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Distorted Fables Formato Kindle
C'era una volta, in un tempo non troppo lontano, una principessa dai lunghi capelli biondi e dai grandi occhi scuri... Che sia chiaro: la protagonista di questa storia non è la solita principessa delle fiabe. Non è né magra né alta, e neppure bella da far girare la testa. E poi con la gente è spesso intrattabile, dura e spigolosa, proprio come il suo nome, Rebecca. Per lei non ci sono castelli incantati, fatine o scarpette di cristallo, ma un monolocale umido in un condominio chiassoso, e lunghe serate passate in solitudine a guardare serie tv, con in grembo un gatto birmano e nella testa una valchiria-grillo parlante che la sprona a non darsi mai per vinta.
Le cose cambiano, però, il giorno in cui Rebecca inizia a lavorare come portinaia in un bel palazzo nel centro di Milano. Qui, nonostante la sua avversione per i rapporti umani, la sua vita si intreccia con quella di alcuni condomini: un settantenne stravagante, ostinatamente aggrappato al ricordo della moglie, una giovane donna devota a un marito che la tradisce neanche tanto di nascosto e una ragazza stregata da un uomo freddo e calcolatore. Tutte fiabe d'amore, e tutte imperfette, come imperfetta è la vita di Rebecca, che ha smesso di credere al "vissero per sempre felici e contenti" nell'istante in cui il suo principe azzurro, anziché salvarla e poi giurarle amore eterno, l'ha mollata senza troppe spiegazioni a un binario della stazione. Ma chissà che Rebecca non scopra, anche grazie ai suoi nuovi amici, che proprio nell'imperfezione si nasconde il segreto per trovare qualche momento di vera felicità...
Dall'autrice di una delle pagine Facebook più seguite e citate sul web, una fiaba moderna piena di ironia e invenzioni, un romanzo sincero e scoppiettante, che non potrà che divertire e appassionare i lettori.
- LinguaItaliano
- EditoreMONDADORI
- Data di pubblicazione21 marzo 2017
- Età di letturaDa 14 anni in su
- Dimensioni file677 KB
Dettagli prodotto
- ASIN : B06XCG2MCZ
- Editore : MONDADORI (21 marzo 2017)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 677 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 207 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 158,076 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
- n. 54,184 in Letteratura e narrativa (Kindle Store)
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Migliori recensioni
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Ero già convinta delle sue grandi potenzialità, ma devo dire che questo libro mi ha letteralmente stregato.
Incredibile storia con incredibile intreccio, incredibilmente ben scritta, scorrevole e leggera ma profonda, mai banale, anche se parla di situazioni comuni; ti apre mille percorsi di lettura e li vuoi intraprendere tutti.
Una scoperta e una meraviglia continua la trama, in un bilanciamento perfetto tra situazioni reali e voli di fantasia che portano la storia a un livello decisamente superiore. Una sapiente ironia di gusto britannico rende piacevolissimo questo alternarsi tra la banalità del lavoro di portinaia e il fiabesco mondo parallelo in cui si svolgono i dialoghi e gli incontri con Crimilde, che è in assoluto il mio personaggio preferito. Come minacciare il nostro amico immaginario di metterlo in un romanzo, e poi farlo davvero.
Una storia che parla di noi, a noi. Anche a me, che ho il doppio della sua età, e ho la stessa quasi rassegnata consapevolezza del signore che Rebecca incontra sul binario nel Prologo. Sono anche convinta di non essere l’unica della mia generazione ad averla apprezzata così tanto. Non parla alle sue coetanee, parla a tutte noi, con una sorprendente maturità che riesce non ad escludere, ma anzi ad esaltare il lato fiabesco con fantasia e immaginazione, risvegliando la principessa ( o la valchiria? ) che è in ognuno di noi senza farla diventare un puro esercizio di stucchevole e innaturale romanticismo da soap di esima categoria.
Questo è un libro per tutte quelle donne che hanno imparato a convivere con la loro Crimilda interiore, per tutte quelle che l’hanno eletta a loro migliore amica e per quelle che ancora non l’hanno trovata e magari dopo aver letto questo romanzo cominceranno a cercarla.
E’ uno dei dieci, anzi, cinque libri più belli che io abbia letto quest’anno.
Come dissi già in tempi non sospetti: “questa ragazza farà strada”. E glielo auguro davvero, di tutto cuore.
Brava.
Bravissima.
La spedizione è stata veloce e senza intoppi, l’imballo era perfetto e il libro è stato consegnato integro.
Recensione “Distorted Fables”
Il libro è ben realizzato: ottima scelta la copertina rigida con sovraccoperta, carta nella media, font chiaro e leggibile, cover che all’inizio spiazza e forse, sembra cozzare con l’incanto suggerito dal titolo, ma che con la lettura si raccorda a perfezione con il contenuto offerto dalla scrittrice.
Come in ogni cosa, anche in questo libro ci sono dei pro e dei contro che rispecchiano solo ed esclusivamente il mio gusto personale e che non sono, proprio per questo, la verità assoluta. A suo favore ci sono:
1. Una protagonista originale (ma anche tutti gli altri personaggi, tranne uno). Infatti, è raro trovare dei protagonisti che scombinano l’immagine del classico protagonista/eroe o protagonista talmente neutro (e prevedibile) da essere descritto solo con l’intenzione di essere emotivamente vicino a chiunque sfogli il libro. Rebecca ha una storia a sé, ha un mucchio di problemi già di suo, una personalità già formata e non sembra essere nata con la storia, bensì prima dell’inizio della storia stessa: questo, non fa altro che rendere il personaggio credibile e realistico, cosa che apprezzo tanto. Inoltre, non strizza l’occhio al lettore, non nasce con l’intento di piacere. Racconta un frangente della sua vita, una piccola avventura e questo rende il personaggio indipendente –e credibile- dalla storia stessa.
2. Il linguaggio è diretto e molto spiccio, adatto a chi cerca una bella storia da sfogliare, a cui appassionarsi e su cui, magari, ritornare anche in futuro. In fin dei conti, i libri più pesanti, si leggono una volta e forse mai più, mentre questo, grazie alla scorrevolezza del testo, si presta a diverse riletture.
3. La sincerità dell’intento. Conosco un po’ l’autrice della storia, non abbastanza da vantare una conoscenza assoluta, ma vedendola in momenti di normalità, riconosco l’assoluta genuinità del racconto. Ovvero, non ci sono tentativi di adulare il lettore extrafacebook (da dove la scrittrice proviene), né di replicare lo stile della pagina per assicurarsi il consenso di chi era già fan. L’autrice ha avuto il coraggio di fare qualcosa di diverso, di passare dal monologo al romanzo, quindi ha stravolto le abitudini del suo lettore medio e secondo me, è riuscita a sorprendere in positivo sia il vecchio bacino di lettori sia chi ha deciso di acquistare il libro pur non sapendo minimamente chi fosse. Non ci sono scarti della pagina su questo libro, non ci sono ripieghi, ma c’è un lavoro dedicato il cui intento è stato quello di fare il massimo, con sincerità. E ci è riuscita.
4. Il mio personaggio preferito è Crimilde e tutto ciò che le ruota attorno. E’ lei la vera originalità in Rebecca ed è lei il motivo per cui tutta la storia è stata scritta.
Come dicevo prima, questa recensione esprime un mio gusto personale e quindi, posso condividere anche le cose che mi sono piaciute meno. O meglio, la cosa che mi è piaciuta meno: infatti, parliamo di un solo aspetto. Deborah sa che sono molto discorsiva, molto lirica nella mia scrittura e, a volte, lo sono anche in maniera forzata e gratuita. Questo mio “difetto” incide anche sui miei gusti personali e quindi, ho avuto difficoltà in alcuni punti della storia. A volte, mi sembrava che il testo corresse troppo e quindi, mi trovavo costretta a rileggere le ultime righe per addolcire i bruschi stacchi di immagine o di scena. In alcune occasioni, non c’era una descrizione atta a frenare il susseguirsi degli eventi o utile a descrivere molte delle scene in cui Crimilde faceva ingresso nell’immaginario di Rebecca. Il testo sarebbe risultato più armonico e con un po’ più di cuscinetti tra un dialogo e l’altro.
Inoltre, mi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa in più riguardo ciò circonda e intervalla il parlato, che andasse oltre le battute dei personaggi e che, soprattutto, descrivesse ancora di più la condizione quasi onirica di Crimilde e l’algida e gratuita grettezza di Davide.
Detto questo, consiglio l’acquisto a chiunque abbia voglia di cimentarsi in una lettura originale e soprattutto, a chi ha la volontà chiara di sostenere i giovani autori italiani.
Basta con biografie di dubbio gusto riguardanti cantantucoli da talent, youtubers e idoli dalla conoscenza dell’italiano del tutto discutibile. Sosteniamo chi vuole scrivere per passione, non per soldi o per fama. Sosteniamo chi vuole regalare emozioni e non chi regala l’ennesima intervista autocelebrativa per fan affamati di dettagli. Simeone e tanti altri hanno qualcosa da dire: ascoltiamoli e seguiamoli nella loro crescita.
- Sara C.
Da “Equilibrium di Sara C.”
La narrazione è molto snella e rapida, priva di fronzoli. Si ride, ma di un riso amaro, dovuto al carattere un po' sopra le righe della protagonista, che suscita nei suoi interlocutori sorpresa e allo stesso tempo attrazione fatale e, spesso, animosità. Si parla indubbiamente di vita e di come sopravviverle, d'amore ma soprattutto d'amicizia e dell'importanza che essa conferisce alla vita.
Consiglio vivamente di leggerlo a chi cerca una storia profonda e che lasci un segno nella quotidianità, pur sfiorando con la leggerezza di una prosa affatto banale, soddisfacendo così il lettore neofita come quello più scafato.