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La prossima volta il fuoco Formato Kindle
- LinguaItaliano
- EditoreFandango Libri
- Data di pubblicazione20 febbraio 2020
- Dimensioni file1315 KB
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Dettagli prodotto
- ASIN : B084RNSKJG
- Editore : Fandango Libri (20 febbraio 2020)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 1315 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 72 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 26,097 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
- n. 12 in Studi sugli afro-americani
- n. 380 in Studi culturali e sociali (Kindle Store)
- n. 3,664 in Studi culturali e sociali (Libri)
- Recensioni dei clienti:
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Baldwin parla anche di religioni, diverse, che dividono e non uniscono, perché ognuno ha il suo credo, il proprio dio e se non la pensi così allora non sei degno dell'amore e dell'aiuto che potrei darti. Ha parlato di altri popoli che hanno dovuto subire odio, violenze, umiliazioni, come gli ebrei e gli indiani.
Questo libro è potente. Sono convinta che le parole abbiano potere e questo libro ne ha davvero tanto! Se potessi obbligherei tutti a leggerlo. Perché non si portano certi scritti nelle scuole? Dovrebbe essere inserito, per educare la prossima generazione all'uguaglianza, per abbattere i muri riscrivere gli errori che i nostri padri hanno commesso.
"La prossima volta il fuoco" è un libro di James Baldwin pubblicato per la prima volta nel 1963. Sono passati 57 anni dalla prima pubblicazione di questo libro e, nonostante ciò, non molte cose sono cambiate. Nell'anno dell'assassinio di George Floyd e delle innumerevoli manifestazioni organizzate da Black Lives Matter non si può ignorare quella che è stata la letteratura di denuncia prodotta fino ad oggi, soprattutto per coloro che hanno volontà di comprendere meglio la complessa realtà che ci circonda.
"La prossima volta il fuoco" contiene due lettere scritte da Baldwin: la prima indirizzata al nipote, la seconda è una lettera aperta che proviene dalla stessa coscienza di Baldwin. Entrambe dense di elementi autobiografici, delineano perfettamente la condizione degli afroamericani nella seconda metà del Novecento, denunciando il profondo razzismo della società americana.
Baldwin, tuttavia, non si limita ad accusare i bianchi, ma analizza profondamente anche quella che è la risposta nera al razzismo, in particolare esaminando l'operato di Elijah Muhammed, leader dell'epoca della Nation of Islam. Baldwin, a differenza di Elijah e di Malcom X, non auspica la distruzione del bianco, ma il superamento dell'odio grazie all'amore, inteso come "un modo di essere, o uno stato di grazia; non intendo l'infantile aspirazione degli americani alla felicità, ma l'aspirazione universale e irresistibile a cercare, osare ed evolversi.".
Seppur breve, "La prossima volta il fuoco" è talmente denso di spunti di riflessione e aspetti da approfondire che di certo non è una lettura facile. Ma, come tutte le letture non semplici, è necessario al fine di ragionare su un tema di così prepotente attualità come quello del razzismo.
"La prossima volta il fuoco" è un libro di James Baldwin pubblicato per la prima volta nel 1963. Sono passati 57 anni dalla prima pubblicazione di questo libro e, nonostante ciò, non molte cose sono cambiate. Nell'anno dell'assassinio di George Floyd e delle innumerevoli manifestazioni organizzate da Black Lives Matter non si può ignorare quella che è stata la letteratura di denuncia prodotta fino ad oggi, soprattutto per coloro che hanno volontà di comprendere meglio la complessa realtà che ci circonda.
"La prossima volta il fuoco" contiene due lettere scritte da Baldwin: la prima indirizzata al nipote, la seconda è una lettera aperta che proviene dalla stessa coscienza di Baldwin. Entrambe dense di elementi autobiografici, delineano perfettamente la condizione degli afroamericani nella seconda metà del Novecento, denunciando il profondo razzismo della società americana.
Baldwin, tuttavia, non si limita ad accusare i bianchi, ma analizza profondamente anche quella che è la risposta nera al razzismo, in particolare esaminando l'operato di Elijah Muhammed, leader dell'epoca della Nation of Islam. Baldwin, a differenza di Elijah e di Malcom X, non auspica la distruzione del bianco, ma il superamento dell'odio grazie all'amore, inteso come "un modo di essere, o uno stato di grazia; non intendo l'infantile aspirazione degli americani alla felicità, ma l'aspirazione universale e irresistibile a cercare, osare ed evolversi.".
Seppur breve, "La prossima volta il fuoco" è talmente denso di spunti di riflessione e aspetti da approfondire che di certo non è una lettura facile. Ma, come tutte le letture non semplici, è necessario al fine di ragionare su un tema di così prepotente attualità come quello del razzismo.