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Il serpente di Dio (Supercoralli) Formato Kindle

4,1 4,1 su 5 stelle 258 voti

«Due teste diverse ma un cuore solo», dicono i vecchi di due amici come loro. Ismail impulsivo e curioso, Andrej piú maturo e riflessivo. Sono cresciuti insieme in un pacifico villaggio incastonato tra i monti del Caucaso. Un antico patto, dal nome dolcissimo, lega le due comunità di quel luogo, dove musulmani e cristiani convivono in un clima di rispetto reciproco. Finché Konstantin, agente dei servizi segreti federali, sceglie proprio quel paesino come avamposto per i suoi traffici di droga. In combutta con la banda di Hassan, terrorista locale, intende costringere gli abitanti a collaborare. Per i due adolescenti il tempo dei giochi è finito. Ora si tratta di mettere in salvo quanto hanno di piú prezioso, e cioè di difendere gli oggetti sacri che sigillano quella promessa di pace, di proteggerli dalle «bestie di Shaitan» come fossero parti del loro stesso corpo. Ismail e Andrej dovranno affrontare di colpo la violenza del mondo per portare a termine il compito, e comprenderne poi il fine ultimo: salvare quel «cuore solo» che da sempre li unisce, e con esso qualcosa di piú. Fino a una straordinaria rivelazione che li sconvolgerà, e a cui non potevano essere preparati. A cinque anni da Educazione siberiana, Nicolai Lilin ci consegna un romanzo travolgente, di pura fiction, radicato nella storia e nella favola. Una vicenda in cui convivono, come in una fiaba siberiana, brutalità e meraviglia. Capitolo dopo capitolo, disegna con pazienza ammaliante le vicende di ogni singolo personaggio - ciascuna quasi un romanzo a sé - per poi farle confluire tutte in uno stesso punto. Ma in questi personaggi ragazzini, nelle figure nobili dei vecchi del villaggio o in quelle spietate - e complesse - di guerrieri, ribelli, soldati e spie, ritroviamo quell'universo traboccante di storie a cui l'autore attinge sin dal suo esordio, senza mai esaurirne la potenza. Soprattutto, ritroviamo il suo talento, la sua voce mobile e feroce, la forza con cui ci trascina agli estremi opposti dell'animo umano, mostrandocene il volto piú misero e quello piú splendente. Finché sapremo riconoscerli, ci dice questa storia, saremo salvi.
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Descrizione prodotto

Dalla quarta di copertina

Due teste diverse ma un cuore solo», dicono i vecchi di due amici come loro. Ismail impulsivo e curioso, Andrej piú maturo e riflessivo. Sono cresciuti insieme in un pacifico villaggio incastonato tra i monti del Caucaso. Un antico patto, dal nome dolcissimo, lega le due comunità di quel luogo, dove musulmani e cristiani convivono in un clima di rispetto reciproco. Finché Konstantin, agente dei servizi segreti federali, sceglie proprio quel paesino come avamposto per i suoi traffici di droga. In combutta con la banda di Hassan, terrorista locale, intende costringere gli abitanti a collaborare. Per i due adolescenti il tempo dei giochi è finito. Ora si tratta di mettere in salvo quanto hanno di piú prezioso, e cioè di difendere gli oggetti sacri che sigillano quella promessa di pace, di proteggerli dalle «bestie di Shaitan» come fossero parti del loro stesso corpo. Ismail e Andrej dovranno affrontare di colpo la violenza del mondo per portare a termine il compito, e comprenderne poi il fine ultimo: salvare quel «cuore solo» che da sempre li unisce, e con esso qualcosa di piú. Fino a una straordinaria rivelazione che li sconvolgerà, e a cui non potevano essere preparati.

Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B00KAMOT28
  • Editore ‏ : ‎ EINAUDI (20 maggio 2014)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 1099 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 343 pagine
  • Recensioni dei clienti:
    4,1 4,1 su 5 stelle 258 voti

Informazioni sull'autore

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Nicolai Lilin
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Nicolai Lilin, scrittore, tatuatore e artista, autore di Educazione Siberiana e di molti altri libri.

Recensioni clienti

4,1 su 5 stelle
4,1 su 5
258 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 24 febbraio 2016
Ennesima dimostrazione che l’autore è uno scrittore di razza. Bella e originale la trama, curati e credibili i personaggi e piacevole la prosa. L’autore mescola due temi già trattati in precedenza (la piccola comunità che resiste al “male” del mondo confidando su valori universali ed antiche usanze e l’assurda violenza della guerra privata di ogni velleità eroistica) ma il risultato non è affatto una minestra riscaldata quanto piuttosto un’alternanza di scene sincopate e riflessioni geopolitiche, di esplosioni di violenza e contemplazione della natura, di umorismo e filosofia. Il risultato è un romanzo difficile da mollare prima della conclusione complice anche un’evoluzione stilistica dell’autore che lo porta ad essere meno lirico e più concreto. Un libro da leggere non solo per l’ottima trama ma per l’universalità delle situazioni proposte (basta sostituire il Caucaso con un altro paese in guerra, il corrotto agente russo con quello di un’altra nazionalità: la trama manterrà inalterata la sua valenza di denuncia). Davvero consigliato.
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Recensito in Italia il 1 agosto 2015
Questo è il secondo romanzo che leggo di questo autore. Dopo il controverso "Educazione Siberiana", letto in un giorno e una notte, ho atteso un po' di tempo per leggere "Il serpente di Dio". Anche perché al di là di ogni controversia sulla presunta "verità storica" delle ambientazioni, delle vicende e dei temi trattati nel primo libro, al tempo apprezzai per lo più la resa stilistica dell'autore che narra come se fosse il ragazzino protagonista della storia, una vicenda avvincente di un mondo mitico, legato a delle consuetudini tanto brutali quanto poetiche. E questo non può e non deve essere giudicato se non sulla base delle idee che vuole trasmettere, delle emozioni che intende suscitare e della struttura narrativa.
E lo stesso metodo ho adoperato per giudicare questo romanzo che in qualche modo ne è figlio. Qui però l'io narrante è un robusto signore di quarant'anni, esperto di balistica e tattiche militari. Aleggia sul romanzo un'aura mistica, la presenza di "Dio" è sulla bocca di tutti. D'altronde non potrebbe essere diverso se sei nel mezzo di un Jihad
Nicolai Lilin si dimostra solerte indagatore dell'animo umano, quando questo, con barbarie inaudita si scaglia contro i suoi simili, per fede, avidità e potere. Non mancano le scene truculente, prontamente riscattate dall'autentica poesia che trova nel bosco caucasico un protagonista eccezionale, con i suoi rumori, odori e ombre e dalle narrazioni dei due adolescenti, protagonisti del romanzo.
Si narra la storia di un intreccio in cui sono tanti i protagonisti del male versus due ragazzini di fede cristiana ortodossa uno e musulmana l'altro, che diventano adulti loro malgrado, assaggiando il dolore e l'assurdità della guerra. E soprattutto dell'ingegno adoperato per fare del male.
I due intraprendono un viaggio per mettere in salvo due reliquie: un Corano e un'icona di San Michele arcangelo che suggellano l'antico patto di rispetto reciproco tra le comunità islamica e cristiana di un villaggio arrampicato sui monti del Caucaso.
Usciranno da questa impresa trasformati per sempre.
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Recensito in Italia il 17 giugno 2023
È stato un libro difficile da leggere all’inizio per la sua violenza ma alla fine regala una grande lezione sul mondo e sugli uomini.
Recensito in Italia il 2 dicembre 2022
Bellissimo stile narrativo. Chiaro e lineare
Molto raccomandato
Recensito in Italia il 24 settembre 2014
Ho comprato questo libro dopo aver sentito l'intervista dell'autore su radio24.
Il libro è molto ben scritto, i personaggi sono delinati con precisione e credibilità, anzi si ha sempre l'impressione che sitratti di personaggi reali conosciuti davvero dallo scrittore. Libro molto interessante per darsi una idea del perche' certe situazioni geopolitiche sembrino irrisolvibili, specie nella zona cecena, sulla quale l'autore è molto preparato.
Alcune persone particolarmente sensibili potranno trovare alcune scene ed alcune descrizioni insopportabili e forse forzate, ma io ritengo invece che siano funzionali al racconto. Non adatto a persone impressionabili.
2 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 4 luglio 2014
la storia è semplice (sono tutti "attratti" in un punto dove accadrà tutto) e i personaggi sono intricati e intriganti, senza una netta distinzione tra il bene e il male, che risulta sempre troppo stucchevole. Molto ben scritto, avvincente e a tratti entusiasmante. è chiaro che la violenza, e soprattutto i suoi "risultati", sono in bella evidenza per tutto il libro e a volte "infastidisce", ma è proprio quello che che deve fare, e l'autore la utilizza benissimo per rendere chiari i sentimenti dei personaggi e soprattutto caratterizzarli.
Bel libro da consigliare sicuramente!
2 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 27 gennaio 2017
Nicolai per me é come un amico e per questo mi piace chiamarlo per nome. Libro intenso ed avvincente da leggere e rileggere in chiave mitica e simbolica. Nella brutalità di alcune scene riesce ad esprimere le storture dell'animo umano come causa ultima di tali nefandezze in un modo tutto peculiare. Grazie Nicolai!
2 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 6 dicembre 2017
Io di Lilin ho letto praticamente tutto e sono un suo grandissimo estimatore . Questo credo però che sia il meno riuscito. Memorabile la pagina finale sulla riflessione nei confronti di Dio e degli angeli ma per il resto l’ho trovato sotto tono. Peccato.
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