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Le parole lo sanno Copertina rigida – 10 marzo 2020
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa176 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreMondadori
- Data di pubblicazione10 marzo 2020
- Dimensioni14.7 x 2.4 x 22.4 cm
- ISBN-108804709332
- ISBN-13978-8804709336
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Dettagli prodotto
- Editore : Mondadori (10 marzo 2020)
- Lingua : Italiano
- Copertina rigida : 176 pagine
- ISBN-10 : 8804709332
- ISBN-13 : 978-8804709336
- Peso articolo : 460 g
- Dimensioni : 14.7 x 2.4 x 22.4 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 328,171 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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2° motivo: Alberto si espone emotivamente e spinge nel riflettere sul senso del qui e adesso, facendo considerazioni su quello che non viene apprezzato da una società che vive con l’orologio in mano.
In tanti corriamo dando per scontato gli affetti, le relazioni o avvenimenti. E tutto questo accade finché qualcosa non ci frena e ci obbliga a vivere il qui e adesso, e non agire con il pensiero già rivolto al futuro.
3° motivo: I personaggi sono concreti e reali e Alberto, protagonista assoluto, prende dalla vita tutto quello che gli rimane senza indugio. Potrebbe sembrare egoista, cinico, eppure, per amore di chi ama, si mette in ascolto rispettando i tempi e gli spazi degli altri.
I pochi personaggi che si incontrano durante la narrazione sono ben definiti e inseriti nei vari episodi della vita di Alberto. Fra tutti, ovviamente, c’è Flavia un delicato personaggio spalla che si muove fra le pagine, narrando una piccola parte della sua fragile vita che commuove profondamente, ma allo stesso tempo insinua qualche dubbio.
4° motivo: Il modo in cui i cinque sensi vengono utilizzati ai fini narrativi avviene tramite una meticolosa e originale esposizione. L’udito ascolta fra i silenzi le parole non dette; il tatto viene intenzionalmente limitato e contenuto; il gusto coglie il sapore delle piccole cose dimenticate o date per scontate; l’olfatto registra nuovi odori che evocano perduti ricordi e infine la vista percepisce i colori attraverso le emozioni.
5° motivo: Il valore che assumono le parole distinguendo, dove possibile, quelle pronunciate con sincerità o genuinità, da quelle usate per circostanza o dovere sociale. Ci sono parole che esprimono un concetto ma nella realtà ne raccontano un’altro (le famose parole non dette da scorgere fra le righe di un discorso), oppure la schietta trasparenza di alcune possono fare male, ma sono necessarie per diventare quel ponte che raggiunge l’altro interlocutore. Sono parole dette, scritte o lasciate nei pensieri. Parole fatte di paura e coraggio, malattia o vita, affetto e protezione, verità o omissione. Oppure ancora parole che accompagnano il riflesso del sole sulla superficie dell’acqua, il canto degli uccellini, il profumo della primavera e il destino di due persone che si incontrano su un’anonima panchina in un parco di Milano.
Le parole lo sanno, romanzo di Marco Franzoso, ha dentro una storia grande che fa da cornice ad altre grandi storie; una vita dentro l’altra come una matrioska. È come chi ha tanto da dire: una volta sbucciato della sua stessa pelle, non puoi più fermarlo.
Inizia tutto da Alberto che riceve una terribile notizia sulla sua salute. Alberto, un medico che si ammala. Lui sa bene come funziona quando ti dicono: andrà tutto bene, ce la farai, oggi ci sono tante cure, possiamo farcela.
Per questo e chissà quali altri motivi – che immaginiamo possano risiedere in quel lato più ombroso di noi – Alberto si scherma, si protegge, si mimetizza. Non vuole esser visto; in qualche modo vuole sparire, ha bisogno di tempo, ma per cosa non lo sa nemmeno lui.
Sta di fatto che acquista occhiali e bastone da cieco. Solo così si sente in qualche modo protetto, e soprattutto, sente di poter evitare sguardi e parole inutili. Mentre casa diventa stretta, Alberto trova rifugio in un parco pubblico. Lì scopre quanto a volte la vita sia assurda; lì incontra Flavia.
Anche Flavia si rifugia al parco. Anche Flavia ha da dire cose. Lei naturalmente lo crede cieco e forse proprio per questo motivo a un certo punto gli racconta cosa succede nella sua vita. Le scosse, le delusioni, le speranze. Per questo Alberto dopo l’iniziale diffidenza e chiusura, comincia a domandare, a essere affezionato a quegli incontri. Tutto cambia proprio nel momento peggiore della sua vita, quando ormai non c’è più nulla, solo i saluti. Fino a che tutto precipita.
È il destino, lo dicono in molti, anche Flavia; chi ci crede, chi no.
Tu ci credi?
-Jessica-
La recensione completa su Books Hunters Blog.
Voto 8
E allora le paure di Alberto (anche qui la coincidenza è inquietante, Alberto è un medico, la categoria che adesso sta pagando a caro prezzo il proprio senso del dovere) sono simili alle nostre. Li c'è la certezza della morte, Alberto sa di non avere scampo, ma i suoi pensieri son un pò come i nostri; pensa alla sua famiglia, alla vita stravolta da un giorno all'altro.
Lui ha una sola consolazione, Flavia, giovane madre dalla vita problematica che incontra ogni giorno in un parco, con cui condividere un'amicizia che diverrà sempre più forte fino a un epilogo inaspettato.
Noi adesso questa consolazione non possiamo averla.
Un libro davvero toccante che letto in questa delicata fase della nostra vita assume ancor più valore.