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Danza Macabra: Un ballo nel fantastico sui passi di Stephen King Formato Kindle
L’idea, insomma, è provare a raccontare le nostre debolezze di esseri umani, e il modo in cui gli scrittori di letteratura fantastica le hanno viste e restituite. Capire le nostre paure, anche, che si inanellano indietro nel tempo fino alla paura più antica, quella che separa il bene e il male, l’ordine e il caos, l’apollineo e il dionisiaco.
- LinguaItaliano
- EditoreBompiani
- Data di pubblicazione22 settembre 2021
- Dimensioni file1454 KB
Dettagli prodotto
- ASIN : B09FY39C1Y
- Editore : Bompiani (22 settembre 2021)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 1454 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 165 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 223,200 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
- n. 715 in Saggi (Kindle Store)
- n. 5,789 in Saggi (Libri)
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Una collaborazione fantastica tra Arduino e Lipperini (lui con la parte saggistica, lei con i suoi racconti brevi e chirurgici), un grido d'amore nei confronti della narrativa di genere, e una protesta alla tendenza generale italiana di considerare letteratura soltanto ciò che, attraverso la finzione dei racconti o i reportage, parla del vero.
Concordo sul fatto che il panorama letterario italiano tenda a trovare più interessante la letteratura realista (che sia poi tutta veramente realistica, se ne può pure parlare), a discapito di quella fantastica.
Il libro analizza, invece, come horror, fantascienza e fantasy siamo molto ancorati nella realtà. E lo fa bene, a mio parere.
Per questo lo consiglio.
Arduino e la Lipperini ci accompagnano nell’osservazione di come siano cambiate le figure dell’horror dopo la classificazione di King. E la sensazione è che in verità sia cambiata la provenienza della paura, non più generata da “fuori” (il diavolo, i fantasmi, le streghe, la Cosa) ma una paura che venga da “dentro” di noi, dall’interno del nostro corpo e dalla nostra mente. E così le figure che tanto ci spaventavano sono state addomesticate dalla letteratura, dal cinema, dai fumetti, e oggi ci somigliano addirittura nelle loro ansie e nella loro volontà di essere simili a noi, di essere accettati, di risolvere i loro conflitti.
Ma la fantasia continua a muoversi verso forme sempre diverse eppure sempre uguali, perché alla fine le paure dell’essere umano sono sempre le stesse da millenni: vivere, morire, scomparire, non lasciare nulla oltre il nostro corpo. E finché queste paure esisteranno anche la letteratura horror continuerà a vivere, nutrendosi di nuovi timori a seconda dei vari cambiamenti della società. Perché consiglio questo piccolo saggio? Perché è ben scritto, scorrevole, mai noioso; perché mi ha fatto spesso sorridere mostrandomi i vari cambiamenti a cui abbiamo assistito senza rendercene conto; perché ha proseguito in maniera egregia lo studio iniziato da King, definendo nuove figure e nuove paure. E, non ultimo, perché Loredana Lipperini ci delizia con quattro racconti horror molto brevi ma vi assicuro intensi! Un gioiellino per tutti gli amanti del maestro e anche per chi ama semplicemente parlare di letteratura e scoprirne i suoi segreti.
Arduino e la Lipperini ci accompagnano nell’osservazione di come siano cambiate le figure dell’horror dopo la classificazione di King. E la sensazione è che in verità sia cambiata la provenienza della paura, non più generata da “fuori” (il diavolo, i fantasmi, le streghe, la Cosa) ma una paura che venga da “dentro” di noi, dall’interno del nostro corpo e dalla nostra mente. E così le figure che tanto ci spaventavano sono state addomesticate dalla letteratura, dal cinema, dai fumetti, e oggi ci somigliano addirittura nelle loro ansie e nella loro volontà di essere simili a noi, di essere accettati, di risolvere i loro conflitti.
Ma la fantasia continua a muoversi verso forme sempre diverse eppure sempre uguali, perché alla fine le paure dell’essere umano sono sempre le stesse da millenni: vivere, morire, scomparire, non lasciare nulla oltre il nostro corpo. E finché queste paure esisteranno anche la letteratura horror continuerà a vivere, nutrendosi di nuovi timori a seconda dei vari cambiamenti della società. Perché consiglio questo piccolo saggio? Perché è ben scritto, scorrevole, mai noioso; perché mi ha fatto spesso sorridere mostrandomi i vari cambiamenti a cui abbiamo assistito senza rendercene conto; perché ha proseguito in maniera egregia lo studio iniziato da King, definendo nuove figure e nuove paure. E, non ultimo, perché Loredana Lipperini ci delizia con quattro racconti horror molto brevi ma vi assicuro intensi! Un gioiellino per tutti gli amanti del maestro e anche per chi ama semplicemente parlare di letteratura e scoprirne i suoi segreti.
In sostanza, fare da filtro fra quello che possiamo interiorizzare senza pericolo e quello di cui dobbiamo sbarazzarci.
Raccontare, cioè, la paura numero uno: la forma del cadavere sotto il lenzuolo.
Il nostro cadavere.
Il motivo per cui chi scrive fantastico ha sempre goduto di scarsa considerazione, dice ancora King, è proprio questo: è perché affronta la prova generale della nostra morte.”
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Appena ho visto questo saggio di @giovanniarduino666 e @loredanalipperini su #StephenKing ho subito drizzato le orecchie e ringrazio tantissimo @libribompiani per la copia
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Non si tratta di un vero e proprio saggio infatti gli autori lo definiscono "un ballo nel mondo del fantastico", un ballo fatto da una persona che ha tradotto a lungo le sue opere e un'altra che le legge e rilegge ogni giorno da numerosi anni
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Perché questo volume ha catturato la mia attenzione? Perché, come alcuni di voi già sapranno, lo stesso King ha scritto anni fa un suo saggio (chiamato appunto #DanseMacabre) dove ripercorreva tutti gli archetipi del genere horror fermandosi però agli anni 80. Ma cosa è successo nel genere horror, nel mondo del fantastico e del distopico dal 1981 (data della prima edizione americana di danse macabre) ad oggi? E' ciò che provano a raccontarci i due autori in questo saggio rendendolo davvero molto interessante, una chicca che non può mancare agli appassionati del settore! Sono tanti i riferimenti ad altre opere che tanto amiamo (come il trono di spade, Lovecraft, Frankenstein e tanti altri), stralci di opere di King che ci guidano durante questo ballo e ci dettano i tempi con citazioni meravigliose.
Oltre quella che ho scelto per questo post mi è piaciuta tanto anche questa:
"Il realismo, ammesso che la distinzione abbia ancora un senso, mostra il nostro volto, il fantastico anche.
Ma lo deforma, e forse, così, ne coglie quel che non sappiamo vedere."
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Vi ispira? Lo avete letto o lo leggereste?