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È così che si uccide Formato Kindle

3,8 3,8 su 5 stelle 818 voti

«Il romanzo di Zilahy convince e scorre come un fiume in piena, perché il ritmo è di quelli hard, la storia ha una precisa, umana valenza emotiva, e l'affresco di una Roma settembrina offuscata da una pioggia incessante che cancella prove e ricordi, è di quelli che fanno svettare un bel noir oltre la soglia delle convenzioni.»
TTL - La Stampa - Sergio Pent

«
Mancini è una creatura di Mirko Zilahy, ed è un personaggio che ha tutte le caratteristiche per diventare un successo di massa. Un crescendo continuo di tensione e curiosità. E a spiccare è soprattutto la cupa bellezza della Roma popolare e postindustriale tra Ostiense e Testaccio.»
il Fatto Quotidiano - Fabrizio D'Esposito

«
Una crime story corposa e cruenta che non risparmia ai lettori né fuoco né sangue, ma segue un filo logico di impronta anglosassone. Anche se è a Roma che il serial killer colpisce.»
L'Unità - Federica Fantozzi

«
La tensione narrativa è un dono che pochi scrittori sono in grado di garantire. E se è vero che per un buon risultato, oltre al talento è necessaria la tecnica, l'esordiente Mirko Zilahy dimostra di possedere l'uno e l'altra.»
la Repubblica - Silvana Mazzocchi

«
Grande tensione narrativa e tre protagonisti che tengono la scena da fuoriclasse: il commissario, l'assassino e Roma.»
Libero - Felice Modica

«
È così che si uccide è la nuova sorpresa del thriller italiano.»
Elle - Cristina de Stefano

«
Per la trama del suo primo romanzo, un thriller nerissimo, Mirko Zilahy ricorre a materiali d'uso nella letteratura del genere. Ma c'è qualcosa (molto) di più in È così che si uccide. Il più è dato dall'atmosfera di disfacimento che grava sulla città delle nuove rovine. E dalla scrittura che registra i progressivi slittamenti del terrore. Di una paura che sembra contagiare tutti i personaggi del romanzo, perché in realtà abita nel fondo oscuro di ciascuno. Anche di noi, partecipi, spaventati lettori.»
Corriere della Sera - Ranieri Polese

La pioggia di fine estate è implacabile e lava via ogni traccia: ecco perché stavolta la scena del crimine è un enigma indecifrabile. Una sola cosa è chiara: chiunque abbia ucciso la donna, ancora non identificata, l’ha fatto con la cura meticolosa di un chirurgo, usando i propri affilati strumenti per mettere in scena una morte.
Perché la morte è uno spettacolo.
Lo sa bene, Enrico Mancini. Lui non è un commissario come gli altri. Lui sa nascondere perfettamente i suoi dolori, le sue fragilità. Si è specializzato a Quantico, lui, in crimini seriali. È un duro. Se non fosse per quella inconfessabile debolezza nel posare gli occhi sui poveri corpi vittime della cieca violenza altrui. È uno spettacolo a cui non riesce a riabituarsi. E quell’odore. L’odore dell’inferno, pensa ogni volta.
Così, Mancini rifiuta il caso.
Rifiuta l’idea stessa che a colpire sia un killer seriale. Anche se il suo istinto, dopo un solo omicidio, ne è certo. E l’istinto di Mancini non sbaglia: è con il secondo omicidio che la città piomba nell’incubo.
Messo alle strette, il commissario è costretto ad accettare l’indagine... E accettare anche l’idea che forse non riuscirà a fermare l’omicida prima che il suo disegno si compia. Prima che il killer mostri a tutti – soprattutto a lui – che è così che si uccide.

Questo romanzo non è solo il thriller italiano che ha conquistato gli editori internazionali prima dell’uscita. Non è soltanto un esordio travolgente, scritto con maestria inedita. Questo romanzo è una sfida irresistibile, che avvolge il lettore nell’incantesimo della più pura tensione narrativa.

Storia di un caso editoriale di successo

Fine 2014: In una Roma sferzata dalla pioggia, Mirko Zilahy e il protagonista del suo romanzo, Enrico Mancini,
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Descrizione prodotto

Dalla quarta di copertina

La prima delle morti è compiuta. Tu non mi conosci. Nessuno mi conosce. Sono solo un'ombra. E uccido. La pioggia di fine estate è implacabile e lava via ogni traccia: ecco perché stavolta la scena del crimine è un enigma indecifrabile. Una sola cosa è chiara: chiunque abbia ucciso la donna, ancora non identificata, l'ha fatto con la cura meticolosa di un chirurgo, usando i propri affilati strumenti per mettere in scena una morte. Perché la morte è uno spettacolo. Lo sa bene, Enrico Mancini.

Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B017TBB61Y
  • Editore ‏ : ‎ Longanesi (4 gennaio 2016)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 1248 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 348 pagine
  • Recensioni dei clienti:
    3,8 3,8 su 5 stelle 818 voti

Informazioni sull'autore

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Mirko Zilahy
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Recensioni clienti

3,8 su 5 stelle
3,8 su 5
818 valutazioni globali
Bel thriller
5 Stelle
Bel thriller
Consegna precisa e puntuale. Articolo in ottime condizioni. La scrittura è molto scorrevole e anche se non ho ancora terminato il libro sono sicura che non mi deluderà. Una bella scoperta.
Grazie per i commenti
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Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 18 febbraio 2016
E' stata una piacevole sorpresa leggere questo primo libro di Zilahy.
Certamente l'argomento non è originale perchè principalmente è la caccia ad un serial-killer ma il libro è strutturato benissimo.
Il commissario Enrico Mancini,che sotto l'apparenza di duro nasconde dolori e fragilità che lo portano a bere,è una figura sui generis ma riesce simpatico ed accattivanti sono anche i suoi collaboratori.
Misteriose morti che sembrano scollegate, torture ed e-mail oscure mandate ad un giornalista fanno scattare le indagini per Mancini,specializzato a Quantico in delitti seriali e l'unico a poter decifrare i tortuosi percorsi mentali del killer.
La lettura è avvincente, il libro è forte abbastanza come deve esserlo un thriller ma senza eccessi.
L'unica cosa che secondo me non va sono le troppe descrizioni architettoniche e tecniche dei luoghi romani teatro dei delitti che appesantiscono la lettura per me e perciò quattro stelle e non cinque.
Comunque consigliato agli amanti del genere perchè è un'ottimo giallo investigativo.
Buona lettura!
2 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 31 marzo 2024
Regalato a mia sorella, ne è rimasta molto soddisfatta
Recensito in Italia il 10 luglio 2023
Se un temporale estivo lavasse via ogni certezza, e se un assassino in ombra disegnasse il suo capolavoro di morte su questa tela di incertezza, cosa rimarrebbe a un uomo, anche se è un esperto di crimini seriali? 'È così che si uccide', opera di Mirko Zilahy, ci immerge in una Roma piombata nell'incubo, là dove l'implacabile pioggia di fine estate non cancella solo le tracce fisiche, ma sfuma anche i confini tra il bene e il male.

L'autore si destreggia con maestria tra i meandri della mente umana, offrendoci un thriller che è tanto un racconto crudo di crimini efferati quanto una raffinata esplorazione della psiche. L'ombra del killer che si cela tra le pagine di questo romanzo non è soltanto un personaggio, ma una presenza inquietante e pervasiva che ci spinge a riflettere sulla natura del male.

Enrico Mancini, il protagonista, è un personaggio sfaccettato, lacerato tra il suo dovere di poliziotto e la sua umana vulnerabilità di fronte alla morte. La sua formazione a Quantico non lo ha solo reso un esperto di crimini seriali, ma ha scavato in lui un profondo abisso di solitudine e tormento. È questa tensione interna a definire Mancini, rendendolo molto più di un semplice commissario: è un uomo che si confronta con i suoi demoni mentre cerca di fermare quelli degli altri.

Zilahy esibisce un talento notevole nel dipingere con parole vivide e taglienti la scena del crimine e le dinamiche tra i personaggi. Le descrizioni dettagliate e avvincenti dei luoghi e degli avvenimenti creano un'atmosfera tesa e ossessiva, che avvolge il lettore e lo spinge a girare pagina dopo pagina.

La trama di 'È così che si uccide' è un labirinto oscuro e contorto in cui ogni rivelazione apre nuove domande anziché dare risposte. Questo romanzo è un intreccio di suspense e mistero, con un ritmo che non concede tregua né al protagonista né al lettore.

In conclusione, 'È così che si uccide' è un thriller psicologico avvincente e profondo, che esplora la natura del male e dell'umano conflitto tra dovere e vulnerabilità. Non è soltanto un romanzo di crimini, ma un viaggio nelle profondità della mente umana, nel cuore pulsante di una città e in una battaglia contro il tempo. Sono sicuro che vi farà riflettere, tenendovi inchiodati fino all'ultimo, sorprendente colpo di scena.
Recensito in Italia il 15 febbraio 2016
Romanzo piuttosto lineare. Non ci sono grossi colpi di scena ma ritmo calzante e scrittura scorrevole lo fanno leggere con piacere. I personaggi sono discretamente caratterizzati e le ambientazioni romane ben descritte.

Pecca di un eccessivo ricalco di certe tematiche che vengono riprese troppo spesso senza aggiungere molto a quanto non era stato già detto in precedenza.
Altrettanto superflua (e fastidiosa) la citazione di marchi, che potevano benissimo essere generalizzati senza nulla togliere alle caratterizzazioni di ambiente e personaggi.

L'intreccio tra il protagonista e il serial killer è apprezzabile. Quest'ultimo, a lettura conclusa, lascia un'immagine più nitida (tralasciando certe connessioni su nomi e interessi che fa ridere) di cui è possibile saggiarne il senso di "giustizia".

Mi auguro che l'autore si riproponga in futuro con un'opera altrettanto valida ma più matura nei contenuti e nelle dinamiche.

In ultima battuta ho riscontrato un ottima qualità della stampa e della carta che, considerato il costo del romanzo, è certamente da sottolineare.
Recensito in Italia il 16 marzo 2018
Leggere - o forse nel mio caso dovrei dire divorare - le pagine di questo romanzo significa affrontare una realtà che fa mare, che brucia, che sanguina. Troverete descrizioni incredibilmente realistiche, capaci di trasportarvi al centro esatto della scena madre, senza lasciarvi il tempo per elaborare quanto sta accadendo, senza la possibilità di evitare il colpo che alla fine arriva, dritto alla bocca dello stomaco, lasciandovi praticamente senza fiato. È curioso ed affascinante il talento di Zilahy nel rendere ogni emozione presente e tangibile, ogni dolore vivo ed insopportabile come se fossero nostri, reali e pulsanti sotto la nostra pelle. Un legame imprescindibile che si viene a creare tra lettore e storia in grado di trasformare la lettura di È così che si uccide carne viva tra le nostri mani, scrittura vissuta sotto i nostri occhi, colmi di stupore e meraviglia, di dolorosa incredulità e di una profonda empatia che mai ci saremmo aspettati.

[ Recensione completa nel Blog ]
4 persone l'hanno trovato utile
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Amazon Customer
5,0 su 5 stelle Continue Mirko!!!!....
Recensito negli Stati Uniti il 22 maggio 2017
Excellent. I'm waiting for the second and third part...
Mog
5,0 su 5 stelle Impresionante!
Recensito in Spagna il 12 settembre 2016
Thriller espectacular! No sólo suspense. También un análisis profundo y muy certero de los personajes principales. Da non perdere!, assolutamente!
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