Devo ammettere di avere una predilezione per i gialli e De Giovanni è un autore che apprezzo particolarmente in quanto difficilmente “sbaglia” un romanzo; questo nuovo scritto della serie “I Bastardi di Pizzofalcone” si conferma un ottimo lavoro che si legge con curiosità crescente ed avidità.
Ovviamente un omicidio è alla base della trama e tutto ha inizio quando viene scoperto un cadavere, riverso a faccia in giù, nella sua officina con indosso una tuta da meccanico; sul retro della testa si allarga una macchia scura che continua sul pavimento. Nel locale poco illuminato da un neon al centro del soffitto, ci sono solo un’automobile rossa sollevata su un ponte e una motocicletta di grossa cilindrata con il motore parzialmente smontato, che non sembrano nemmeno in riparazione tanto sono pulite e luccicanti.
La scena del crimine è stranamente pulita e in ordine, non c’è alcun segno di colluttazione, non uno sbaffo di grasso, una macchia d’olio o un attrezzo fuori posto e, del tutto, priva di indizi utili.
Nonostante tutto la vita apparentemente anonima della vittima e la pulizia asettica della scena del crimine, pagina dopo pagina, ognuno dei Bastardi proverà ad andare oltre l’apparenza e apporterà il proprio contributo all’indagine, ripercorrendo, a ritroso, la vita della vittima, fino alle radici di una solitudine lontana, di un rancore mai sopito, di una voglia di riscatto mortale.
La struttura narrativa, strada facendo, si sovrappone a se stessa intrecciando presente e passato, dolore, rancore, amore e compassione che danzano prepotentemente tra le pagine del romanzo; il bene e il male si sovrappongono fino a divenire la medesima cosa, si separano e si ritrovano per dar vita ad un incontro mortale che trova pace solo grazie alle ali benevole di un angelo, un angelo diverso dal solito, incompiuto, zoppo, malfermo, ma che rimane lì, nonostante tutto.
Anche in questo nuovo lavoro i Bastardi tengono fede al proprio essere “antieroi” e “anticonvenzionali” con ognuno le proprie luci ed ombre, ma sempre positivi e, nelle storie, spicca, come anticipato dal titolo, la figura degli Angeli intesi come coloro che risolvono, aggiustano, aiutano; ogni Bastardo ha il suo “angelo” o in un compagno o in un’amicizia.
Questo romanzo di De Giovanni è molto più che un semplice Giallo, è un punto di riflessione sul nostro tempo, sull’avidità, sulla ricerca spasmodica della perfezione che viene “surclassata” dalla figura degli angeli comuni, imperfetti, malandati che salvano, amano, proteggono e si prendono cura degli altri.
Come ho detto anche questo romanzo si legge in un attimo, con piacere ed avidità, quindi 5 stelle sono più che meritate.
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Recensioni con immagini
Maurizio De Giovanni Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone Einaudi Stile Libero
Libro dell'autore de i Bastardi di Pizzofalcone, da cui sono state tratte diverse fiction, in questo libro tutto si svolge su un assassinio di un meccanico di auto e moto d'epoca Ferdinando detto Nando Iaccarino, ucciso con una chiave inglese, in seguito pulita per metà con una precisione meticolosa senza lasciare impronte digitali. Toccherà agli angeli capire il movente e il perché anche perché il meccanico viveva da solo e l'unica figlia dalle deduzioni di Ottavia Calabrese la vicesovrintendente non di curava molto del padre, se avete visto la serie ho letto altri libri questo thriller non vi deluderà.
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