PREMESSADunque dunque. Finalmente dopo lunghissima e faticosa attesa è arrivato il quarto capitolo di questo bellissima saga. Salani col ritardo natalizio ci ha dato il colpo di grazia, ma ora… ci siamo.LE FILA DEL DISCORSO.... DOVE ERAVAMO RIMASTI?Risolto il clamoroso e difficile caso dello Squartatore di Shakclewell, i nostri ne sono usciti coperti di gloria ma acciaccati tanto nel fisico (sono stati entrambe feriti) quanto nello spirito (Cormoran aveva addirittura licenziato Robin per punirla delle sue avventatezze… ma anche e soprattutto per proteggerla). Robin, ignara che Matthew (il suo fidanzato) avesse ostacolato i contatti con Strike dopo il licenziamento (e privandola della sua ragione di vita, la carriera investigativa) lo accompagna all’altare.Strike nelle ultimissime pagine di “La via del male” entrava in chiesa per partecipare alle nozze, risollevando il morale di Robin che tuttavia, sebbene confusa, pronunciava il Sì fatidico.OPINIONI SPARSE SU BIANCO LETALEBene, Bianco Letale non si perde in ciance e ci riporta immediatamente in questo contesto. È incredibile come la Rowling riesca a gestire situazioni emotive complicate in modo così credibile e coerente. Caratterizza i suoi personaggi presentandoci i loro pensieri, le loro emozioni e aspettative senza mai una nota stonata. Dopo tre libri siamo decisamente affezionati ai protagonisti, li conosciamo bene e li comprendiamo. Questo cammino prosegue nelle 700 pagine del romanzo, sfaccettando ulteriormente le vite dei due detective, aggiungendo spessore al loro rapporto professionale e soprattutto umano. La bravura con cui la scrittrice riesce a modulare l’intensità della loro relazione è il contrappunto ideale alla crime-story; utile per stemperare la tensione e creare empatia e vicinanza coi personaggi.L’aspetto investigativo è avvincente come e più dei precedenti; la lunghezza del testo (che non ci dispiace affatto), è perfettamente funzionale al dipanarsi della trama e alla ricostruzione dell’intricato puzzle investigativo. La Rowling ci ha abituati a mosaici precisi, complessi e straordinariamente convincenti sin dai tempi di Potter & Co. Bianco Letale in questo senso non delude affatto. Risulta forse meno “pesante” per lo stomaco, rispetto alle vicende del serial killer precedente (e non dispiace!), ma non meno avvincente e ricco di tensione.Disapprovo invece la scelta editoriale (non solo di Salani) di rompere con la veste grafica dei volumi precedenti.Nel complesso Letal White si definisce un acquisto obbligato per tutti gli appassionati della serie, ma anche per i cultori del giallo in generale. Qui ne abbiamo un esempio luminoso!Buona lettura e…. a rileggerci!