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La schiava ribelle Formato Kindle
Briseide, amante di Achille e custode dei suoi segreti
Troia è sotto assedio. Ogni giorno gli attacchi dei greci si abbattono implacabili contro le sue alte mura e nessuno sembra in grado di opporsi alla furia dei più valorosi tra loro, i micidiali guerrieri mirmidoni. Si dice che il loro re, il nobile Achille, sia il combattente più forte mai esistito. Il più veloce, il più impavido. E il più spietato. Quando viene privata della libertà e condotta al suo cospetto, Briseide sa di non essere più una principessa, ma una schiava. E, non aspettandosi clemenza, si aggrappa all’unica cosa che le resta: la sua dignità. Con il trascorrere delle giornate nell’accampamento di Achille, però, si accorge che la fama oscura che circonda il leggendario eroe non tiene conto dell’umanità che ogni tanto lascia trasparire, specialmente nei confronti dell’inseparabile Patroclo, il valoroso principe che lo affianca in ogni battaglia. E che il suo onore è pari alla sua abilità con la spada. Forse, nonostante il fato li abbia resi nemici, Achille e Briseide non sono poi così diversi. Forse uno spietato invasore e una principessa ridotta in schiavitù possono cambiare il corso della storia.
Schiava di un re. Padrona del proprio destino.
La storia mai raccontata di Briseide, Patroclo e Achille
«È un romanzo anticonvenzionale, a tratti esplicito, ma mai volgare. Il legame che unisce Achille, Briseide e Patroclo è speciale, un amore unico e bellissimo.»
«Ciò che rende questa riscrittura del mito interessante è lo spazio che viene lasciato al mondo interiore dei protagonisti e l’indagine che viene fatta del rapporto tra Achille, Patroclo e Briseide.»
«Eleonora Fasolino ha corso un bel rischio quando ha scelto di dare una propria versione del capolavoro immortale di Omero, ma il risultato, a mio parere, è eccellente.»
Eleonora Fasolino
Romana, classe 1992. Dopo la maturità classica, ha conseguito la laurea triennale in Lingue, culture, letterature e traduzione presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Lavora come editor e traduttrice.
- LinguaItaliano
- EditoreNewton Compton Editori
- Data di pubblicazione30 agosto 2022
- Dimensioni file2703 KB
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Dettagli prodotto
- ASIN : B0B78D9NK2
- Editore : Newton Compton Editori (30 agosto 2022)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 2703 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 305 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 15,362 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
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- n. 137 in Fiabe
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Genere: Retelling, Mitologia greca, romance
Voto: 5/☆
Prima di iniziare a leggere questa storia ho tergiversato molto, avevo paura di trovarmi dinanzi all’ennesimo retelling sulla mitologia greca, invece, mi sono trovata una piccola perla che è diventata subito la mia storia preferita.
Sin da quanto ne ho memoria sono stata una shipper di Briseide/Patroclo/Achille.
Eh lo so, può sembrar stano in un mondo in cui quasi tutto amano solo Patroclo e Achille però ho sempre pensato che questi tre personaggi fossero perfetti così.
Briseide e Achille
Pensando a questi tre personaggi ho sempre avuto la certezza che quello che unisce Briseide e Achille è l'amore più puro, l'ammirazione e la totale adorazione di Patroclo, mentre quel che unisce loro due è qualcosa di prettamente più fisico.
Simili nel carattere entrano spesso in contrasto, ma a Patroclo viene affidato il ruolo del mediatore e di riportare la calma laddove c'é tempesta.
Immaginate dunque la mia gioia quando mi sono ritrovata a leggere questo libro e tutto quello che ho sognato me lo sono ritrovato nero su bianco. Sono andata letteralmente al settimo celo!
Ma entriamo più approfonditamente nella storia. La narrazione avviene dal punto di vista di Briseide, una figura che nella mitologia è quella che noi oggi definiremo "il pretesto di trama" per far succedere qualcosa. Nel libro invece assume una sua dignità e tridimensionalità, invece di essere "il pacco regalo" che viene conteso tra Achille e Agamennone diventa una figura pensate, viva e reale.
In quanto donna del suo tempo, Briseide è divisa tra l'amore che prova per la sua terra e il dolore di essere fatta schiava, la paura del non avere più nessun diritto ( che già di perse da libera non erano molti ) e i sensi di colpa per ciò che prova inizialmente per Patroclo e poi per Achille.
Ma Briseide è anche perspicace, testarda e incredibilmente forte e tutti questi lati emergono all'interno della storia.
Comprende Patroclo e Achille molto più di quanto Patroclo e Achille sappiano fare e si insinua tra i due riuscendo a non essere né una rivale né un oggetto di contesta, ma adagiandosi tra i due, come se fosse un qualcosa ancora da plasmare ( ho apprezzato molto l'idea di una Briseide che si definisce non un corpo ma un'idea è stato molto bello ).
La trama resta fedele all'opera originale, i nodi che compongono l'opera omerica non vengono cambiati, ma il finale ha un sapore dolce-amaro, come lo può avere un lieto fine dopo la fine della guerra con i suoi lutti e le sue tristezze.
Lo stile dell'autrice è scorrevole ma poetico, attraverso Briseide si collega l'immagine della donna non libera ma schiava, le sue paure e le sue emozioni vengono delineate con precisione ma anche con la voluta incoerenza di chi, come Briseide, è divisa in due tra ciò che ama e ciò che dovrebbe amare, tra ciò che odia e ciò che dovrebbe odiare.
Personalmente è stato un libro rivelazione e l'ho amato dall'inizio alla fine.
Ho tirato un sospiro di sollievo quando mi son resa conto che non sarebbe stato come temevo, anzi anche lui, come speravo e come deve essere, ha un ruolo importante.
Seppur la storia sia in chiava nettamente moderna rispetto a ciò che siamo abituati a leggere solitamente, l'autrice ha fatto in modo di non sconvolgere tutto, rispettando le vicende del Re dei Mirmidoni e del suo amore verso Patroclo. L'unica inversione è stata quella di dare voce a Briseide, colei che tutti noi conosciamo come schiava di Achille, e ha fatto sì che non la si vedesse più soltanto come tale, ma come DONNA.
Anche se qualche volta sembrava che fosse lei a prendere il sopravvento su Achille, mettendo Patroclo di tanto in tanto in disparte (lo so, sono troppo pignola su questa cosa) ma mi è piaciuto leggere di lei come una donna coraggiosa, che ha saputo conquistare il cuore di due uomini, riuscendo poi ad amarli entrambi.
Diciamo che per quanto riguarda la morte di Achille, mi aspettavo qualche pagina in più dove veniva spiegato cosa sentisse lei dato l'amore che la donna provava per lui, invece ho trovato questo capitolo scritto in modo troppo frettoloso. In compenso, però, l'epilogo è stato capace di farmi emozionare. È stato quel tocco in più che mi ha fatto concludere la lettura con il cuore pieno e abbastanza soddisfatto.
Che altro dire, la penna di Eleonora Fasolino cattura nel modo giusto, con questo romanzo riesce a trasportarci in quel mondo che, probabilmente, non vedevamo da quando eravamo ragazzini. E lo fa in modo semplice, dolce ed elegante. Il modo giusto per narrare determinate storie.