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La memoria rende liberi: La vita interrotta di una bambina nella Shoah Formato Kindle
- LinguaItaliano
- EditoreRizzoli
- Data di pubblicazione29 ottobre 2015
- Dimensioni file3039 KB
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Dettagli prodotto
- ASIN : B0179ZW2N6
- Editore : Rizzoli (29 ottobre 2015)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 3039 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 198 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 29.563 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
- Recensioni dei clienti:
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Grazie Senatrice Segre
Il libro offre un'immersione profonda e commovente nella sua vita, dalle sue esperienze durante l'Olocausto alla sua lotta costante per preservare la memoria di quei giorni terribili. La scrittura di Liliana Segre è toccante e autentica, portando il lettore a riflettere sulla fragilità della vita umana e sull'importanza di non dimenticare il passato.
"La Memoria Rende Liberi" è una lettura che tocca profondamente il cuore e fa riflettere sulla nostra responsabilità collettiva di preservare la memoria storica per assicurare che gli orrori dell'Olocausto non si ripetano mai più. Liliana Segre è un esempio straordinario di come la resilienza e il coraggio possano trionfare anche nelle circostanze più avverse.
Questo libro dovrebbe essere letto da tutti, perché ci ricorda che la memoria è un faro che ci guida verso un futuro migliore. La storia di Liliana Segre ci insegna che, anche di fronte alla più grande brutalità, l'umanità può ancora emergere più forte. Altamente consigliato.
In Italia, fingere di non vedere o collaborare hanno reso possibile il lager a famiglie di origini ebraiche, inserite da sempre nella società che spesso avevano perso gli elementi identitari e i modi di vita delle comunità religiose tradizionali. Le leggi razziali del 1938 sono state condivise o sottovalutate dalla maggioranza degli italiani in preda ad una ipnosi di massa frutto di una sapiente propaganda, dell'inquadramento educativo di bambini e giovani, del nazionalismo esasperato di una piccola nazione con mire coloniali e del mito del duce.
Anche agli ebrei sfuggono gli indizi del pericolo, come è accaduto alla famiglia Segre che vede la propria vita sconvolta dalle conseguenze delle vergognose leggi anche nelle reazioni della gente tra disinformazione, indifferenza, cinismo nell'approfittare della situazione e, qualche volta, solidarietà.
Il dramma della bambina Liliana, 8 anni, sta nel fatto di non poter più andare a scuola. E' questo il primo atto della persecuzione, della condanna, della consegna ai carnefici, della vita nel lager fino alla marcia della morte e alle conseguenze fisiche e psicologiche della sopravvissuta che affronta giudizio, indifferenza e fastidio in chi non vuole ascoltare esperienze inconcepibili.
Liliana Segre racconta senza retorica i suoi ricordi dai quali ha avuto la fortuna di essere stata protetta dall'amore di un uomo e dei figli. Ma ciò che ha vissuto è nelle paure, nel travaglio interiore, nella depressione da cui dopo tanti anni di silenzio è uscita rendendosi conto che l'Olocausto, mai rimosso o dimenticato, si ha il dovere di affrontarlo e condividerlo in modo che il racconto resti anche dopo che gli ultimi stanchi testimoni diretti non ci saranno più.
Un'altra lettura per me necessaria.