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Idda (Einaudi. Stile libero big) Formato Kindle

4,0 4,0 su 5 stelle 588 voti

Alessandra è una biologa che insegna a Parigi, dove abita con Pierre. Da anni non va nel Salento, il luogo in cui è nata e che ha lasciato dopo un evento drammatico, perché non riesce a fare i conti con le ombre della sua famiglia. Quando Annie, l'anziana madre di Pierre, è ricoverata in una clinica perché sta progressivamente perdendo la memoria, Alessandra è costretta a rimettere tutto in discussione. Chi siamo quando pezzi interi della nostra vita scivolano via? Che cosa resta di noi? Svuotando la casa della suocera, che deve essere messa in vendita, Alessandra entra nell'universo di questa stenodattilografa degli anni Quaranta, e pian piano ne riscostruisce la quotidianità, come fosse l'unico modo per sapere chi era, adesso che smarrendosi Annie sembra essere diventata un'altra. Nel rapporto con lei, ogni giorno piú intimo, Alessandra si sente dopo tanto tempo di nuovo figlia, e d'improvviso riaffiorano le parole dell'infanzia e i ricordi che aveva soffocato. È grazie a idda, ad Annie, che ora può affrontarli, tornando là dove tutto è cominciato. Bisogna attraversare le macerie, recuperare la propria storia, per scoprire che l'amore sopravvive all'oblio.

«La dottoressa ha detto che l'unica frase che non scompare mai è "ti amo"; è quella che scelgono i suoi pazienti quando chiede loro di scrivere su un foglio la frase che preferiscono, anche se della propria esistenza non ricordano piú nulla. È come se solo l'amore potesse ancora tenerli in vita».

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Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B07MQC7WTV
  • Editore ‏ : ‎ EINAUDI (22 gennaio 2019)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 585 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 201 pagine
  • Recensioni dei clienti:
    4,0 4,0 su 5 stelle 588 voti

Informazioni sull'autore

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Michela Marzano
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Recensioni clienti

4 su 5 stelle
4 su 5
588 valutazioni globali
Noi, la nostra memoria
4 Stelle
Noi, la nostra memoria
Che cosa rimane di noi, quando l'età avanzata porta con sè la malattia che ottunde il cervello e distrugge i ricordi? L'ultima fatica letteraria di Michela Marzano tenta di rispondere a questa domanda non da poco, e lo fa da par suo, con una bella storia commovente sulla vecchiaia, sulle questioni irrisolte della nostra esistenza che, come fiumi carsici, spariscono per poi riemergere in maniera prepotente, perché dobbiamo dare una soluzione a ciò che è rimasto in sospeso. Il passato ritorna, sempre. Quello che rimane, alla fine, è il potere salvifico dell'amore, l'amore è quello per cui vale la pena vivere e soffrire, in questo breve passaggio che è la nostra vita. Di grande attualità e chiarezza espositiva il tema della malattia neurodegenerativa, attraverso le parole della dottoressa Brun apprendiamo come si comporta il cervello, quando viene attaccato nella sua funzionalità. Il linguaggio è semplice, ma efficace, la storia ben costruita. Funzionano meno, secondo me, i capitoli ambientati in Salento, mi sembra che la storia del passato di Ale diventi troppo prevedibile, con personaggi caratterizzati in maniera approssimativa (ad es. la figura della zia zitella ed acida, uno stereotipo veramente inaccettabile per l'intelligenza dell'autrice). Ma il racconto rimane valido, per il ritratto commosso che la scrittrice ci fornisce sul valore delle nostre radici. Bella la dedica alla suocera, che pare abbia ispirato la trama.
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Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 1 febbraio 2019
Michela Marzano firma un magnifico libro nel quale due donne s’incontrano attraverso un gioco di specchi. L’una sta perdendo la memoria mentre l’altra ritrova il cammino verso la sua terra natale di Puglia che aveva fuggito. I personaggi sono commoventi e il lettore prova molta empatia scoprendoli lungo le pagine. Questo libro parla d’amore, questo amore che sorpassa le cime, un amore più forte della malattia, che non ha confini e che va al di là di tutto. Le persone colpite dal morbo di Alzheimer dimenticano tutto ma c’è una cosa che resta...l’affetto.
Dire « ti amo » non si dimentica...Si prova! E i pazienti provano, risentono fino agli ultimi momenti. C’è sempre un sentimento di familiarità anche quando tutti i legami sembrano rotti tra il loro mondo e il nostro. Questo, Michela Marzano lo mostra perfettamente con il suo grandissimo talento di scrittrice. Prende il lettore per la mano e lo porta con lei nei meandri della memoria persa o ritrovata con una dolcezza senza pari...Michela Marzano è una scrittrice meravigliosa con uno stile davvero unico. Scrive con il suo cuore e così si avvicina al suo lettore con tutta la sua sensibilità . Un libro da leggere assolutamente! Una grandissima Michela Marzano!
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Recensito in Italia il 17 marzo 2019
Un romanzo intenso che si legge volentieri. La storia di due donne: Alessandra ed Annie,appartenenti a due generazioni differenti. Entrambe sono accomunate dal volere dimenticare il passato. Annie sta perdendo la memoria per una malattia neuro degenerativa, Alessandra invece vuole fuggire dal suo passato ed è proprio quando quest’ultima conosce meglio Annie che Alessandra capisce che il passato non si può cancellare e che il dolore va affrontato, e quindi ritorna nella sua terra d’origine, dove è iniziata tutta la sua sofferenza
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Recensito in Italia il 27 luglio 2022
Idda di Michela Marzano

“Gli oggetti sono carichi di memoria, non sono mai neutri, continuano a dialogare con noi anche quando sembrano privi di voce e di anima”.

Idda è la storia di Ale ed Annie, due donne che hanno molto in comune, seppur in modo diverso.

Ale, diminutivo di Alessandra lavora a Parigi come insegnante, è una biologa vegetale, che ama il mondo delle piante con le sue classificazioni ed etichette. È di origine italiana, precisamente del Salento. A Parigi ha ricominciato a vivere, “punto e daccapo” diceva sempre la sua mamma, che non c’è più, morta in un incidente stradale, alla guida c’era il padre ubriaco. Lui era rimasto paralizzato. Ale non lo ha mai perdonato. E poi non ha mai sopportato la zia Filomena, che non faceva altro che sparlare della sua mamma. A Parigi conosce Pierre, si innamorano ed inizia la loro vita di coppia. Ale pone due condizioni: niente matrimonio, niente figli. Non vuol fare la fine dei suoi. Pierre è orfano di padre e la madre Annie è affetta da demenza senile. Prima viveva con un’assistente, poi dopo che questa le ha rubato un po’ tutto, è stata trasferita presso una struttura specializzata. Pierre ed Ale devono svuotare la casa di Annie per venderla. Ed è così che Ale si ritrova nel mondo di Annie, che forse può contribuire a farle capire meglio il suo Pierre. Attraverso lettere, foto, documenti ne ricostruisce la quotidianità, è tutto catalogato, quindi di facile intuizione. Ale si risente figlia e ricorda la sua infanzia, i bei momenti, ma riemergono anche quelli brutti, che aveva voluto dimenticare. Sarà grazie a Idda (Annie) che riuscirà a fare la cosa giusta, ritornare nella sua Puglia assieme a Pierre ed affrontare il padre. E capirà che è l’amore che salva, nonostante tutto.

“Bisogna attraversare le macerie, recuperare la propria storia per scoprire che l’amore sopravvive all’oblio”.

Un libro che mi è piaciuto molto, che mi ha toccato profondamente. I ricordi fanno parte del nostro passato, del nostro presente e costituiscono un tesoro prezioso per chi li ritroverà nel futuro. Sono fatti di tante piccole cose, oggetti, foto, lettere, fogli con citazioni, di questi ultimi io ne ho moltissimi, ovviamente hanno un senso solo per me, ed essendo una disordinata cronica non lascerò che caos. Certo è importante catalogare tutto, associando ogni cosa ad un evento da ricordare, perché quando la memoria ci abbandonerà cosa resterà dei nostri ricordi? Solo degli oggetti anonimi, senza alcun significato.
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Recensito in Italia il 16 giugno 2020
Leggo da molti anni gli interventi di Michela Marzano e condivido le sue riflessioni. Nel suo romanzo ho ritrovato la sua scrittura fluida e la sua capacità di entrare nell'animo umano. Purtroppo conosco da vicino la demenza senile e mi sono ritrovata nelle descrizioni e nelle reazioni dei familiari. Anche la speranza che pervade tutto il romanzo fa bene al lettore.
2 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 18 agosto 2019
Romanzo dell'autrice Michela Marzano una giovane donna docente universitario trapiantata in Francia ricorda la sua vita nel Salento Puglia. Tra ricordi che si susseguono e vita vissuta appunto la "bedda" bella protagonista ricorda i suoi vecchi legami familiari e nel costruirne di nuovi co Pierre.
Recensito in Italia il 8 gennaio 2023
Interessante
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Recensito in Italia il 5 luglio 2019
Il romanzo è piacevole e si legge facilmente. La trama si snoda tra il passato che si dimentica a causa di una malattia neurodegenerativa e il passato che volutamente si cerca dimenticare. Tra Parigi e Salento in atmosfere ben delineate si intrecciano le vicende dei personaggi
2 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 5 febbraio 2023
Storia in teoria interessante , in pratica slegata, narrazione piuttosto ripetitiva e deludente. Non lo consiglio

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paola white
5,0 su 5 stelle Worth reading!
Recensito nel Regno Unito il 26 marzo 2019
I liked the book.

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