore denuda completamente i protagonisti e ne svela i lati nascosti più meschini e perversi, calcando la mano in modo crudo e privo di pietà; ed è proprio questo il bello del libro, il fatto che sia narrato senza filtri e senza falso buonismo, e che faccia vedere la realtà così com'è: tutto, tranne che perfetta. La famiglia della storia è solo una delle tante famiglie che popolano questa terra e ciascuno di noi potrebbe essere uno dei suoi componenti, un individuo fatto di lati buoni ma anche di lati cattivi, quali violenza, aggressività, pensieri malvagi, meschinità. Perciò, leggendo il libro ci si sente divisi in due: disgustati dalle azioni dei protagonisti, ma al contempo comprensivi per le stesse, poiché si ammette e si giustifica in qualche modo l'imperfezione e la debolezza umana.
Un noir che fa sobbalzare, dunque, ma anche riflettere e chiedersi da che parte si sta, cosa non ovvia come dovrebbe: si parteggia per l'aguzzino o per i colpevoli, il primo vittima delle azioni dei secondi, e i secondi vittime della propria natura?...
L'idea alla base della storia permette all'autore di sviluppare una trama semplice ma al tempo stesso psicologicamente complessa, che ruota attorno ad una manciata di personaggi delineati con poche, efficaci pennellate. Una famiglia finto-perfetta nasconde ombre e scheletri (come del resto tutte le famiglie finto-perfette) che poco a poco vengono portati alla luce, sgretolando la facciata sorridente che li copre. L'autore denuda completamente i protagonisti e ne svela i lati nascosti più meschini e perversi, calcando la mano in modo crudo e privo di pietà; ed è proprio questo il bello del libro, il fatto che sia narrato senza filtri e senza falso buonismo, e che faccia vedere la realtà così com'è: tutto, tranne che perfetta. La famiglia della storia è solo una delle tante famiglie che popolano questa terra e ciascuno di noi potrebbe essere uno dei suoi componenti, un individuo fatto di lati buoni ma anche di lati cattivi, quali violenza, aggressività, pensieri malvagi, meschinità. Perciò, leggendo il libro ci si sente divisi in due: disgustati dalle azioni dei protagonisti, ma al contempo comprensivi per le stesse, poiché si ammette e si giustifica in qualche modo l'imperfezione e la debolezza umana.
Un noir che fa sobbalzare, dunque, ma anche riflettere e chiedersi da che parte si sta, cosa non ovvia come dovrebbe: si parteggia per l'aguzzino o per i colpevoli, il primo vittima delle azioni dei secondi, e i secondi vittime della propria natura?...
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