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Danza Macabra: Un ballo nel fantastico sui passi di Stephen King Formato Kindle

4,9 4,9 su 5 stelle 5 voti

A unire la parte maschile e quella femminile di questo libro è Stephen King. La parte maschile conosce a fondo la sua opera, e l’ha anche tradotta a lungo. Quella femminile lo legge, anzi, lo rilegge ogni giorno. Questo non è un vero e proprio saggio né tantomeno un’elencazione di titoli e autori. L’idea è capire cosa ne è degli archetipi che Stephen King rintracciò in Danse Macabre: Vampiri, Licantropi, Cose Senza Nome, Fantasmi, che nel frattempo hanno assunto nuove forme, e la leggenda dell’Uncino. Storie sussurrate di bocca in bocca, o di tastiera in tastiera, storie antiche quanto la nostra paura, che mutano aspetto e non cambiano mai.
L’idea, insomma, è provare a raccontare le nostre debolezze di esseri umani, e il modo in cui gli scrittori di letteratura fantastica le hanno viste e restituite. Capire le nostre paure, anche, che si inanellano indietro nel tempo fino alla paura più antica, quella che separa il bene e il male, l’ordine e il caos, l’apollineo e il dionisiaco.
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Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B09FY39C1Y
  • Editore ‏ : ‎ Bompiani (22 settembre 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 1454 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 165 pagine
  • Recensioni dei clienti:
    4,9 4,9 su 5 stelle 5 voti

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Loredana Lipperini
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Recensioni clienti

4,9 su 5 stelle
4,9 su 5
5 valutazioni globali
Blog Inchiostro e Parole
4 Stelle
Blog Inchiostro e Parole
Giovanni Arduino è stato per anni traduttore di Stephen King. Loredana Lipperini, invece, una sua grande lettrice. Due scrittori perfetti, quindi, per riprendere il discorso iniziato dal maestro nel suo saggio “Danse Macabre”, quarant’anni fa. Attraverso l’osservazione della nuova letteratura, del cinema, delle serie tv, dei fumetti, i due autori ci accompagnano nello studio di cosa è l’horror e soprattutto di come sia cambiato in questi decenni. Di come si sia adeguato alle nostre nuove paure, generate dalla società contemporanea, e le abbia sfruttate per creare nuove spaventose figure.Arduino e la Lipperini ci accompagnano nell’osservazione di come siano cambiate le figure dell’horror dopo la classificazione di King. E la sensazione è che in verità sia cambiata la provenienza della paura, non più generata da “fuori” (il diavolo, i fantasmi, le streghe, la Cosa) ma una paura che venga da “dentro” di noi, dall’interno del nostro corpo e dalla nostra mente. E così le figure che tanto ci spaventavano sono state addomesticate dalla letteratura, dal cinema, dai fumetti, e oggi ci somigliano addirittura nelle loro ansie e nella loro volontà di essere simili a noi, di essere accettati, di risolvere i loro conflitti.Ma la fantasia continua a muoversi verso forme sempre diverse eppure sempre uguali, perché alla fine le paure dell’essere umano sono sempre le stesse da millenni: vivere, morire, scomparire, non lasciare nulla oltre il nostro corpo. E finché queste paure esisteranno anche la letteratura horror continuerà a vivere, nutrendosi di nuovi timori a seconda dei vari cambiamenti della società. Perché consiglio questo piccolo saggio? Perché è ben scritto, scorrevole, mai noioso; perché mi ha fatto spesso sorridere mostrandomi i vari cambiamenti a cui abbiamo assistito senza rendercene conto; perché ha proseguito in maniera egregia lo studio iniziato da King, definendo nuove figure e nuove paure. E, non ultimo, perché Loredana Lipperini ci delizia con quattro racconti horror molto brevi ma vi assicuro intensi! Un gioiellino per tutti gli amanti del maestro e anche per chi ama semplicemente parlare di letteratura e scoprirne i suoi segreti.
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Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 8 dicembre 2021
"Gli illusionisti attirano la vostra attenzione sulla mano sinistra e compiono il trucco con la destra. E voi lo sapete", tratto dal capitolo finale del libro, Un'isola che c'è.
Una collaborazione fantastica tra Arduino e Lipperini (lui con la parte saggistica, lei con i suoi racconti brevi e chirurgici), un grido d'amore nei confronti della narrativa di genere, e una protesta alla tendenza generale italiana di considerare letteratura soltanto ciò che, attraverso la finzione dei racconti o i reportage, parla del vero.
Concordo sul fatto che il panorama letterario italiano tenda a trovare più interessante la letteratura realista (che sia poi tutta veramente realistica, se ne può pure parlare), a discapito di quella fantastica.
Il libro analizza, invece, come horror, fantascienza e fantasy siamo molto ancorati nella realtà. E lo fa bene, a mio parere.
Per questo lo consiglio.
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Recensito in Italia il 29 novembre 2021
Giovanni Arduino è stato per anni traduttore di Stephen King. Loredana Lipperini, invece, una sua grande lettrice. Due scrittori perfetti, quindi, per riprendere il discorso iniziato dal maestro nel suo saggio “Danse Macabre”, quarant’anni fa. Attraverso l’osservazione della nuova letteratura, del cinema, delle serie tv, dei fumetti, i due autori ci accompagnano nello studio di cosa è l’horror e soprattutto di come sia cambiato in questi decenni. Di come si sia adeguato alle nostre nuove paure, generate dalla società contemporanea, e le abbia sfruttate per creare nuove spaventose figure.
Arduino e la Lipperini ci accompagnano nell’osservazione di come siano cambiate le figure dell’horror dopo la classificazione di King. E la sensazione è che in verità sia cambiata la provenienza della paura, non più generata da “fuori” (il diavolo, i fantasmi, le streghe, la Cosa) ma una paura che venga da “dentro” di noi, dall’interno del nostro corpo e dalla nostra mente. E così le figure che tanto ci spaventavano sono state addomesticate dalla letteratura, dal cinema, dai fumetti, e oggi ci somigliano addirittura nelle loro ansie e nella loro volontà di essere simili a noi, di essere accettati, di risolvere i loro conflitti.
Ma la fantasia continua a muoversi verso forme sempre diverse eppure sempre uguali, perché alla fine le paure dell’essere umano sono sempre le stesse da millenni: vivere, morire, scomparire, non lasciare nulla oltre il nostro corpo. E finché queste paure esisteranno anche la letteratura horror continuerà a vivere, nutrendosi di nuovi timori a seconda dei vari cambiamenti della società. Perché consiglio questo piccolo saggio? Perché è ben scritto, scorrevole, mai noioso; perché mi ha fatto spesso sorridere mostrandomi i vari cambiamenti a cui abbiamo assistito senza rendercene conto; perché ha proseguito in maniera egregia lo studio iniziato da King, definendo nuove figure e nuove paure. E, non ultimo, perché Loredana Lipperini ci delizia con quattro racconti horror molto brevi ma vi assicuro intensi! Un gioiellino per tutti gli amanti del maestro e anche per chi ama semplicemente parlare di letteratura e scoprirne i suoi segreti.
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4,0 su 5 stelle Blog Inchiostro e Parole
Recensito in Italia il 29 novembre 2021
Giovanni Arduino è stato per anni traduttore di Stephen King. Loredana Lipperini, invece, una sua grande lettrice. Due scrittori perfetti, quindi, per riprendere il discorso iniziato dal maestro nel suo saggio “Danse Macabre”, quarant’anni fa. Attraverso l’osservazione della nuova letteratura, del cinema, delle serie tv, dei fumetti, i due autori ci accompagnano nello studio di cosa è l’horror e soprattutto di come sia cambiato in questi decenni. Di come si sia adeguato alle nostre nuove paure, generate dalla società contemporanea, e le abbia sfruttate per creare nuove spaventose figure.
Arduino e la Lipperini ci accompagnano nell’osservazione di come siano cambiate le figure dell’horror dopo la classificazione di King. E la sensazione è che in verità sia cambiata la provenienza della paura, non più generata da “fuori” (il diavolo, i fantasmi, le streghe, la Cosa) ma una paura che venga da “dentro” di noi, dall’interno del nostro corpo e dalla nostra mente. E così le figure che tanto ci spaventavano sono state addomesticate dalla letteratura, dal cinema, dai fumetti, e oggi ci somigliano addirittura nelle loro ansie e nella loro volontà di essere simili a noi, di essere accettati, di risolvere i loro conflitti.
Ma la fantasia continua a muoversi verso forme sempre diverse eppure sempre uguali, perché alla fine le paure dell’essere umano sono sempre le stesse da millenni: vivere, morire, scomparire, non lasciare nulla oltre il nostro corpo. E finché queste paure esisteranno anche la letteratura horror continuerà a vivere, nutrendosi di nuovi timori a seconda dei vari cambiamenti della società. Perché consiglio questo piccolo saggio? Perché è ben scritto, scorrevole, mai noioso; perché mi ha fatto spesso sorridere mostrandomi i vari cambiamenti a cui abbiamo assistito senza rendercene conto; perché ha proseguito in maniera egregia lo studio iniziato da King, definendo nuove figure e nuove paure. E, non ultimo, perché Loredana Lipperini ci delizia con quattro racconti horror molto brevi ma vi assicuro intensi! Un gioiellino per tutti gli amanti del maestro e anche per chi ama semplicemente parlare di letteratura e scoprirne i suoi segreti.
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Recensito in Italia il 14 novembre 2022
“Qual è, secondo King, il compito di uno scrittore dell’orrore?
In sostanza, fare da filtro fra quello che possiamo interiorizzare senza pericolo e quello di cui dobbiamo sbarazzarci.
Raccontare, cioè, la paura numero uno: la forma del cadavere sotto il lenzuolo.
Il nostro cadavere.
Il motivo per cui chi scrive fantastico ha sempre goduto di scarsa considerazione, dice ancora King, è proprio questo: è perché affronta la prova generale della nostra morte.”
.
Appena ho visto questo saggio di @giovanniarduino666 e @loredanalipperini su #StephenKing ho subito drizzato le orecchie e ringrazio tantissimo @libribompiani per la copia
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Non si tratta di un vero e proprio saggio infatti gli autori lo definiscono "un ballo nel mondo del fantastico", un ballo fatto da una persona che ha tradotto a lungo le sue opere e un'altra che le legge e rilegge ogni giorno da numerosi anni
.
Perché questo volume ha catturato la mia attenzione? Perché, come alcuni di voi già sapranno, lo stesso King ha scritto anni fa un suo saggio (chiamato appunto #DanseMacabre) dove ripercorreva tutti gli archetipi del genere horror fermandosi però agli anni 80. Ma cosa è successo nel genere horror, nel mondo del fantastico e del distopico dal 1981 (data della prima edizione americana di danse macabre) ad oggi? E' ciò che provano a raccontarci i due autori in questo saggio rendendolo davvero molto interessante, una chicca che non può mancare agli appassionati del settore! Sono tanti i riferimenti ad altre opere che tanto amiamo (come il trono di spade, Lovecraft, Frankenstein e tanti altri), stralci di opere di King che ci guidano durante questo ballo e ci dettano i tempi con citazioni meravigliose.
Oltre quella che ho scelto per questo post mi è piaciuta tanto anche questa:


"Il realismo, ammesso che la distinzione abbia ancora un senso, mostra il nostro volto, il fantastico anche.
Ma lo deforma, e forse, così, ne coglie quel che non sappiamo vedere."
.
Vi ispira? Lo avete letto o lo leggereste?
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